
OH LA LA, CHE CETRIOLON PER LA DUCETTA! VUOI VEDERE CHE MACRON S’E’ CUCINATO GIORGIA MELONI E L’HA TENUTA FUORI DALL’INCONTRO INFORMALE CON TRUMP, ZELENSKY E STARMER NELLA BASILICA DI SAN PIETRO? - UNA RICOSTRUZIONE VUOLE CHE IL PRESIDENTE FRANCESE E IL PREMIER INGLESE, AL PARI DI ZELENSKY, AVESSERO CONCORDATO FIN NEI DETTAGLI IL VERTICE TRA IL PRESIDENTE UCRAINO E TRUMP, FORMATO BILATERALE COMPRESO - È UNA VERSIONE NEGATA DA PALAZZO CHIGI, SECONDO CUI GIORGIA MELONI AVEVA DISCUSSO OGNI MOSSA CON TRUMP – MA LO SMACCO E’ PESANTISSIMO: L’ITALIA E’ STATA ESCLUSA DA UN MOMENTO STORICO (E DA UNA FOTO MEMORABILE) PROPRIO MENTRE GIOCAVA "IN CASA" - C’E’ POCO DA FRIGNARE: IL GOVERNO ITALIANO HA SCELTO DI NON FARE PARTE DEL GRUPPO DEI “VOLENTEROSI” A SOSTEGNO DI KIEV, PER NON IRRITARE LA CASA BIANCA, E ORA SE LA PIJA IN SACCOCCIA...
1 - LA PREMIER FUORI DALLA FOTO PIÙ IMPORTANTE I SOSPETTI SUL RUOLO DI PARIGI
Estratto dell’articolo di Tommaso Ciriaco per “la Repubblica”
FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY NELLA BASILICA DI SAN PIETRO
Non una semplice foto. Piuttosto, la traccia di una spietata battaglia diplomatica che da mesi divide Roma e Parigi. Un colpo inferto dall’Eliseo a Palazzo Chigi, questa la tesi ufficiosa degli italiani, con la complicità più o meno consapevole di britannici e ucraini. In cui lo storico scatto che ritrae Donald Trump, Volodymyr Zelensky, Emmanuel Macron e Keir Starmer nella basilica di San Pietro diventa dunque il simbolo di un’esclusione pesante: quella di Giorgia Meloni.
La storia va raccontata dall’inizio, con un’avvertenza: si fa fatica a distinguere i fatti dal veleno, le posizioni della vigilia da quelle che trapelano quando tutto è compiuto. L’unica certezza è proprio quella foto, che circola per il globo e non include la premier italiana. Per Roma, uno sgarbo deliberato. Con un’aggravante: tutto si consuma “in casa”, visto che le esequie si celebrano a Roma (anche se tecnicamente in territorio vaticano).
FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY NELLA BASILICA DI SAN PIETRO
Di certo, la reazione italiana è veemente, rabbiosa. Il primo dato incontrovertibile è l’origine dello scontro. Da un paio di mesi, la crisi ucraina ha scavato un solco tra l’Italia e il tandem franco-britannico. Parigi e Londra si spendono per costruire una coalizione di “volenterosi” che bilanci le tesi di Donald Trump, arrivando a offrire la disponibilità per l’invio di un contingente di pace sul terreno.
Tra le grandi capitali continentali, l’unica a esporsi con decisione contro questa linea è proprio Meloni. Preoccupata di rompere con Washington, sempre pronta a rivendicare per Roma un ruolo di ponte tra l’Ue e la Casa Bianca. È la ragione per cui nelle ultime settimane i vertici operativi che si tengono a Parigi non prevedono la presenza italiana. Ma includono comunque gli Usa.
Sono scorie che disturbano la vigilia dei funerali del Papa E che spingono Meloni a frenare informalmente, in più occasioni, rispetto all’ipotesi di organizzare summit ufficiali a margine delle esequie. È una linea che fa veicolare attraverso i suoi ministri più fidati. […] Pesa […] l’ambizione politica di organizzare sempre a Roma, nelle settimane successive, un vertice Usa-Ue che dia seguito alla proposta lanciata durante la visita alla Casa Bianca. Senza trascurare un altro timore: quello di rimanere esclusa, su input di Macron, da una riunione del Quint sull’Ucraina.
Queste stesse scorie arrivano ieri fin dentro la basilica. E scatenano ricostruzioni che faticano a combaciare. Innanzitutto: come nasce la fotografia a quattro? Un primo fatto è che lo scatto viene diffuso dallo staff ucraino. Per Roma, però, il risalto dato è opera dei francesi, in modo da colpire Meloni: i leader, infatti, si sarebbero intrattenuti soltanto per alcuni secondi. Vero, ma con una postilla decisiva veicolata dalle diplomazie europee: il francese e l’inglese, al pari di Zelensky, avrebbero concordato fin nei dettagli il vertice tra il presidente ucraino e Trump. Formato bilaterale compreso.
FUNERALE DI PAPA FRANCESCO - INCONTRO TRA TRUMP E ZELENSKY NELLA BASILICA DI SAN PIETRO
È un tassello negato con decisione da palazzo Chigi. Dal pomeriggio, iniziano a diffondersi ricostruzioni alternative. La prima, difesa con le unghie e con i denti: Meloni ha concordato ogni mossa con Trump, altro che esclusione. Tutto le era noto, compreso il bilaterale informale in basilica. E ancora: a dispetto dello scatto, Macron sarebbe stato escluso dal confronto tra il tycoon e Zelensky. Il video che immortala quei momenti, in realtà, non offre conferme: il presidente francese saluta l’ucraino e indica Trump, Zelensky annuisce, l’americano prende il braccio di Macron e sussurra alcune parole di spiegazione. Le sedie disposte nella navata passano da tre a due: per i meloniani, il segno di un’esclusione eclatante, per gli ucraini il frutto della decisione di non coinvolgere l’interprete.
DONALD TRUMP - ZELENSKY - INCONTRO PRIMA DEL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO
E ancora, a dare retta a fonti ufficiose: Meloni sarebbe stata addirittura rallentata da uomini della sicurezza trumpiana mentre si avvicinava ai quattro, ecco spiegata l’assenza dalla foto. Anche in questo caso, le immagini non chiariscono: mentre i quattro si parlano, la Rai pare inquadrare la premier seduta in piazza. Di certo, a sera l’aria è pesante. E un altro video, che circola su Tik Tok e proviene dal mondo renziano, immortala un attimo di autentico gelo tra Meloni e Macron: i due si incrociano in piazza, quasi si sfiorano con la spalla, ma evitano di guardarsi e stringersi la mano. Subito dopo, il francese saluta Matteo Renzi.
2 - MELONI FUORI DALLA FOTO DEI VOLENTEROSI GELO CON MACRON, POI VEDE ZELENSKY
giorgia meloni funerale di papa francesco foto lapresse
Estratto dell’articolo di Ilario Lombardo per “la Stampa”
Giorgia Meloni è sul sagrato di San Pietro, tailleur e occhialoni neri, quando Donald Trump, Emmanuel Macron, Keir Starmer e Volodymyr Zelensky si fermano per un saluto, dentro la Basilica. Il funerale non è ancora iniziato e da lì a pochi secondi una fotografia entrerà nella storia: il presidente americano e il leader ucraino seduti uno di fronte all'altro, tra gli stucchi vaticani. […] Non è un vertice vero e proprio, ovvio. Ma si notano due assenze: la prima è il cancelliere tedesco Olaf Scholz, […] e l'altra è Meloni.
ZELENSKY E DONALD TRUMP PARLANO PRIMA DEL FUNERALE DI PAPA FRANCESCO
Per tutte le ore a seguire, complici anche gli staff e le fonti diplomatiche dei leader, si inseguiranno ipotesi differenti su cosa è successo. Sul perché Meloni sia rimasta esclusa. Di certo le versioni francese e italiana racconteranno due storie diverse, confermando ancora una volta l'enorme distanza a cui si tengono Macron e Meloni, una distanza che ormai sembra più personale che politica.
Lo staff della premier veicola la decisione di aver assunto un profilo più sobrio, ma anche di aver partecipato ai preparativi dell'incontro tra Trump e Zelensky. Una ricostruzione che non manca di malizie sull'«ansia di apparire» – così la definiscono fonti di Palazzo Chigi – di Macron.
PATRIZIA SCURTI GIORGIA MELONI - FUNERALE DI PAPA FRANCESCO
Da parte francese, invece, la chat dell'Eliseo fa trapelare da fonti diplomatiche che prosegue il «lavoro di convergenza tra Ucraina, il formato E3 (Francia, Germania, Regno Unito) e gli americani», come stabilito negli incontri di alto livello a Parigi, il 17 aprile. Nella capitale francese l'Italia non c'era, come non lo sarebbe stata nel vertice di Londra annullato dall'amministrazione Usa, nel pieno del lutto per la morte di Francesco, per le posizioni considerate ancora troppo rigide di ucraini e russi.
PATRIZIA SCURTI giorgia meloni funerale di papa francesco
Al di là della poca sintonia tra Macron e Meloni, e del nervosismo delle ricostruzioni, la foto in sé rivela anche un ruolo e un posizionamento diverso, in questo momento storico, rispetto ai negoziati sull'Ucraina. Francia e Regno Unito sono due potenze atomiche e siedono nel Consiglio di sicurezza dell'Onu. Ma in questa fase sono soprattutto i fautori del progetto di una missione di "volenterosi" a difesa dell'Ucraina da cui la premier, per ora, ha scelto di tenersi fuori. […]