LA TRAGEDIA DELL'INDIFFERENZA - A REBBIO, IN PROVINCIA DI COMO, LA 57ENNE CROATA NIRVANA BRKIC È STATA TROVATA MORTA IN CASA: ERA DECEDUTA DA POCO MENO DI UN ANNO - IL PARROCO CHE HA CELEBRATO I SUOI FUNERALI: "UNA MORTE IGNOBILE, E CHE RICHIAMA ALTRE MORTI SIMILI, SENZA SEPOLTURA, COME QUELLE DI CHI MUORE IN MARE O DI CHI MUORE LUNGO LE ROTTE BALCANICHE" - AL COLLO LA 57ENNE PORTAVA UN CROCIFISSO CON LA SCRITTA "SALVATEMI"
Nirvana Brkic trovata morta in casa
(ANSA) - Si sono celebrati questa mattina nella parrocchia di Rebbio, a Como, i funerali di Nirvana Brkic, 57 anni, la donna di origine croata trovata morta il pomeriggio dello scorso 29 novembre nella sua casa del centro storico di Como, e deceduta da poco meno di un anno, secondo i primi accertamenti svolti per conto della Procura della Repubblica lariana.
"Era una donna di fede - ha detto il parroco di Rebbio, don Giusto Della Valle, noto anche per essere tra i sacerdoti più attivi del Comasco sul fronte dell'accoglienza nei confronti degli immigrati stranieri e dei minori in particolare -. Riflettiamo sullo scandalo del suo decesso, una morte che potremmo definire ignobile, e che richiama altre morti simili, senza sepoltura, come quelle di chi muore in mare o di chi muore lungo le rotte balcaniche. Cosa fa la qualità di una città? La vicinanza alle persone fragili - ha aggiunto il sacerdote nella sua omelia -, l'ascolto del grido di chi è in solitudine. Quello che è accaduto a Nirvana non dovrebbe più accadere".
Secondo il parroco, al collo portava un crocifisso con la scritta "Salvatemi". La donna è stata tumulata a spese del Comune nel cimitero del quartiere di Camerlata. A trovarne il cadavere steso sul letto dell'appartamento comunale in cui viveva da qualche anno - in una palazzina del centro storico cittadino - erano stati i vigili del fuoco messi in allerta dai vicini, a loro volta allarmati dall'odore che proveniva dall'interno dell'alloggio.
Il corpo della donna era stato rinvenuto in avanzatissimo stato di decomposizione, tanto che la Procura aveva disposto alcuni accertamenti genetici prelevando campioni di Dna per raggiungere la piena certezza della sua identificazione. Nirvana Brkic in passato aveva vissuto a Trieste, poi in Germania, infine si era trasferita a Como dove per una decina d'anni aveva lavorato come ausiliaria all'ospedale Sant'Anna.