QUANTO HANNO PESATO LE DISGRAZIE FAMILIARI NELLE FOLLIE DELLE ROCKSTAR? PARECCHIO! - AMY WINEHOUSE PRECIPITO’ NELL’ALCOLISMO CON IL PADRE ASSENTE, COURTNEY LOVE FU ABBANDONATA DALLA MADRE CHE FUGGI’ IN NUOVA ZELANDA CON IL FIDANZATO, KURT COBAIN DA BAMBINO SI VEDEVA SOMMINISTRARE SOSTANZE PSICOSTIMOLANTI DALLA MADRE CHE POI LO CACCIO’ DI CASA E AXL ROSE FU VIOLENTATO DAL PADRE QUANDO AVEVA SOLO DUE ANNI - BARBARA COSTA: “CI SONO ROCKSTAR CHE HANNO MANIFESTATO SQUILIBRI POICHÉ MINATE DA INFANZIE DORATE SOLO ALL’APPARENZA, COME MICHAEL JACKSON” - IL LIBRO "I FOLLI DEL ROCK" DI LUCA GARRÒ
Barbara Costa per Dagospia
cortney love incinta fuma melody maker
“Negli ultimi tempi ho ricoverato due Gesù Cristi, un Napoleone, un albino convinto che lui è Santa Claus, e adesso ho qui un tizio che afferma di essere Iggy Pop”. Ma è Iggy Pop quello vero!!! Al suo primo ricovero in ospedale psichiatrico, invasato, e “vestito da donna”, e con, in circolo, “quantità di Mandrax capace di uccidere un pachiderma”. Niente paura: a Iggy diagnosticano l’ipomania, un disturbo bipolare “caratterizzato da episodi di comportamento euforico, sovraeccitato e irrazionale”, e glielo curano, anche se poi gli riscontrano un altro disturbo, narcisistico, ma non tanto grave, o insomma: se uno in casa si butta vernice sul corpo e si schianta sulle pareti, come a lungo ha fatto Iggy, testimoni le groupie, fa arte, sì o no? Sì, però… una rockstar ci fa o ci è?
michael hutchence herald sun (1)
Dà di matto per copione o è malata? Il suo essere rockstar ne aggrava il quadro clinico o quest’ultimo era già compromesso di suo? E se si droga… peggiora? Chi cerca risposte a tali dilemmi e ne vuole scoprire, di paturnie e di turbe, e ossessioni di rockstar, ne trova in "I Folli del Rock" (DIARKOS), libro in cui Luca Garrò autorevolmente scende e rimesta “nelle acque oscure del loro passato, e dei loro demoni”.
Perché, accidenti a Freud: quanto incide la famiglia in cui una futura rockstar nasce e cresce, sul suo futuro mattoide? I genitori, il contesto sociale, hanno responsabilità? Eccome!!! Nello smodato alcolismo di Amy Winehouse, conclamato, (“io, prima di uscire, mi faccio un Cheeky Vimto, un doppio porto e una vodka. Una volta fuori, bevo una decina di vodke, doppie”), il disagio causatale dai suoi genitori, che parte ha?
Con Amy in overdose e il padre che non c’è, non ha tempo (da tassista ora cantantucolo di riflesso alla luce della figlia, deve fare il tour, lui, deve farsi il botox, lui: deve parlare non a Amy bensì sui media, di Amy), dove pende di più, la colpa? È comodo, "dopo", autoassolversi in biografie piagnucolose, come fanno molte madri – degeneri – di molte star: la mamma di Courtney Love, quando l’ha abbandonata “a un amico” (oooh, ma amico psichiatra!) per andare a vivere col suo nuovo fidanzato in Nuova Zelanda, dove caz*o ce l’aveva, il cuore?
Quando il padre, a Courtney piccolina, ha dato l’LSD, dove caz*o ce l’aveva, la testa? Quando la madre di Kurt Cobain lo cacciava via di casa, perché tra il figlio minore e il nuovo amore, conta di più l’amore, nella fattispecie un misogino burino che l’adolescente Kurt lo vessava (“tu sei uno smidollato, tu non sc*pi”), la signora col buzzurro se ne andava a letto soddisfatta? Lo sa sì, mamma Cobain, che Kurt ha iniziato a bucarsi l’ero per fermare i dolori di stomaco provocati dal Ritalin che, da bambino, la signora gli ha dato? Quando Kurt coi Nirvana era sulla vetta del mondo, ne ha beneficiato, a soldi, la mammina? Lo ha sentito, lo sparo?
È indubitabile che la mente di un Axl Rose resti stangata da un padre biologico che a 2 anni lo violenta, da un padre acquisito che lo mena un giorno sì e l’altro pure, e da una madre, che vede tutto, e non solo si gira dall’altra parte, ma è dalla parte di quella bestia. Se Axl è venuto su colmo di rancore, verso le donne, nonché fobico dei barboncini, qual è la ragione?
Se il folle GG Allin, nei suoi show si scuoiava a sangue, cag*va sul palco, gettava le feci al pubblico, o le ingeriva, bene non stava: il suo cervello bruciato da ogni droga era forse cariato dalla nascita, da un padre che l’aveva battezzato all’anagrafe "Gesù Cristo", crescendolo a soprusi in una capanna?
Ma in che razza di condizioni stava il cervello degli spettatori, di GG Allin, che pagavano il biglietto curiosi “di vederlo uccidersi”? E che pensavano le donne, che sceglievano di andare a vederlo ma lo sapevano, che lui le avrebbe afferrate, e costrette a prenderlo in bocca? Fanno parte delle metooiste, ora? Si rivedono, sul web?
Ci sono rockstar che hanno manifestato squilibri poiché minate da infanzie dorate solo all’apparenza. Michael Jackson ha iniziato a lavorare nella musica a 5 anni. È decente un padre che ci fa soldi, che da manager-padrone lo picchia, che non gli fa vivere l’infanzia di cui ha diritto? Come aspettarsi che Jackson crescesse "normale" se costretto, da bambino, a vedere i fratelli più grandi sc*parsi le groupie? E suo padre, come loro, ne prendeva la sua porzione...
Se Jackson a detta di più psichiatri “non era un pedofilo”, non poteva esserlo, aveva “una mente bloccata a una infanzia mai vissuta”, e “ferma allo stadio di un 10enne”, e che come 10enne reclamava di pensare e vivere: su una personalità simile, che peso ha avuto il padre nella dipendenza di Jackson dalla chirurgia plastica, padre che lo insultava, di continuo, “hai uno schifoso naso da negro”?
Ma davvero la sorella di Lou Reed pensa di esser creduta, quando dice che “mamma e papà erano fieri liberali” e hanno sottoposto il 17enne Lou a elettroshock in quanto mal consigliati dai medici? Davvero negli anni ′50 un contabile e una casalinga, davanti a un figlio dichiaratamente non etero, facevano i salti di gioia? Ma ci vogliamo prendere per il c*lo, o che? Chi è che ha "Kill Your Son"?
E quanto ci ha guadagnato, Sinéad O′ Connor, dal suo sacrosanto attacco in TV ai preti cattolici ma pedofili? Non in vendite, né in salute mentale. Sinéad era preda di manie di persecuzione. Colpe enormi vanno alla madre, cattolica, “una sadica che mi violentava, in una stanza delle torture. E rideva”. E Ozzy Osbourne: parlava coi cavalli per troppo LSD, o perché lui è (e se lo dice da solo) “un dizionario ambulante di anomalie psichiche”? E David Bowie? Era “sotto spersonalizzazione” quando il suo Ziggy non lo portava solo in scena, ma 24 ore su 24?
Ma come lo reggeva, se poi lo reggeva, Amanda Lear, David Bowie, quando ci si è messa insieme, e cioè quando Bowie era cocainomane perso, e si sa, tirare cocaina desta allucinazioni, e Bowie farneticava tra l’altro che Jimmy Page, “lui vuole rubarmi l’anima, e distruggermi”? Joey Ramone, al reparto psichiatria, rimorchiava ragazze, e prima di diventare la star Joey Ramone. E chi lo sa se Michael Hutchence, cantante degli INXS, ha mandato all’aria la sua esistenza più per l’amore drogato con Paula Yates, o per un gioco autoerotico finito male. Nella bara gli hanno messo in tasca “sigarette e ero”. Don’t save me from myself.
“Da fuori pare uno spasso, poi vedi rockstar che si suicidano o che impazziscono e tutti pensano: avevano problemi”. Chi l’ha detto? Dolores O′ Riordan. Rockstar piena di nevrosi, e suicida. Si dice che persone con un talento fuori dal comune hanno problemi, fuori dal comune. I demoni le aspettano. Stanno lì. Bussano alla porta.
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