"Dai, non te la prendere... Si cresce anche attraverso queste esperienze, chiudiamola qui, così puoi reagire, se puoi, non in diretta, così ti permettiamo di reagire..."
Dopo le molestie anche il paternalismo.
Il conduttore Giorgio Micheletti davvero pessimo.#GretaBeccaglia pic.twitter.com/8l3e4NU7o3
— Adil (@unoscribacchino) November 28, 2021
GIORGIO MICHELETTI VIENE MESSO DAI SOCIAL ALLA GOGNA PER IL CASO DELLA GIORNALISTA MOLESTATA CON L’ACCUSA DI AVER MINIMIZZATO L’ACCADUTO (“NON TE LA PRENDERE”) MA L’INTERO FILMATO DIMOSTRA BEN ALTRO. ECCO LE SUE PAROLE: “SI CRESCE ANCHE ATTRAVERSO QUESTE ESPERIENZE. CHIUDIAMOLA LÌ. COSÌ PER LO MENO PUOI REAGIRE SE VUOI. DETERMINATI ATTEGGIAMENTI MERITANO OGNI TANTO QUALCHE SANO SCHIAFFONE” (E QUESTO SAREBBE MINIMIZZARE?) – LA GIORNALISTA LO DIFENDE E GIULIANO FERRARA LO PRENDE A ESEMPIO - LE FOTO DELLA GIORNALISTA CON I TIFOSI DEL BOCA - VIDEO
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Greta Beccaglia molestata: Giorgio Micheletti sospeso da Toscana Tv
Massimo Galanto per www.tvblog.it
È stato sospeso dalla conduzione il giornalista Giorgio Micheletti, protagonista della diretta televisiva di sabato scorso su Toscana Tv durante la quale l’inviata Greta Beccaglia, fuori dallo stadio ‘Castellani’ di Empoli, al termine della partita Empoli-Fiorentina, è stata molestata da un tifoso viola.
Giorgio Micheletti greta beccaglia
La sospensione è stata comunicata dalla direzione e dalla proprietà dell’emittente Toscana Tv. Volto noto dei programmi calcistici dei network privati (ma ha collaborato anche a Il Processo di Biscardi quando era in onda su La7), Micheletti paga il fatto di aver invitato a caldo la collega a “non prendersela” per ciò che era accaduto.
Greta Beccaglia e il “Non te la prendere” di Giorgio Micheletti: quando l’”espressione infelice” non viene più perdonata
Nel comunicato ufficiale diffuso da Toscana Tv si legge che “abbiamo condiviso con il giornalista Giorgio Micheletti di concedergli l’opportunità di un momento di riflessione e di pausa professionale nella conduzione del format ‘A Tutto Gol’, al fine di chiarire lo svolgimento dei fatti riservandoci di valutare eventuali provvedimenti disciplinari“.
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L’emittente ha confermato il sostegno e la solidarietà alla Beccaglia, spiegando che “quello che è accaduto è una molestia“:
Se Greta vorrà, saremo al suo fianco nella denuncia sporta e speriamo che quanto accaduto possa aiutare noi, il mondo dell’informazione e nella fattispecie il mondo del calcio parlato, a costruire un ‘discorso’ pubblico più rispettoso.
Micheletti, che all’AdnKronos si è detto “dispiaciuto” ma ha riconosciuto che “la decisione presa di comune accordo con l’emittente
sia adesso la soluzione migliore“, nella giornata di oggi è intervenuto in alcune trasmissioni tv che si sono occupate del caso, da Pomeriggio Cinque con Barbara d’Urso a Che Succ3de? con Geppi Cucciari.
Dagonews
Micheletti, conduttore di “A Tutto Gol” spiega i motivi della sua frase ai microfoni di BlackList Web Radio; gli viene chiesto cosa voleva intendere con quella frase e subito replica: “io sono intervenuto una frase infelice del tipo “NON TE LA PRENDERE” ma non era per minimizzare l’atto,
non ho pensato a quanto successo, mi sono solo preoccupato solo di Greta” - il conduttore aggiungere “anche perché Greta è stata molto professionale c’è da dire eh” - Micheletti replica: “ragazzi dire a una persona che ti tocca il culo - scusami ma non puoi comportarti così - ci vogliono attributi foderati come fosse un uomo eh” - il conduttore replica: “beh attenzione che qui ora dire attributi…” e il secondo conduttore “no ma abbiamo capito cosa volesse dire Micheletti, senza contare che Giorgio tu hai aggiunto anche altro dopo quella frase cioè che avrebbe dovuto tirargli due ceffoni” - e Micheletti: “aggiungendo anzi che avrebbe fatto bene perché quel signore lì non ha ricevuti abbastanza da piccino”.
Poi Micheletti conclude “io non sono un uomo social e non ho visto la valanga di commenti che mi sono arrivati ma ne ho letti alcuni che mi ha passato la redazione…alcuni dicono che dovrei perdere il lavoro…” - il conduttore chiede a Micheletti da quanto tempo fa questo lavoro e se gli fosse mai successa una cosa simili e Micheletti risponde: “faccio questo lavoro da 45 anni…mai successo.”
IDIOTI DELLA PACCA SUL CULO
Estratto dell'articolo di Giuliano Ferrara per “il Foglio”
A quel puzzone che le ha tastato il culo a tradimento lei avrebbe dovuto dare sui denti il microfono, ma "non te la prendere" era l'esortazione amichevole del collega in studio. Il quale poi ha giustamente denunciato l'intollerabilità del palpeggiamento, ma non ha potuto evitare di divenire il simbolo della sordida complicità maschile nella molestia. E' ingiusto.
Non te la prendere è un invito alla stima di sé, un richiamo sotto telecamera a mostrare la superiorità di una persona e di una funzione professionale davanti a un tifoso imbirrato, la cui squadra le ha prese da una formazione largamente inferiore, che si concede inurbanamente di fare il vinto col culo degli altri.
giuliano ferrara l'istruttoria
(...)
Non te la prendere è la versione televisiva dell'agostiniano: dilige, et fac quod vis, trasformato in un concetto riflessivo: amati e fa' quel che vuoi, reagisci, manda sonoramente a fare in culo l'offensore prima di intestarti una battaglia ideologica da tribunale popolare.
Non te la prendere è anche un normale lenitivo in una situazione imbarazzante, quando vedi che la tua collega e amica non ha la prontezza di reagire a modo e vuoi proteggerla dalla commiserazione di sé, dall'introversione dell'offesa, dal traumatismo ideologicamente corretto. Un gesto verbale molto umano, che si usa dalla notte dei tempi, che mette a giorno la piccola notte di una donna che non si deve lasciar trascinare nel ridicolo, nel goffo, nel volgare di un uomo che la palpa esibizionisticamente, per di più.
(...)
Reagire ma non prendersela è la soluzione migliore, e se non si sia reagito abbastanza non prendersela è il consiglio di qualunque amico, l'incoraggiamento a stare saldi e forti. Possibile che la bigotteria etica andante della cultura del piagnisteo sia arrivata al punto di considerare censurabile, omertoso, maschilista, un gesto di affetto e di sostegno espresso in una formula verbale dignitosa?
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