
AVETE VOGLIA DI ANDARE A VOTARE? MA SIETE SICURI CHE GLI HACKER RUSSI NON INTERVENGANO ANCHE NELLE NOSTRE ELEZIONI? - GERMANIA E FRANCIA, CHE TORNERANNO ALLE URNE NEL 2017, GIA’ PREPARANO LE CONTROMISURE - PUTIN VUOLE SFRUTTARE I PIRATI INFORMATICI PER REALIZZARE IL SUO PROGETTO DI EGEMONIA IN EUROPA
Maria Serena Natale per il “Corriere della Sera”
I giganti assicurativi della City scommettono sul mercato della cyber sicurezza, dopo aver registrato nel 2016 un incremento del 50% nelle richieste di copertura. Il presidente americano Barack Obama annuncia l'espulsione di 35 funzionari russi sospettati di aver inquinato con hackeraggi la campagna presidenziale coronata dalla vittoria di Donald Trump, atteso ora come l' uomo del riavvicinamento a Mosca.
La cancelliera Angela Merkel avverte che esistono segnali di possibili aggressioni e tentativi di manipolare dall' esterno le prossime elezioni federali tedesche. Il 2017 sarà un anno elettorale importante per l'Europa. Dopo gli allenamenti degli ultimi mesi, con cyber violazioni sempre più invasive ai danni di Stati e privati, si profila uno scenario di votazioni esposte a rischi di interferenze senza precedenti. Da Berlino a Parigi, massima allerta. Sospettato numero uno, il Cremlino.
Presidenziali e politiche in Francia e Germania sono gli appuntamenti più delicati, occasioni per destabilizzare gli equilibri europei e favorire il progetto egemonico russo.
Si vota tra gli altri anche nei Paesi Bassi, in Repubblica Ceca, in Norvegia (fuori dalla Ue).
Tornate dove forze populiste radicali ed euroscettiche hanno buon gioco a cavalcare l'allarme terrorismo permanente, l'inquietudine per spostamenti migratori che sfondano i più collaudati modelli d' integrazione, una generale sfiducia per la politica tradizionale a livello sia di governi nazionali che di istituzioni comunitarie.
Giunta da un lato alla rottura con l'Amministrazione Obama e costretta dall' altro a confrontarsi con un'Europa fino a non molto tempo fa compatta nella strategia delle sanzioni antirusse per la crisi ucraina, Mosca finanzia già attraverso canali più o meno diretti movimenti considerati funzionali ai propri interessi.
Nel 2014 la destra nazionalista francese del Front National di Marine Le Pen, oggi lanciatissima verso l'Eliseo del dopo-Hollande, aveva ricevuto da una banca russa un prestito da nove milioni di euro. Quello informatico diventa così un fronte tra i tanti nella strategia di sostegno a formazioni insofferenti al sabotaggio commerciale di Mosca, più morbide sulla cooperazione energetica, contrarie al rafforzamento Nato ai confini tra Europa e Russia.
I cyber attacchi che rientrano nel quadro dei conflitti ibridi non appartengono più a remoti orizzonti di fantapolitica post-guerra fredda ma, dichiara Angela Merkel, fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, dobbiamo imparare ad affrontarli. Già all'inizio del 2015 il database degli uffici amministrativi del Parlamento tedesco era stato violato con un'operazione attribuita dai servizi d'intelligence a pirati informatici sponsorizzati dalla Russia (il gruppo APT 28).