nicola zingaretti luigi zanda

ZANDA SUI PIEDI – ALLA FINE IL TESORIERE DEL PD HA RITIRATO IL DDL PER AUMENTARE LO STIPENDIO AI PARLAMENTARI ITALIANI, EQUIPARANDOLI A QUELLI EUROPEI – ZINGARETTI HA CAPITO CHE PRESENTARLO IN CAMPAGNA ELETTORALE NON ERA SOSTENIBILE E CHE SAREBBE STATO L’ENNESIMO BOOMERANG PER IL PARTITO (NON CI VOLEVA TANTO...)

LANDINI ZANDA ZINGARETTI

Wanda Marra per “il Fatto Quotidiano”

 

Nicola Zingaretti ha capito che il disegno di legge di Luigi Zanda sulle indennità ai parlamentari non era sostenibile per il Pd in campagna elettorale. E così, un paio di giorni fa, ha chiesto al tesoriere che si è scelto di ritirarlo. Cosa che lui ha fatto ieri, dopo averlo annunciato in un' intervista al Corriere della Sera.

 

Nel dettaglio, Zanda aveva depositato la sua proposta il 27 febbraio, pochi giorni prima delle primarie del Pd. Una volta uscita fuori la notizia, non erano mancate le polemiche. Ma niente, il ddl era ancora lì: tanto è vero che era stato incardinato in commissione Affari costituzionali il 15 aprile. La proposta voleva equiparare i compensi dei parlamentari italiani a quelli europei.

 

zingaretti suda all'assemblea pd 1

L' aumento tecnicamente non era sullo stipendio effettivo (l' indennità), ma sulla cosiddetta diaria, ovvero sul rimborso spese giornaliero (che poi da sempre è la vera materia del contendere), e altre voci. Nel dettaglio, lo stipendio sarebbe passato da 10.385,31 euro a 8.757,70 euro. E la diaria da 7.240 euro a 9.313 euro, cui aggiungere spese di viaggio e collaboratori pagati a parte (mentre oggi il loro stipendio deve uscire dal contributo fisso).

 

zanda

Per i 5 Stelle,la riforma avrebbe portato a un aumento dello stipendio annuo di circa 72mila euro per ogni parlamentare: un irrinunciabile argomento di campagna elettorale. Zanda si è difeso giocando sull' ambiguità tra indennità e diaria: "Di Maio è il vicepresidente del Consiglio e deve smetterla di raccontare bugie. Sostiene che io, chiedendo di equiparare gli emolumenti dei parlamentari italiani a quelli europei, vorrei aumentare quelli di senatori e deputati italiani. È falso.

 

nicola zingaretti paola de micheli paolo gentiloni luigi zanda

Il mio disegno di legge non li aumenta nemmeno di un euro, anzi li diminuisce. Il mio ddl prevede, soprattutto, che il nostro sistema applichi quella trasparenza che c' è nel parlamento europeo". E i calcoli sono stati smentiti da una batteria di parlamentari dem, che sono intervenuti uno dietro l' altro. "Quelli del Pd non ce la possono fare. Ne fanno una dietro l' altra", è stata la risposta via Facebook del vicepremier Di Maio che ha definito "kafkiana" la decisione del tesoriere dem di querelarlo dopo aver ritirato il suo ddl.

zingaretti suda all'assemblea pd 2

 

Zingaretti, dal canto suo, quando era venuta fuori l' esistenza del disegno di legge ci aveva tenuto a chiarire che non era una proposta del Pd. Posizione difficilmente sostenibile, visto che il tesoriere è di fatto il numero 3 del partito. Poi giovedì scorso s' è ritrovato a telefonare in diretta a Piazza Pulita per replicare al sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano, che s' era presentato in studio con dei cartelli per "spiegare" le proposte del Pd: aumento dello stipendio dei parlamentari, reintroduzione del finanziamento pubblico ai partiti e reintroduzione dei vitalizi.

MANLIO DI STEFANO

 

"Noi non proponiamo né di alzare gli stipendi dei parlamentari né di ripristinare i vitalizi", aveva replicato Zingaretti: "Quella legge (quella presentata da Zanda, ndr) non propone l' aumento dello stipendio dei parlamentari, ma propone un adeguamento con le indennità dei parlamentari europei". E aveva annunciato di voler presentare "una legge sulla trasparenza, su come si finanziano tutti i partiti, anche sul web".

 

zingaretti suda all'assemblea pd 4

Non è bastato. Alla fine, Zingaretti si è deciso a chiedere al tesoriere il ritiro. Troppo tardi e in maniera maldestra, come fa notare la minoranza fu renziana: "Finisce un' altra bufala dei 5 Stelle: non era previsto nessun aumento degli stipendi dei parlamentari, ma solo elementi di trasparenza e di passi in avanti per far decidere un corpo terzo sullo stipendio dei parlamentari", ha dichiarato ieri il segretario dem, dopo che il suo tesoriere aveva annunciato querela nei confronti di Luigi Di Maio, "reo" di diffondere falsità.

ugo sposetti foto di bacco

 

Il resto è polemica politica. Da notare Ugo Sposetti, storico tesoriere dei Ds, che - definendosi "l' ultimo giapponese" - difende a spada tratta la proposta. E non solo l' uomo del "tesoro del Pci", anche i collaboratori parlamentari sono scontenti.

 

"L' annunciato ritiro del ddl Zanda sugli emolumenti dei parlamentari lascia intatta l' urgenza di sanare l' anomalia europea della mancata regolazione dei contratti dei collaboratori parlamentari italiani", afferma José De Falco, presidente dell' Associazione dei collaboratori parlamentari (Aicp): "Quel ddl aveva il pregio di prevedere che le amministrazioni delle Camere dovessero farsi carico degli oneri dei contratti dei collaboratori". Per tenersi più grosse porzioni del contributo fisso versato dal Parlamento, infatti, spesso i parlamentari pagano poco o nulla i loro "portaborse". Le conseguenze della casta.

Ultimi Dagoreport

elly schlein luigi zanda romano prodi - stefano bonaccini goffredo bettini dario franceschini

DAGOREPORT – PD, UN PARTITO FINITO A GAMBE ALL'ARIA: LA LINEA ANTI-EUROPEISTA DI SCHLEIN SULL’UCRAINA (NO RIARMO) SPACCA LA DIREZIONE DEM ED ELETTORI - SOLO LA VECCHIA GUARDIA DI ZANDA E PRODI PROVANO A IMPEDIRE A ELLY DI DISTRUGGERE IL PARTITO – LA GIRAVOLTA DI BONACCINI, CHE SI È ALLINEATO ALLA SEGRETARIA MULTIGENDER, FA IMBUFALIRE I RIFORMISTI CHE VANNO A CACCIA DI ALTRI LEADER (GENTILONI? ALFIERI?) – FRANCESCHINI E BETTINI, DOPO LE CRITICHE A ELLY, LA SOSTENGONO IN CHIAVE ANTI-URSULA - RISULTATO? UN PARTITO ONDIVAGO, INDECISO E IMBELLE PORTATO A SPASSO DAL PACIFISTA CONTE E DAL TUMPUTINIANO SALVINI CHE COME ALTERNATIVA AL GOVERNO FA RIDERE I POLLI…

ursula von der leyen elisabetta belloni

FLASH – URSULA VON DER LEYEN HA STRETTO UN RAPPORTO DI FERRO CON LA SUA CONSIGLIERA DIPLOMATICA, ELISABETTA BELLONI – SILURATA DA PALAZZO CHIGI, “NOSTRA SIGNORA ITALIA” (GRILLO DIXIT) HA ACCOMPAGNATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA NEL SUO VIAGGIO IN INDIA, SI È CIRCONDATA DI UN PICCOLO STAFF CHE INCLUDE GLI AMBASCIATORI MICHELE BAIANO E ANDREA BIAGINI – URSULA, PER FRONTEGGIARE L’URAGANO TRUMP, HA APPIANATO LE TENSIONI CON IL NEO-CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ (LEI ERA LA COCCA DELLA MERKEL, LUI IL SUO PIÙ ACERRIMO RIVALE). PACE FATTA ANCHE CON LA NEMESI, MANFRED WEBER…

emmanuel macron donald trump keir starmer xi jinping elon musk

DAGOREPORT – COME MAI LA GRAN BRETAGNA, PAESE STORICAMENTE GEMELLATO CON GLI STATI UNITI, SI E' RIAVVICINATA DI COLPO ALL'EUROPA, DIMENTICANDO LA BREXIT? DIETRO LA SORPRENDENTE SVOLTA DI KEIR STARMER CI SONO STATI VARI INCONTRI TRA I GRANDI BANCHIERI ANGLO-AMERICANI SPAVENTATI DAL CAOS ECONOMICO CREATO DAI DAZI DI TRUMP E DALLE CRIPTOVALUTE DI MUSK - DI QUI, SONO PARTITE LE PRESSIONI DEL CAPITALISMO FINANZIARIO SU KEIR STARMER PER UNA SVOLTA EUROPEISTA SULL'ASSE PARIGI-LONDRA CHE OPPONGA STABILITÀ E RAGIONEVOLEZZA ALLE MATTANE DELLA CASA BIANCA – ANCHE LA CINA, CHE HA RIPESCATO I VECCHI CAPITALISTI COME IL FONDATORE DI ALIBABA JACK MA, SI STA PREPARANDO A RISPONDERE ALLA DESTABILIZZAZIONE TRUMPIANA (XI JINPING HA NELLA FONDINA UN'ARMA MICIDIALE: 759 MILIARDI DI TITOLI DEL DEBITO USA. UNA VOLTA BUTTATI SUL MERCATO, SALTEREBBE IN ARIA TUTTO...)

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - ZELENSKY? VATTELA PIJA ‘NDER KURSK! LA CONTROFFENSIVA RUSSA NELLA REGIONE OCCUPATA DAGLI UCRAINI È IL FRUTTO DELLO STOP AMERICANO ALLA CONDIVISIONE DELL’INTELLIGENCE CON KIEV: SENZA L’OCCHIO DELLO ZIO SAM, LE TRUPPE DI ZELENSKY NON RESISTONO – IL TYCOON GODE: I SUCCESSI SUL CAMPO DI PUTIN SONO UN’ARMA DI PRESSIONE FORMIDABILE SU ZELENSKY. MESSO SPALLE AL MURO, L’EX COMICO SARÀ COSTRETTO A INGOIARE LE CONDIZIONI CHE SARANNO IMPOSTE DA USA E RUSSIA A RIAD…

turicchi, giorgetti, sala

FLASH! - IL DILEMMA DI GIORGETTI: IL CAPO DELLE PARTECIPATE DEL TESORO E SUO FEDELISSIMO, MARCELLO SALA, NON HA INTENZIONE DI TRASLOCARE ALLA PRESIDENZA DI NEXI PER FARE POSTO AD ANTONINO TURICCHI, CHE VANTA PERO’ UN ‘’CREDITO’’ NEI CONFRONTI DEL MINISTRO DEL MEF PER AVER CONDOTTO IN PORTO LE TRATTATIVE ITA-LUFTANSA. MA ALLA PRESIDENZA DI ITA, INVECE DI TURICCHI, MELONI & C. HANNO IMPOSTO SANDRO PAPPALARDO, UN PILOTA PENSIONATO LEGATO AL CLAN SICULO DI MUSUMECI – ORA GIORGETTI SPERA CHE VENGA APPLICATA LA LEGGE CHE VIETA AI PENSIONATI DI STATO DI RICOPRIRE INCARICHI RETRIBUITI)…

donald trump

DAGOREPORT - LA DIPLOMAZIA MUSCOLARE DI TRUMP È PIENA DI "EFFETTI COLLATERALI" - L'INCEDERE DA BULLDOZER DEL TYCOON HA PROVOCATO UNA SERIE DI CONSEGUENZE INATTESE: HA RIAVVICINATO IL REGNO UNITO ALL'UE, HA RILANCIATO L'IMMAGINE DI TRUDEAU E ZELENSKY, HA RIACCESO IL SENTIMENT ANTI-RUSSO NEGLI USA - LA MOSSA DA VOLPONE DI ERDOGAN E IL TRACOLLO NEI SONDAGGI DI NETANYAHU (SE SALTA "BIBI", SALTA ANCHE IL PIANO DI TRUMP PER IL MEDIO ORIENTE) - I POTENTATI ECONOMICI A STELLE E STRISCE SI MUOVONO: ATTIVATO UN "CANALE" CON LE CONTROPARTI BRITANNICHE PER PREVENIRE ALTRI CHOC TRUMPIANI...