randi ingerman

QUANDO RANDI INGERMAN, INGANNATA DAL SUO AVVOCATO CHE LE HA FATTO CREDERE DI AVER VINTO CAUSE CHE IN ALCUNI CASI NON ERANO STATE NEMMENO AVVIATE, RACCONTO' DI SOFFRIRE DI EPILESSIA E DEPRESSIONE - "LA PRIMA CRISI EPILETTICA LA EBBI NEL 2007, QUANDO MORÌ MIO FRATELLO. MI RITROVAI A TERRA, SVENUTA. POI, MENTRE STAVO LAVORANDO A UN REALITY, ACCADDE LO STESSO. HO COMINCIATO A FREQUENTARE GLI PSICOLOGI DA BAMBINA, DOPO LA SEPARAZIONE DEI MIEI. E ANCHE OGGI FACCIO I CONTI CON LA DEPRESSIONE PERCHÉ...”

randi ingerman 4

Da ansa.it

Avrebbe ingannato più volte l'attrice ed ex showgirl Randi Ingerman "facendole credere", anche creando "provvedimenti giurisdizionali falsi", di aver avviato o addirittura vinto alcune cause, che in realtà o non esistevano proprio o erano state perse. Per questo, con le accuse di patrocinio infedele e falso in atto pubblico, l'avvocatessa Serena Grassi, che era legale di fiducia dell'ex protagonista anche di famosi spot pubblicitari, ora rischia di finire a processo a Brescia.
 
Come si legge negli atti, l'udienza preliminare a carico dell'avvocatessa, 44 anni e difesa dalla legale Natalia Currò, è stata fissata dalla gup di Brescia Federica Brugnara per il prossimo 5 dicembre. Tra le parti offese dei reati contestati, oltre ad Ingerman, rappresentata dal legale Davide Steccanella, figurano anche due magistrati milanesi, Adriana Cassano Cicuto e Zenaide Crispino. L'imputata, infatti, avrebbe fatto passare le due giudici civili, ignare di tutto, come firmatarie di provvedimenti in realtà taroccati.
 
(...)

 

RANDI INGERMAN

Roberta Scorranese per il Corriere della Sera -Estratti

 

Guardando Randi Ingerman seduta in poltrona sulla terrazza di un appartamento di Arona vista lago, si pensano subito due cose: «quanto è bella questa donna» e poi «che serenità trasmette il mondo visto da qui». La prima di queste affermazioni è indiscutibilmente vera: capelli folti, occhi verde chiaro, un corpo scolpito dal pilates, Ingerman è forse più bella oggi, a 55 anni, di quando arrivò in Italia nel lontano 1995. La seconda affermazione è vera solo in parte: «Faccio i conti da tempo con crisi epilettiche e depressione, ma la malattia non mi abbatte — dice l’attrice e oggi consulente nella cosmetica —. E, soprattutto, non mi vergogno di dire che ho bisogno di aiuto».

randi ingerman 5

 

Signora Ingerman, prima di tutto come sta?

«Mi curo, certo, ma non mi sento una malata. Sono consapevole di soffrire di disturbi mentali e non ho remore ad ammetterlo. È il primo passo per venirne fuori, come ha dimostrato Fedez, che ringrazio per essersi messo a nudo».

 

È per questo che ha deciso di «metterci la faccia»?

«Sì, nelle prossime settimane lanceremo Naked, una multipiattaforma che ho ideato e realizzato assieme alla ceo di Action Agency Manuela Ronchi. Tanti canali diversi per parlare di disturbi mentali sia con chi ne soffre che con chi può dare una mano. Dicevo che non mi sento malata, sono piena di cose da fare».

randi ingerman

 

Ingerman ha la stessa grinta che l’ha accompagnata sin dagli esordi italiani, quando da ragazza (nata a Filadelfia) si fece conoscere grazie al popolarissimo spot di una vodka. Vennero poi i film come «Torno a vivere da solo», di Jerry Calà e anche un famoso calendario (2004), nel quale la bellezza splendente della modella tutto suggeriva tranne che un profondo malessere interiore.

 

Andiamo per ordine, Randi. Quando ha avuto la prima crisi epilettica?

randi ingerman

«Nel 2007, quando morì mio fratello. Mi ritrovai a terra, svenuta, non sapevo che cosa mi stesse accadendo. Poi, mentre stavo lavorando a un reality tv, accadde lo stesso. È stato allora che mi sono decisa ad approfondire».

Con la depressione, invece, fa i conti da molti anni?

«Ho cominciato a frequentare gli psicologi da bambina, dopo la separazione dei miei. E anche oggi ci faccio i conti, perché trovare la cura giusta che non faccia entrare in conflitto i farmaci è difficile».

 

A che punto è in questa ricerca?

randi ingerman

«Purtroppo c’è una percentuale di persone resistenti ai farmaci per l’epilessia e io sono una di queste. Inoltre certe medicine mi buttavano troppo giù. Per essere sintetici: da otto anni cerco la cura che fa per me. Nel frattempo, riscontro benefici assumendo olio di canapa e praticando la psicoterapia. Ma, soprattutto, cerco un benessere mentale e fisico attraverso l’esercizio, la vita sana, la dieta».

 

E c’è anche l’amore.

«Marco, che ha appena 39 anni. Sei mesi fa non volevo saperne più degli uomini, poi un’amica me lo ha presentato con un affettuoso inganno: “ha 48 anni”, mi ha detto. All’inizio pensavo che non avremmo retto, invece oggi Marco è una presenza preziosa. È stato lui, tre settimane fa, a soccorrermi in una crisi».

 

Lei ha recitato con giganti come Jack Nicholson. Le manca il set?

randi ingerman 3

«Di Jack ho un ricordo bello, nel film Il grande inganno facevo una piccola parte, però lui era affettuoso. Non so se oggi potrei affrontare una parte importante, ma fare un cameo mi piacerebbe».

E poi c’è la Randi italiana: i film con Ezio Greggio, la televisione con le serie come «Le ragioni del cuore».

«Quando sono arrivata in Italia non conoscevo nessuno e così i miei amici oggi si chiamano Biagio Antonacci o Pippo Baudo. Ma anche Ezio e Jerry Calà mi hanno fatto tanto ridere».

La soddisfazione più grande?

«Quando conobbi Sophia Loren. A me tremavano le gambe, ma lei mi disse: “Aho, ma io lo so chi sei, mica sei una sconosciuta”. Mitica».

randi ingermanrandi ingermanrandi ingermanrandi ingermanrandi ingermanrandi ingerman al party vanity fair il x

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…

trump musk bitcoin

DAGOREPORT - A.A.A. ATTENZIONE ALLA MONETA: RITORNA MINACCIOSA SULLA SCENA GEOPOLITICA DEL MONDO - SUCCEDE CHE QUELLO SVALVOLATO ALLA KETAMINA DI ELON MUSK, DA QUANDO HA FINANZIATO LA CORSA PRESIDENZIALE DI DONALD TRUMP, SI È MESSO IN TESTA DI TRASFORMARE LA CASA BIANCA IN CASA MUSK. E COME “PRESIDENTE VIRTUALE” DEGLI STATI UNITI, L'UOMO PIU' RICCO DEL MONDO HA IN MENTE DI SOSTITUIRE LA MONETA REALE CON UNA VIRTUALE, CON UNA LEGGE CHE PREVEDA GLI ACQUISTI DI BITCOIN PER LE RISERVE VALUTARIE DEGLI STATI UNITI - MA FATTI DUE CONTI, ALL’AMERICA FIRST DI TRUMP CONVIENE DI TENERSI STRETTO IL SACRO DOLLARO CHE, AD OGGI, RAPPRESENTA LA MONETA DI SCAMBIO DEL 60% DEL MERCATO INTERNAZIONALE -NEL 2025 TRUMP DOVRÀ VEDERSELA NON SOLO COL MUSK-ALZONE CRIPTO-DIPENDENTE: IN CAMPO È SCESO PREPOTENTE IL PIU' ANTICO NEMICO DEL “VERDONE” AMERICANO: L’ORO…