VOTINO DI FIDUCIA - EPURATA ROSI MAURO, ECCO COMPARIRE NELLA LEGA LA BADANTE 2.0, LA ZARINA ISABELLA VOTINO - CAMPANA DI ORIGINE CON UNA PREDISPOSIZIONE AI CORRIDOI ROMANI DEL POTERE, SEGUE MARONI COME UN’OMBRA E RISCUOTE LE ANTIPATIE DEI BARBARI NON PIÙ TANTO SOGNANTI, TANTO CHE C’È ADDIRITTURA CHI FA SCATTARE IL PARAGONE COL CERCHIO MAGICO DI BOSSIANA MEMORIA - LE ACCUSE: “PARLA E PRENDE DECISIONI, MA DI LEGA NON SA NIENTE”...
Davide Vecchi per "Il Fatto Quotidiano"
Cerchi Maroni? Trovi Votino. Fino a pochi mesi fa succedeva al Viminale, a Roma, ora anche in via Bellerio, nel quartier generale della Lega. Isabella Votino, lamentano gli stessi uomini forti del partito, consiglia (e influenza) il nuovo Capo tanto che ormai partecipa persino alle segreterie politiche. "Almeno Rosi Mauro era stata eletta", commentano sempre più leghisti. Il parallelo con il fu Cerchio Magico di Umberto Bossi è scontato. Le somiglianze molte, le differenze (per ora) numeriche: lei fa tutto da sola.
Ciò che ha infastidito (e parecchio) anche i maroniani è stato ritrovarsi la giovanissima portavoce dell'ex ministro dell'Interno, da Montesarchio in provincia di Benevento "nel fortino della Lega a parlare di Lega, di esponenti della Lega, di congressi della Lega, di scelte, commissariamenti e incarichi senza sapere assolutamente niente di Lega: non sa neanche cosa sia la festa dei Popoli Padani", si sfoga uno dei colonnelli di Maroni, componente della segreteria e Barbaro Sognante della prima ora. "Non sapeva del giuramento di Pontida, una bestemmia".
Profonda conoscitrice dei poteri romani, Votino è tanto scaltra nei corridoi di Montecitorio quanto impacciata sul territorio leghista. Sul quale però si ostina, tacco e tubino nero, a fare da ombra a Maroni. Oggi sarà con lui a Torino per presentare gli Stati generali del Nord che si terranno il 28 e 29 settembre. Appuntamento che lancia il nuovo corso leghista: niente più corna e vichinghi, ma due giorni di dibattiti con ministri (capitanati da Corrado Passera), economisti, imprenditori. Evento gestito e organizzato da Votino, che però sottopone gli aspetti più delicati al Capo.
Lunedì scorso, ad esempio, si aggirava disperata per via Bellerio. "Bobbo, Bobbo: dobbiamo assicurarci che le camere abbiano i letti matrimoniali, mica i due lettini uniti". Il parlamentare che riporta la scena cui ha assistito non ha scattato la foto del viso di Maroni che in quel momento stava valutando, assieme a deputati e senatori, come intervenire nel dibattito sulla legge elettorale. Dal quale è ancora rimasto distante.
Ma è il nuovo corso della Lega 2.0, quella che organizza una manifestazione contro l'Imu e poi (il segretario) va in tv a dire che l'ha pagata; quella che dice che non vota per la spartizione delle poltrone in Rai e poi sostiene (insieme all'ex alleato, poi nemico, all'occorrenza comunque amico Pdl) Luisa Todini, in ottimi rapporti proprio con Votino. à il nuovo corso della Lega che adotta come slogan "Prima il Nord" e poi tenta di cambiare il suo dna sfruttando le conoscenze romane per organizzare brunch, inviare cadeuax, pescare nei Palazzi della città eterna. Tutto supervisionato da lei, Isabella Votino.
Le prime a fare le spese della volontà di ferro della badante-zarina sono state le due addette stampa alla Camera dell'era bossiana: Alessia Quiriconi e Giulia Macchi. Licenziate entrambe un mese prima dalla scadenza del contratto. Quiriconi, "colpevole" di aver collaborato per dieci anni con Marco Reguzzoni, ex capogruppo del partito a Montecitorio nonché nemico numero uno di Maroni, ha ricevuto la lettera di licenziamento il giorno di ferragosto: appena terminato un periodo di malattia. Macchi l'ha ricevuta il 31 luglio. Per "interruzione del rapporto di fiducia". E la fiducia è tutto. Votino era pronta a far assumere un suo ex collaboratore al Viminale. Ma le nuove assunzioni sono state bloccate: la notizia dei licenziamenti, finita sui giornali, ha suggerito di temporeggiare. Ora ci sono gli stati generali di Torino e i materassi da controllare.




