emmanuel macron marine le pen eric zemmour

ZEMMOUR SI CANDIDA E MACRON GODE - IL GIORNALISTA E POLEMISTA DI ULTRADESTRA SCENDE IN CAMPO UFFICIALMENTE PER L’ELISEO E FA UN GRANDE ASSIST AL PRESIDENTE USCENTE, VISTO CHE RUBERÀ PRINCIPALMENTE DAL BACINO ELETTORALE DI MARINE LE PEN - LA CANDIDATURA SARÀ ANNUNCIATA L’11 NOVEMBRE, IL NOME PIÙ QUOTATO PER IL PARTITO È “VOX POPULI”

eric zemmour 6

Gaia Cesare per "il Giornale"

 

«La maggior parte dei trafficanti di droga è nera e araba. È così, è un dato di fatto» (anno 2010, condanna per istigazione alla discriminazione razziale e multa di mille euro sospesa). «I datori di lavoro hanno il diritto di rifiutare arabi o neri» (anno 2010, condanna per aver giustificato una pratica discriminatoria illegale e 9mila euro da sborsare tra multa, spese legali e danni).

emmanuel macron 7

 

«Tutti i musulmani, che lo dicano o meno, considerano i jihadisti dei buoni musulmani» (anno 2016, condanna per esortazione implicita alla discriminazione e multa da 3mila euro). Le campagne contro il sessismo sono «soldi buttati dalla finestra. Dentro casa la gente fa ciò che vuole» (anno 2017). «Se diventerò presidente, un francese non avrà diritto di chiamare il figlio Mohammed. Potrà essere usato solamente come secondo nome».

 

marine e jean marie le pen

Eccolo il ciclone Eric Zemmour, pronto a travolgere le prossime elezioni presidenziali in Francia, appuntamento in cui il capo dello Stato, Emmanuel Macron, si gioca fra sei mesi la rielezione e la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, rischia ora il titolo di principale sfidante e probabilmente anche il suo destino politico.

 

eric zemmour e marine le pen

Giornalista di formazione, dopo essere entrato a gamba tesa nel dibattito pubblico come editorialista e commentatore politico ultra-conservatore (Le Figaro e la tv CNews), dopo anni da polemista estremo, dopo le riflessioni choc espresse come saggista (è autore dei best seller Il suicidio francese e Sii sottomesso.

 

CARTELLONI DI ERIC ZEMMOUR

La virilità perduta che ci consegna all'Islam), Eric Zemmour, 63 anni, intellettuale ebreo dalle derive antisemite, spariglia le carte della politica francese e fa il grande salto, quello che tutti da tempo sospettavano: partecipare alla corsa per l'Eliseo con l'obiettivo di diventare il megafono e il catalizzatore non solo dell'estrema destra francese, ma anche della destra che non si riconosce più nei moderati ma fragili Républicains eredi del gaullismo e di Sarkozy.

CARTELLONI DI ERIC ZEMMOUR

 

Tutto è pronto per il grande annuncio, che avverrà l'11 novembre, grazie al sostegno finanziario dell'associazione «Amici di Zemmour», fa sapere in anteprima l'emittente radiofonica Europe 1. Il nome del partito non è ancora stato scelto in via definitiva ma al momento il più quotato sembra essere «Vox Populi», segno che del populismo Zemmour vuole fare una bandiera.

 

emmanuel macron 4

L'intento è di cacciare Macron ma l'effetto collaterale rischia di spodestare dal suo ruolo la candidata dell'ultradestra Marine Le Pen, tanto che Zemmour ha già provocato l'ennesima uscita raggelante di papà Jean-Marie Le Pen, fondatore del Front National e padre dell'estrema destra francese.

 

Da tempo in lite con la figlia, Jean-Marie ha dato la sua benedizione al polemista anti-migranti già a inizio ottobre: «Lo sosterrò», ha spiegato lapidario. Il momento è arrivato. Ma con la sinistra francese a pezzi e i moderati del centrodestra anche loro da tempo nell'angolo, più che per Macron, il provocatore Zemmour rischia di essere la vera spina nel fianco per Marine Le Pen, come ormai da tempo rivelano i sondaggi, che lo danno in piena ascesa, davanti di uno-due punti percentuali al primo turno (lui al 16%, lei al 15%).

 

eric zemmour 3

Mentre la leader dell'estrema destra francese era in visita ieri a Budapest dal sovranista ungherese Viktor Orbán - lodato perché «lotta per la libertà dei popoli d'Europa» contro la Ue che attua un «quasi colpo di Stato giuridico» in materia migratoria - mentre la stessa Marine dà man forte alla Polonia nella sua battaglia sul primato del diritto nazionale su quello europeo, Zemmour tenta di strappare alla leader del Rassemblement National il ruolo di catalizzatore anti-Macron e punta ad arrivare al secondo turno delle presidenziali.

 

eric zemmour 5

Il rischio, ora che entra ufficialmente nei panni di nuova star della destra francese, è che Zemmour faccia comunque la fine di Lady Marine, messa nell'angolo dal «cordone repubblicano» che ha sempre impedito al padre Jean-Marie e a lei stessa di approdare all'Eliseo. Ma un solo giorno può essere un tempo molto lungo in politica. E le presidenziali francesi saranno ad aprile. La sfida si è appena aperta.

ERIC ZEMMOUR

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO

bpm giuseppe castagna - andrea orcel - francesco milleri - paolo savona - gaetano caltagirone

DAGOREPORT: BANCHE DELLE MIE BRAME! - UNICREDIT HA MESSO “IN PAUSA” L’ASSALTO A BANCO BPM IN ATTESA DI VEDERE CHE FINE FARÀ L’ESPOSTO DI CASTAGNA ALLA CONSOB: ORCEL ORA HA DUE STRADE DAVANTI A SÉ – PER FAR SALTARE L'ASSALTO DI UNICREDIT, L'AD DI BPM, GIUSEPPE CASTAGNA, SPERA NELLA "SENSIBILITA' POLITICA" DEL PRESIDENTE DELLA CONSOB, PAOLO SAVONA, EX MINISTRO IN QUOTA LEGA – IL NERVOSISMO ALLE STELLE DI CASTAGNA PER L’INSODDISFAZIONE DI CALTAGIRONE - LA CONTRARIETA' DI LEGA E PARTE DI FDI ALLA COMPLETA ASSENZA IN MPS - LE DIMISSIONI DEI 5 CONSIGLIERI DEL MINISTERO DELL'ECONOMIA DAL “MONTE”: FATE LARGO AI NUOVI AZIONISTI, ''CALTARICCONE" E MILLERI/DEL VECCHIO - SE SALTA L'OPERAZIONE BPM-MPS, LA BPER DI CIMBRI (UNIPOL) ALLA FINESTRA DI ROCCA SALIMBENI, MENTRE CALTA E MILLERI SAREBBERO GIA' ALLA RICERCA DI UN'ALTRA BANCA PER LA PRESA DI MEDIOBANCA-GENERALI...