franco battiato casa milo

SULLA CASA DI BATTIATO SVENTOLA BANDIERA BIANCA – L’ABITAZIONE DEL “MAESTRO” A MILO È DIVENTATA OGGETTO DI UNA BATTAGLIA TRA LA FAMIGLIA E IL SINDACO. MESI FA ERANO APPARSI DEGLI ANNUNCI IN CUI SEMBRAVA ESSERE STATA MESSA IN VENDITA, ED È PARTITA LA CAMPAGNA PER SALVARLA E FARLA DIVENTARE UN MUSEO – MA IL FRATELLO NEGA TUTTO: “NON È IN VENDITA”. PICCOLO DETTAGLIO: FRANCO È ANCORA VIVO… – VIDEO

 

 

 

Estratto del’articolo di Ernesto Assante per “la Repubblica”

 

franco battiato nella sua casa di milo villa grazia 3

Il futuro della casa di Franco Battiato a Milo è oggetto di una piccola ma animata battaglia tra la famiglia di Battiato e un comitato, "Milo e Franco Battiato", presieduto dal Sindaco di Milo, Alfio Cosentino. Mesi fa su alcuni siti immobiliari erano apparsi degli annunci in cui la casa di Battiato sembrava essere stata messa in vendita, annunci che avevano immediatamente scatenato la reazione di appassionati, fan, amici, preoccupati per il destino di "Villa Grazia" (dal nome della madre di Battiato), situata nella frazione di Praino.

franco zanetti rockol

 

Alcuni, capitanati dal giornalista Franco Zanetti di Rockol avevano addirittura chiesto l' intervento della Siae per acquistare la casa, scatenando addirittura una petizione su Change.org: "In un paese come la Francia", ha scritto Zanetti, "interverrebbe lo Stato per impedire che un' abitazione di grande valenza culturale come è la casa di Franco Battiato finisse nelle mani di qualcuno che non sappia valorizzarla. Penso all' Espace Georges Brassens a Séte, un museo interattivo meta di migliaia di visitatori. Chi, in Italia, potrebbe essere chiamato a compiere un gesto di mecenatismo culturale? Penso alla SIAE, che potrebbe acquisire la proprietà dell' abitazione, consentendo a Battiato di abitarla finché sarà in vita e poi farne un archivio-museo delle opere dell' artista".

 

 

 

 

 

 

 

alfio cosentino sindaco di milo

«Noi, allora», dice il Sindaco di Milo, «abbiamo realizzato questo comitato con lo scopo di creare una fondazione che abbia come obbiettivo quello di far risaltare il legame tra Franco Battiato e il territorio in cui ha vissuto una grande parte della sua vita. Nel momento in cui la casa viene messa in vendita la fondazione vorrebbe essere l' interlocutore privilegiato ».

franco battiato con il fratello michele

 

la casa di milo di franco battiato villa grazia

Ma la casa, dice il fratello di Battiato, Michele, "non è in vendita", e gli annunci sono infatti scomparsi: «È tutto nato per un' equivoco, la casa resta di Franco, non c' è nessun progetto in tal senso». Anche se alcuni dei vecchi annunci usciti in primavera sono ancora sulla rete.

 

franco battiato

(…) «Proprio per il forte rapporto che lo ha legato a questa terra», dice ancora il sindaco di Milo, «vorremmo costruire una rete più ampia, abbiamo scritto una lettera a tutti i sindaci del territorio e a personalità del mondo della cultura e dello spettacolo per fare in modo che questo rapporto continui e venga esaltato». Ma i rapporti tra il comitato e la famiglia non sono buoni, le iniziative del comitato sono state prese, sottolinea il fratello del musicista, senza l' accordo della famiglia, «ma noi vorremmo», dice ancora il Sindaco, «che della fondazione facessero parte anche loro, crediamo che sia importante per tutti».

franco battiato nella sua casa di milo villa grazia 2

 

(…) Le preoccupazioni dei colleghi e degli amici di Battiato negli ultimi tempi erano soprattutto dovute alle condizioni di salute del musicista siciliano, che ha attraversato un periodo molto difficile: negli ultimi due anni si è dovuto ritirare dalle scene per una serie di problemi di salute che, soprattutto negli ultimi tempi, sembrano essere finalmente superati, come testimoniano amici e colleghi che lo hanno incontrato negli ultimi giorni proprio nella casa di Milo. (…)

alfio cosentino sindaco di milo 1FRANCO BATTIATO CADE DAL PALCODERVISCI IN PREGHIERA DI FRANCO BATTIATO DALLA RIVISTA ARTE battiato franco FRANCO BATTIATO AL PARLAMENTO EUROPEO FRANCO BATTIATO AL PARLAMENTO EUROPEO FRANCO BATTIATO MEDIORIENTE DI FRANCO BATTIATO FLEUR JAEGGY DI FRANCO BATTIATO DERVISCIO CON ROSA DI FRANCO BATTIATO franco battiato pollutionTEIERA CON BECCO LUNGO DI FRANCO BATTIATO franco battiato fetusTIGRE DI FRANCO BATTIATO franco battiato e pino massara fetusla casa di milo di franco battiato villa grazia 2FRANCO BATTIATO CADE DAL PALCOMARCO TRAVAGLIO E FRANCO BATTIATOMARCO TRAVAGLIO E FRANCO BATTIATOla casa di milo di franco battiato villa grazia 1franco battiato milofranco battiato l'era del cinghiale biancola famiglia di franco battiatofranco battiato nella sua casa di milo villa graziafranco battiato nella sua casa di milo villa grazia 1 1

Ultimi Dagoreport

donald trump dazi giorgia meloni

DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL SENATO LA TRUMPIANA DE’ NOANTRI, GIORGIA MELONI, HA SPARATO UN’ALTRA DELLE SUE SUBLIMI PARACULATE - DOPO AVER PREMESSO IL SOLITO PIPPONE (‘’TROVARE UN POSSIBILE TERRENO DI INTESA E SCONGIURARE UNA GUERRA COMMERCIALE...BLA-BLA’’), LA SCALTRA UNDERDOG DELLA GARBATELLA HA AGGIUNTO: “CREDO NON SIA SAGGIO CADERE NELLA TENTAZIONE DELLE RAPPRESAGLIE, CHE DIVENTANO UN CIRCOLO VIZIOSO NEL QUALE TUTTI PERDONO" - SI', HA DETTO PROPRIO COSI': “RAPPRESAGLIE’’! - SE IL SUO “AMICO SPECIALE” IMPONE DAZI ALLA UE E BRUXELLES REAGISCE APPLICANDO DAZI ALL’IMPORTAZIONE DI MERCI ‘’MADE IN USA’’, PER LA PREMIER ITALIANA SAREBBERO “RAPPRESAGLIE”! MAGARI LA SORA GIORGIA FAREBBE MEGLIO A USARE UN ALTRO TERMINE, TIPO: “CONTROMISURE”, ALL'ATTO DI TRUMP CHE, SE APPLICATO, METTEREBBE NEL GIRO DI 24 ORE IN GINOCCHIO TUTTA L'ECONOMIA ITALIANA…

donald trump cowboy mondo in fiamme giorgia meloni friedrich merz keir starmer emmanuel macron

DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE COSTRETTO GRAN PARTE DEI 27 PAESI DELL'UNIONE EUROPEA, UNA VOLTA PRIVI DELL'OMBRELLO MILITARE ED ECONOMICO DEGLI STATI UNITI, A FARLA FINITA CON L'AUSTERITY DEI CONTI E DI BUROCRATIZZARSI SU OGNI DECISIONE, RENDENDOSI INDIPENDENTI - GLI EFFETTI BENEFICI: LA GRAN BRETAGNA, ALLEATO STORICO DEGLI USA, HA MESSO DA PARTE LA BREXIT E SI E' RIAVVICINATA ALLA UE - LA GERMANIA DEL PROSSIMO CANCELLIERE MERZ, UNA VOLTA FILO-USA, HA GIA' ANNUNCIATO L'ADDIO ALL’AUSTERITÀ CON UN PIANO DA MILLE MILIARDI PER RISPONDERE AL TRUMPISMO - IN FRANCIA, LA RESURREZIONE DELLA LEADERSHIP DI MACRON, APPLAUDITO ANCHE DA MARINE LE PEN – L’UNICO PAESE CHE NON BENEFICIA DI ALCUN EFFETTO? L'ITALIETTA DI MELONI E SCHLEIN, IN TILT TRA “PACIFISMO” PUTINIANO E SERVILISMO A TRUMP-MUSK...

steve witkoff marco rubio donald trump

DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP?FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER ESSERE STATO DI FATTO ESAUTORATO, COME SEGRETARIO DI STATO, DA "KING DONALD" DALLE TRATTATIVE CON L'UCRAINA (A RYAD) E LA RUSSIA (A MOSCA) - IL REPUBBLICANO DI ORIGINI CUBANE SI È VISTO SCAVALCARE DA STEVE WITKOFF, UN IMMOBILIARISTA AMICO DI "KING DONALD", E GIA' ACCAREZZA L'IDEA DI DIVENTARE, FRA 4 ANNI, IL DOPO-TRUMP PER I REPUBBLICANI – LA RAGIONE DELLA STRANA PRUDENZA DEL TYCOON ALLA VIGILIA DELLA TELEFONATA CON PUTIN: SI VUOLE PARARE IL CULETTO SE "MAD VLAD" RIFIUTASSE IL CESSATE IL FUOCO (PER LUI SAREBBE UNO SMACCO: ALTRO CHE UOMO FORTE, FAREBBE LA FIGURA DEL ''MAGA''-PIRLA…)

giorgia meloni keir starmer donald trump vignetta giannelli

DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È MATERIALIZZATA IERI AL VERTICE PROMOSSO DAL PREMIER BRITANNICO STARMER - AL TERMINE, COSA HA DETTATO ''GIORGIA DEI DUE MONDI'' ALLA STAMPA ITALIANA INGINOCCHIATA AI SUOI PIEDI? “NO ALL’INVIO DEI NOSTRI SOLDATI IN UCRAINA” - MA STARMER NON AVEVA MESSO ALL’ORDINE DEL GIORNO L’INVIO “DI UN "DISPIEGAMENTO DI SOLDATI DELLA COALIZIONE" SUL SUOLO UCRAINO (NON TUTTI I "VOLENTEROSI" SONO D'ACCORDO): NE AVEVA PARLATO SOLO IN UNA PROSPETTIVA FUTURA, NELL'EVENTUALITÀ DI UN ACCORDO CON PUTIN PER IL ‘’CESSATE IL FUOCO", IN MODO DA GARANTIRE "UNA PACE SICURA E DURATURA" - MA I NODI STANNO ARRIVANDO AL PETTINE DI GIORGIA: SULLA POSIZIONE DEL GOVERNO ITALIANO AL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO DEL 20 E 21 MARZO SULL'UCRAINA, LA PREMIER CERCHIOBOTTISTA STA CONCORDANDO GLI ALLEATI DELLA MAGGIORANZA UNA RISOLUZIONE COMUNE PER IL VOTO CHE L'ATTENDE MARTEDÌ E MERCOLEDÌ IN SENATO E ALLA CAMERA, E TEME CHE AL TRUMPUTINIANO SALVINI SALTI IL GHIRIBIZZO DI NON VOTARE A FAVORE DEL GOVERNO… 

picierno bonaccini nardella decaro gori zingaretti pina stefano dario antonio giorgio nicola elly schlein

DAGOREPORT - A CONVINCERE GLI EUROPARLAMENTARI PD A NON VOTARE IN MASSA A FAVORE DEL PIANO “REARM EUROPE”, METTENDO COSI' IN MINORANZA ELLY SCHLEIN (E COSTRINGERLA ALLE DIMISSIONI) È STATO UN CALCOLO POLITICO: IL 25 MAGGIO SI VOTA IN CINQUE REGIONI CHIAVE (CAMPANIA, MARCHE, PUGLIA, TOSCANA E VENETO) E RIBALTARE IL PARTITO ORA SAREBBE STATO L'ENNESIMO SUICIDIO DEM – LA RESA DEI CONTI TRA “BELLICISTI” E “PACIFINTI”, TRA I SINISTR-ELLY E I RIFORMISTI, È SOLO RINVIATA (D'ALTRONDE CON QUESTA SEGRETERIA, IL PD E' IRRILEVANTE, DESTINATO A RESTARE ALL'OPPOSIZIONE PER MOLTI ANNI)