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QUANDO I RAM-POLLI ELKANN SI MISERO D’ACCORDO CON IL FISCO – NEL 2022 EXOR E LA SOCIETÀ CONTROLLANTE, “GIOVANNI AGNELLI BV”, RAGGIUNSERO UN’INTESA CON L’AGENZIA DELLE ENTRATE: PAGARONO 949 MILIONI DI EURO PER CHIUDERE UNA CONTESTAZIONE SU UNA PRESUNTA EVASIONE DA QUASI 6 MILIARDI, E UN’INCHIESTA PENALE PER “DICHIARAZIONE INFEDELE”. IL PROCURATORE CHE STAVA INDAGANDO, MARCO GIANOGLIO, È LO STESSO CHE ORA SI OCCUPA DELL’EREDITÀ DI MARELLA CARACCIOLO. COSA FARANNO ORA I TRE NIPOTI DELL'AVVOCATO, CHE HANNO PROVATO (INUTILMENTE) A FERMARE L'INCHIESTA SULLA SUCCESSIONE QUATTRO VOLTE?

Estratto dell’articolo di Ettore Boffano per “il Fatto quotidiano”

 

MARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO

Per quattro volte, due davanti al Tribunale del Riesame e due davanti al gip, John, Lapo e Ginevra Elkann hanno provato a fermare l’inchiesta penale sull’eredità della nonna, Marella Caracciolo Agnelli. E, per quattro volte, sono stati respinti. Che accadrà ora, dopo che i pm e la Guardia di Finanza di Torino hanno cominciato a lavorare sui documenti digitali sequestrati, che potrebbero svelare nuovi “tesori esteri” degli Agnelli sottratti al Fisco italiano?

 

Difficile immaginare […] nuovi “atti ostili” verso la Procura, ma nello stesso tempo anche eventuali strategie di confronto lungo il percorso di un patteggiamento sul piano penale e di un accordo con l’agenzia delle Entrate per un parziale risarcimento dell’evasione fiscale già accertata.

 

I DOCUMENTI CONTESTATI DA MARGHERITA AGNELLI SULLA CESSIONE DELLE QUOTE DELLA DICEMBRE A JOHN ELKANN

Qualcosa che, addirittura con alcuni dei protagonisti attuali dell’inchiesta sull’eredità, era già accaduto nel 2022. Quando, con un comunicato congiunto, Exor (la holding di famiglia) e la sua controllante Giovanni Agnelli Bv annunciarono di aver raggiunto un’intesa con l’agenzia delle Entrate sul pagamento di 949 milioni di euro per chiudere un contenzioso sulla Exit-tax versata nel 2016 al momento del trasferimento della loro sede legale in Olanda.

 

Sei anni prima, l’ammontare della tassa era stato molto basso (217 milioni), poiché Exor e Giovanni Agnelli Bv si erano fuse con delle controllate olandesi, usufruendo di un’esenzione del 95% delle plusvalenze per calcolare l’exit-tax, una tassa una tantum che vuole compensare parte del mancato gettito futuro per lo Stato che perde la residenza fiscale di una società.

JOHN, LAPO, ALAIN E GINEVRA ELKANN

 

All’inizio, l’agenzia delle Entrate di Torino aveva accettato quel calcolo. Nel 2018, però […] l’esenzione del 95% era stata rimessa in discussione, con l’avvio di un contenzioso, rimasto a lungo riservato. Sino all’annuncio del 2022, nel quale le due società ribadivano comunque di essere “del tutto convinte di aver agito correttamente” rivendicando “di non aver violato alcuna norma” e sottolineando come il Fisco italiano non avesse comminato alcuna “sanzione” supplementare.

 

MARGHERITA AGNELLI E JOHN ELKANN

In realtà, la versione dei fatti – che emerge ora attorno alle indagini sull’eredità Agnelli – racconta una storia molto diversa. La contestazione dell’agenzia delle Entrate aveva accertato un’evasione record di 5 miliardi e 867 milioni di euro e la segnalazione alla Procura torinese aveva fatto scattare un’inchiesta (mai trapelata per anni) per “dichiarazione infedele” affidata al procuratore aggiunto Marco Gianoglio, lo stesso che ora guida le indagini sull’eredità.

 

Dopo che un dirigente del gruppo Exor era stato iscritto nel registro degli indagati, però, l’avvocato ed ex ministro della Giustizia Paola Severino si era presentata in Procura come difensore delle due società. Da quei contatti era scaturita una trattativa con l’agenzia delle Entrate che era interessata a recuperare il più in fretta possibile una parte della tassa evasa.

 

Giovanni Agnelli con Lapo e John Elkann

Una volta accertato che l’intesa era stata raggiunta […], l’inchiesta penale si era poi chiusa con l’archiviazione. Uno schema identico non sarebbe oggi percorribile, ma quella del confronto resta comunque una carta in mano ai fratelli Elkann e ai loro legali: con la possibilità di definire di nuovo la questione fiscale e concordare poi un patteggiamento con la Procura. Patteggiamento che non avrebbe, a diversità di una condanna, alcun effetto nella causa civile in corso sempre a Torino tra Margherita Agnelli e i suoi tre figli per l’eredità di Marella Caracciolo. Una scelta che però, sul piano mediatico, potrebbe avere invece gli effetti negativi di un’ammissione implicita.

MARGHERITA AGNELLI - JOHN ELKANN - EDOARDO AGNELLI - MARELLA CARACCIOLO - GIANNI AGNELLI marella agnelli john elkann margheritaJOHN ELKANN E MARGHERITA AGNELLI ginevra john lapo elkann

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