LO “ZIO DI RUBY” HA LA PELLE DURA - MUBARAK ESCE DAL CARCERE GRAZIE AI MILITARI

Pietro Del Re per "la Repubblica"

Defenestrato dalla primavera araba, imprigionato e condannato all'ergastolo nel 2012 con una sentenza poi annullata dalla Cassazione, l'ex presidente egiziano Hosni Mubarak tornerà libero oggi, dopo che la Corte penale del Cairo ha accolto l'istanza di scarcerazione presentata dal suo difensore.

Per l'ex raìs, 85 anni, 30 dei quali trascorsi a governare il Paese, sarà una deliziosa vendetta perché nello stesso carcere che si appresta a lasciare è rinchiuso dal 3 luglio scorso l'islamista Mohammed Morsi, presidente per un anno soltanto, e suo acerrimo nemico. Certo, Mubarak rimarrà ai domiciliari e non gli sarà consentito di lasciare il Paese, ma potrà recarsi nella sua splendida residenza di Sharm el Sheik, sul Mar Rosso, sempre che le sue precarie condizioni di salute non lo costringano a un ricovero in un ospedale militare.

Il deposto presidente dovrà comunque ricomparire in aula il 25 agosto, alla ripresa del secondo giudizio in corso nei suoi confronti, quello per aver ordinato, o comunque non impedito, l'uccisione di circa ottocento manifestanti durante la rivolta del febbraio 2011. Ma dal groviglio giudiziario in cui era rimasto impigliato dalla fine del suo regime, l'ex "Faraone" dovrebbe ormai essersi definitivamente liberato, soprattutto se l'Egitto rimarrà sotto il potere dei militari.

A poco serviranno le proteste del movimento Tamarod, protagonista delle proteste che hanno portato alla destituzione del suo successore, il presidente Morsi. Un portavoce del movimento ha definito la scarcerazione di Mubarak «un crimine contro la rivoluzione».

Intanto, dopo l'arresto di due giorni fa della guida suprema dei Fratelli musulmani, Mohammed Badie, le forze di sicurezza hanno fermato altri due dirigenti della fratellanza. Mourad Ali, un portavoce del partito Libertà e Giustizia, braccio politico del movimento religioso islamista, è stato intercettato all'aeroporto del Cairo mentre stava per imbarcarsi per Roma su un volo Alitalia.

Il predicatore Safwat Hegazy è stato invece bloccato vicino al confine libico, nell'Ovest del Paese, con la barba tagliata e in abiti civili. Secondo alcuni, quando è stato arrestato Hagazy era travestito da donna, ma sarebbe stato tradito dalla sua altezza e dalla sua taglia corpulenta.

Sempre ieri, infine, il summit straordinario dei ministri degli Esteri Ue ha deciso di sospendere la vendita al Cairo di quelle armi che possono trovare utilizzo nel quadro di una repressione interna, perché, come ha sottolineato il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton, «le recenti azioni dei militari sono state sproporzionate». La vendita di armi al Cairo sarà comunque gestita dai singoli Paesi membri. La Ashton ha aggiunto che l'Unione europea rivedrà l'assistenza all'Egitto, ma resteranno in vigore «le forme di aiuto ai più bisognosi, perché tutti gli stati membri vogliono continuare ad aiutare il popolo egiziano».

 

 

HOSNI MUBARAK MUBARAK RUBY COL PASSAPORTO CON SCRITTO MUBARAK Al SisiMohammed Morsi L'EGITTO IN PIAZZA CONTRO MOHAMMED MORSI

Ultimi Dagoreport

mario draghi praga

DAGOREPORT - MA DRAGHI, COSA SI ASPETTAVA COL SUO DISCORSO AL SENATO, DA PARTITI CHE AVEVANO GIA' AFFOSSATO IL SUO GOVERNO E LA SUA AMBIZIONE QUIRINALIZIA? E SE È ANDATO VIA SBATTENDO LA PORTA, STIZZITO (“VEDO CHE GUARDATE L’OROLOGIO, PER CUI VI RINGRAZIO”) - EPPURE LE SUE PAROLE CONTENEVANO UNA PROPOSTA IMPORTANTE: FINANZIARE IL RIARMO CON EUROBOND - DIETRO IL NO A URSULA, CHE GLI AVEVA PROPOSTO DI COORDINARE IL PIANO REARM EU, PRIMA PASSO A UNA FUTURA DIFESA EUROPEA, CI SONO DUE MOTIVI... -VIDEO

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – COME MAI IMPROVVISAMENTE È SCOPPIATA LA PACE TRA JOHN ELKANN E FRATELLI D’ITALIA? IL MINISTRO DELLE IMPRESE, ADOLFO URSO, SI È SPINTO A DEFINIRE L’AUDIZIONE DI YAKI ALLA CAMERA COME “UN PUNTO DI SVOLTA NETTO” – AL GOVERNO HANNO FATTO UN BAGNO DI REALISMO: INNANZITUTTO LA CRISI DELL’AUTOMOTIVE È DRAMMATICA, E I GUAI DI STELLANTIS NON DIPENDONO SOLO DAI DANNI FATTI DA TAVARES - E POI CI SONO I GIORNALI: ELKANN È PROPRIETARIO DI “STAMPA” E “REPUBBLICA” (E DELL'AUTOREVOLISSIMO SETTIMANALE "THE ECONOMIST). MOSTRARSI CONCILIANTI PUÒ SEMPRE TORNARE UTILE…

meloni giorgetti fazzolari caltagirone nagel donnet orcel castagna

DAGOREPORT - DELIRIO DI RUMORS E DI COLPI DI SCENA PER LA CONQUISTA DEL LEONE D’ORO DI GENERALI – SE MEDIOBANCA, SOTTO OPA DI MPS-CALTA-MILLERI, TENTA DI CONQUISTARE I VOTI DEI FONDI ANNUNCIANDO LA POSSIBILITÀ DI METTERE SUL PIATTO IL SUO 13,1% DI GENERALI, SOLO DOMANI ASSOGESTIONI DECIDERÀ SE PRESENTARE UNA LISTA DI MINORANZA PER LEVARE VOTI ALLA LISTA DI NAGEL-DONNET, PER LA GIOIA DI CALTA-MILLERI (LA DECISIONE È NELLE MANI DEI FONDI CONTROLLATI DA BANCA INTESA) - FINO AL 24 APRILE, TUTTO È INCERTO SULLE MOSSE IN GENERALI DI ORCEL: CHI OFFRE DI PIÙ PER IL 9% DI UNICREDIT? E CHE FARÀ INTESA DI CARLO MESSINA? AH, SAPERLO...

raffaele cantone - francesco lo voi - pasquale striano giovanni melillo

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI! IL CASO STRIANO SUGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA BANCA DATI DELLA PROCURA NAZIONALE ANTIMAFIA, NON È APERTO: È APERTISSIMO! UNA VOLTA CHE IL FASCICOLO È PASSATO DALLE MANI DI CANTONE, PROCURATORE DI PERUGIA, A QUELLE DI LO VOI (CAPO DELLA PROCURA DI ROMA), CI SI ASPETTANO I BOTTI - IL CAPO DELLA DNA, GIOVANNI MELILLO, È DETERMINATO AD ARRIVARE FINO IN FONDO. E LO VOI, CONSIDERATI I PRECEDENTI (L’OSTILITA' DEL GOVERNO PER IL CASO ALMASRI), NON FARÀ SCONTI - COME NELL'AMERICA DI TRUMP, LA MAGISTRATURA E' L'UNICA OPPOSIZIONE A PALAZZO CHIGI...