giorgia meloni no vax

RETRO-VAX! – IL GOVERNO AVEVA PROMESSO DI BLOCCARE LE MULTE AI NO VAX MA NON HA MANTENUTO LA PAROLA: DA OGGI L'AGENZIA DELLA RISCOSSIONE SPEDIRÀ 1,9 MILIONI DI SANZIONI DA 100 EURO AD ALTRETTANTI OVER 50 CHE NON HANNO ADEMPIUTO ALL'OBBLIGO VACCINALE – LA LEGA IERI HA PRESENTATO UN EMENDAMENTO AL DECRETO SUI RAVE PARTY CHE CONGELEREBBE LE MULTE FINO AL 30 GIUGNO, MA LA NORMA È ORMAI FUORI TEMPO MASSIMO…

Paolo Russo per “La Stampa”

 

MULTE IN ARRIVO PER I NO VAX

Il governo non mantiene la parola e l'Agenzia della riscossione si avvia a spedire da oggi 1,9 milioni di multe da 100 euro ciascuna destinate ad altrettanti No vax over 50 che non hanno adempiuto all'obbligo vaccinale, in vigore fino al 15 giugno scorso. La Lega proprio ieri ha presentato un emendamento al decreto sui rave party che congelerebbe le sanzioni fino al 30 giugno, ma la norma arriverebbe fuori tempo massimo, visto che il provvedimento arriverà solo il 12 dicembre all'aula del Senato per poi tornare alla Camera prima di essere convertito in legge.

 

Troppo tardi, visto che proprio oggi scadono i 180 giorni di tempo che erano stati fissati per giustificare il mancato adempimento all'obbligo vaccinale o perché nel frattempo si era contratto il Covid o per motivi sanitari. Anche se la stessa Agenzia della riscossione potrebbe temporeggiare un po' in attesa di una eventuale norma che congeli le sanzioni.

 

ORAZIO SCHILLACI 6

Prima doveva essere un emendamento al decreto Aiuti ter, poi all'Aiuti quater, infine una delle sanatorie incluse nel pacchetto fiscale della manovra. Ma del congelamento fino al 30 giugno prossimo delle sanzioni ai non vaccinati ultracinquantenni annunciato ad ottobre dal governo non c'è traccia in nessuno dei provvedimenti e così gli inadempienti troveranno ora sotto l'albero di Natale le cartelle esattoriali, che prima il ministero dell'Economia e poi il sottosegretario alla salute Marcello Gemmato, noto per la gaffe sulla dubbia efficacia dei vaccini, avevano annunciato in pompa magna di voler sospendere. Non senza qualche mal di pancia tra gli esponenti di Forza Italia, che nel Conte II avevano invece sostenuto l'obbligo vaccinale.

 

NO VAX PARAGONE CON SHOAH 6

Ma alla fine anche la Premier deve aver considerato che per strizzare l'occhio alla minoranza No vax non valeva la pena di far scattare contro il governo anche l'accusa di revisionismo sul Covid, proprio mentre il ministro della salute Schillaci si è impegnato a lanciare una campagna di informazione per il rilancio della campagna vaccinale. Al di là delle considerazioni politiche il governo non avrebbe però mantenuto l'impegno perché nei mesi scorsi erano già partiti gli avvisi di contestazione e una piccola parte ha pagato subito la sanzione.

 

Poche migliaia di persone che si sarebbero però dovute risarcite per non creare una disparità di trattamento. Solo che per farlo era necessario cancellare retroattivamente un obbligo sancito per legge, fatto che avrebbe posto più di un problema dal punto di vista giuridico e costituzionale.

 

NO VAX PARAGONE CON SHOAH

Così dopo una serie di promesse mancate e un ultimo emendamento di facciata si è arrivati alla scadenza dei 180 giorni per contestare il mancato adempimento all'obbligo, tanto che da oggi potrà accendere i motori la macchina della riscossione. Che rischia però di diventare un calvario per chi non si è vaccinato per motivi sanitari o semplicemente perché ad immunizzarlo ci ha pensato il Covid contagiandolo.

 

La multa da 100 euro è infatti dovuta ovviamente da chi non si è mai vaccinato, oltre che da chi dopo la prima dose non ha fatto la seconda nei tempi previsti o ha fatto trascorrere più di sei mesi da quest'ultima senza fare il booster. Ma non sono passibili di ammenda i vaccinati ancora in attesa della seconda o terza dose, i guariti da non più di sei mesi e gli esenti da vaccinazione per motivi sanitari. Una schiera, quelli degli esenti dall'obbligo, piuttosto numerosa, considerando la maxi-ondata di Covid che si è abbattuta sul Paese durante l'inverno scorso. Persone che, ricevuta la prima lettera nella quale veniva contestata l'infrazione, avrebbero dovuto entro 10 giorni comunicare alla propria Asl la certificazione medica di esenzione.

 

GIORGIA MELONI MATTEO SALVINI CONFERENZA STAMPA MANOVRA

La stessa Asl, dopo le opportune verifiche, avrebbe dovuto poi trasmettere il tutto alla Agenzia delle entrate. Quante lo avranno fatto non si sa, fatto è che la stessa Agenzia in assenza di comunicazioni dell'autorità sanitaria è tenuta ad emanare entro 180 giorni l'avviso di addebito che ha valore di titolo esecutivo, al quale ci si potrà a quel punto opporre solo ricorrendo al Giudice di Pace. Ma a proprie spese.

vaccino anti covidVACCINI COVID 3VACCINI COVID 2

Ultimi Dagoreport

tony effe

TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA ANDATE A FANCULO! MENTRE PAPA BERGOGLIO ACCOGLIE SANTI E PUTTANE, TRANS E GAY, LA SINISTRA ITALIANA PROVA A IMPORRE QUESTA OSSESSIONE AMERICANA PER IL POLITICAMENTE CORRETTO CHE SI ILLUDE DI RIDURRE IL TASSO DI INTOLLERANZA UTILIZZANDO UN LINGUAGGIO APPROPRIATO. TUTTO INUTILE. PERCHÉ IL RIDICOLO È PIÙ FORTE DEL PERICOLO. DIRE OMOSESSUALE ANZICHÉ GAY NON PROTEGGE GLI OMOSESSUALI DALLA VIOLENZA DI STRADA. COSÌ COME CACCIARE DAL PALCO DEL CONCERTONE DELL’ULTIMO ANNO IL RAPPER TONY EFFE PER AVER SCRITTO BRANI CHE "VEICOLANO MESSAGGI OFFENSIVI VERSO LE DONNE E NORMALIZZANO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI" NON CAMBIA LA VITA SOCIALE E I RAPPORTI INTERPERSONALI. MASSÌ, IN PRINCIPIO ERA IL VERBO. MA ALLA FINE C'È LA BUGIA, IL TERRORE DI ESPRIMERE LIBERAMENTE QUELLO CHE SI PENSA, DETTO ALTRIMENTI FASCISMO”

mario calabresi - elly schlein - matteo renzi - carlo calenda - ernesto maria ruffini

DAGOREPORT – CERCASI DISPERATAMENTE UN CENTRO DI GRAVITÀ PERMANENTE, DI ISPIRAZIONE CATTOLICA E MODERATA, CHE INSIEME AL PD POSSA CONTRAPPORSI ALLE ELEZIONI POLITICHE DEL 2027 ALLA DESTRA AUTORITARIA DEL GOVERNO DI MELONI (SALVINI E TAJANI NON CONTANO PIU' UN CAZZO) - MENTRE PROCEDE L'EUTANASIA DEL TERZO POLO, OSTAGGIO DI RENZI E CALENDA, SI E' AUTOCANDIDATO IL CATTOLICO ERNESTO MARIA RUFFINI, MA NON LO VUOLE NESSUNO (ANCHE PRODI DUBITA DEL SUO APPEL MEDIATICO) - RISULTATO? SI È DIMESSO NON SOLO DAL FISCO MA ANCHE DA CANDIDATO - RUFFINI O NO, UNA “COSA" DI CENTRO DOVRÀ NASCERE A FIANCO DEL PD. L'EVANESCENZA DEI CATTO-RIFORMISTI DEM E' TOTALE. IL VATICANO E L'AZIONISMO CATTOLICO NON SI RICONOSCONO NEI VALORI ARCOBALENO DELLA MULTIGENDER ELLY SCHLEIN – RUMORS DALLA MILANO CIVICA: CIRCOLA IL NOME DI MARIO CALABRESI COME CANDIDATO SINDACO PER IL DOPO SALA…

giorgia meloni john elkann

DAGOREPORT – MENTRE LA CRISI GLOBALE DELL'AUTOMOTIVE RISCHIA DI BRUCIARE L'1% DEL PIL ITALIANO, GIORGIA MELONI E JOHN ELKANN SONO IMPEGNATI A FARSI LA GUERRA - LA DUCETTA DIFFIDA (EUFEMISNO) DI YAKI NON SOLO PERCHE' EDITORE DI "REPUBBLICA" E "LA STAMPA" NONCHE' AMICO DI ELLY SCHLEIN (GRAZIE ALLA DI LUI SORELLA GINEVRA), MA ANCHE PERCHÉ E' CONVINTA CHE FRIGNI SOLTANTO PER TORNACONTO PERSONALE - DI CONTRO, IL RAMPOLLO AGNELLI FA PRESENTE A PALAZZO CHIGI CHE LA QUESTIONE NON RIGUARDA SOLO STELLANTIS MA L'INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA IN TUTTO L'OCCIDENTE - E LA CINA GODE GRAZIE AL SUICIDIO EUROPEO SUL GREEN DEAL...

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

FLASH – COSA FARÀ LA CAMALEONTE MELONI QUANDO DONALD TRUMP, PER L’IMPOSIZIONE DEI DAZI, DECIDERÀ DI TRATTARE CON I SINGOLI PAESI E NON DIRETTAMENTE CON BRUXELLES? LA DUCETTA, AIUTATA DAL SUO AMICO ELON MUSK, GESTIRÀ GLI AFFARI FACCIA A FACCIA CON IL TYCOON, FACENDO INCAZZARE URSULA VON DER LEYEN E MACRON, O STARÀ DALLA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA? STESSO DISCORSO PER L’UBIQUO ORBAN, CHE OGGI FA IL PIFFERAIO DI PUTIN E L’AMICO DI TRUMP: COSA FARÀ IL “VIKTATOR” UNGHERESE QUANDO LE DECISIONI AMERICANE CONFLIGGERANNO CON QUELLE DI MOSCA?

lapo e john elkann lavinia borromeo

FLASH! - INDAGATO, GRAZIE A UNA DENUNCIA DELLA MADRE MARGHERITA AGNELLI, INSIEME AI FRATELLI GINEVRA E JOHN  NELL'AMBITO DELL'EREDITA' DELLA NONNA MARELLA CARACCIOLO, LAPO ELKANN E' STATO COSTRETTO A RASSEGNARE LE DIMISSIONI DALLA PRESIDENZA DELLA FONDAZIONE BENEFICA DE "LA STAMPA", ''SPECCHIO DEI TEMPI'', PER LASCIARE LA POLTRONA ALLA COGNATA LAVINIA BORROMEO... – LA PRECISAZIONE DELL’UFFICIO STAMPA DI LAPO ELKANN: “LAVINIA HA ASSUNTO LA PRESIDENZA, MA LAPO RIMANE NEL CONSIGLIO DI ‘SPECCHIO’”