pillola del giorno dopo.

QUANDO SI DICE INDORARE LA PILLOLA – LA “FOOD AND DRUG ADMINISTRATION” AMERICANA CAMBIA I BUGIARDINI DELLA PILLOLA DEL GIORNO DOPO: SARÀ SPECIFICATO CHE “NON PROVOCA L’ABORTO”. IL MOTIVO, PIÙ CHE MEDICO, È POLITICO: SUL FARMACO C’È UN FEROCE DIBATTITO, CON GLI ANTIABORTISTI CHE VOLEVANO VIETARLA SULL’ONDA LUNGA DELLA SENTENZA DELLA CORTE SUPREMA CHE HA ABOLITO LA SENTENZA ROE V. WADE, CHE LEGALIZZÒ L’INTERRUZIONE DI GRAVIDANZA NEL 1973. COSÌ POTRÀ ESSERE VENDUTA ANCHE NEGLI STATI CONSERVATORI…

Estratto da www.repubblica.it

pillola del giorno dopo

 

Dopo un decennio di dibattiti la Fda americana cambia i bugiardini della pillola per la contraccezione d'emergenza - acquistabile senza prescrizione e utilizzabile entro 72 ore da un rapporto a rischio - specificando a chiare lettere che non si tratta di pratica abortiva, come contestato da sempre dalle associazioni pro life. In ogni confezione verrà specificato che il levonorgestrel - questo il nome della molecola - non impedisce all'ovocita fecondato di impiantarsi nell'utero, cosa finora scritta sul bugiardino, poiché non c'è alcuna evidenza scientifica che questo avvenga.

 

levonorgestrel

Ovviamente era proprio questo il nodo centrale della contestazione visto che alcuni politici vicini alle posizioni degli antiabortisti consideravano l'ovocita fecondato un embrione e quindi una vita umana, rendendo sostanzialmente identico l'atteggiamento di chi prendeva la pillola e chi si sottoponeva ad aborto.

 

Ma allora come funziona la pillola? Nel nuovo bugiardino viene precisato che il farmaco "interviene prima che l'ovocita venga rilasciato dall'ovaio", e quindi prima che venga fecondato e non dopo. Inoltre - si precisa - la pillola "non funziona se si è già incinte e non danneggia comunque una gravidanza preesistente".

 

E giusto per essere ancora più chiari, sul sito dell'agenzia americana viene specificato in una serie di domande e risposte che no, non si tratta di metodo abortivo e che la pillola funziona intervenendo sull'ovulazione, dunque prima dell'impianto.

 

pillola del giorno dopo.

Ma perché questa necessità di chiarezza? In realtà tutto nasce dal divieto all'aborto imposto da alcuni degli Stati conservatori degli Usa, cosa che aveva fatto temere che la scure potesse calare anche su prodotti che venivano accusati di essere abortivi, come lo era la contraccezione d'emergenza. E gli stessi operatori che si occupano di salute riproduttiva hanno chiesto maggiore chiarezza, visto che molte delle persone che si rivolgevano ai professionisti ritenevano che la pillola fosse abortiva, mostrando resistenze all'utilizzo. Percentuali non indifferenti: uno studio recente su 1400 persone ha rivelato infatti che il 60% riteneva che la pillola fosse abortiva a tutti gli effetti poiché impediva all'embrione di attecchire. […]

ellaOne - PIllola del giorno dopopillola giorno dopopillola del giorno dopo 2

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)

giorgia meloni tosi matteo salvini luca zaia vincenzo de luca elly schlein

DAGOREPORT - MENTRE IL PD DI ELLY, PUR DI NON PERDERE LA CAMPANIA, STA CERCANDO DI TROVARE UN ACCORDO CON DE LUCA, LEGA E FRATELLI D’ITALIA SONO A RISCHIO DI CRISI SUL VENETO - ALLE EUROPEE FDI HA PRESO IL 37%, LA LEGA IL 13, QUINDI SPETTA ALLA MELONI DEI DUE MONDI - A FAR GIRARE VIEPPIÙ I CABASISI A UN AZZOPPATO SALVINI, IL VELENO DI UN EX LEGHISTA, OGGI EURODEPUTATO FI, FLAVIO TOSI: ‘’IL TERZO MANDATO NON ESISTE, ZAIA NON HA NESSUNA CHANCE. TOCCA A FDI, OPPURE CI SONO IO”