stefano cappellini vs piero sansonetti - quarta repubblica - 4

“CI STAI UN PO’ ZITTO? RIMETTI L’ELMETTO E STAI BUONO” - SUPER-SCAZZO TRA PIERO SANSONETTI E STEFANO CAPPELLINI A “QUARTA REPUBBLICA”. I DUE GIORNALISTI LITIGANO SUL PROCESSO PER CRIMINI DI GUERRA AL SOLDATO RUSSO DI 21 ANNI VADIM SHISHIMARIN, DI CUI IL DIRETTORE DEL “RIFORMISTA” METTE IN DUBBIO LA LEGITTIMITÀ. CAPPELLINI SI INALBERA (“AFFERMAZIONI STRAMPALATE”), SCATENANDO LA REAZIONE INCONTROLLATA DI SANSONETTI: “MA COSA RIDI? MA DI CHE PARLI? NON DIRE ULTERIORI IDIOZIE”. PORRO PER RIPORTARE LA CALMA FA INTERVENIRE SGARBI, CHE CON IL SOLITO APLOMB MANDA DIRETTAMENTA A CAGARE IL VICEDIRETTORE DI “REPUBBLICA” - VIDEO STRACULT

 

VIDEO - LO SCAZZO CAPPELLINI-SANSONETTI A “QUARTA REPUBBLICA”

https://www.mediasetplay.mediaset.it/video/quartarepubblica/polemiche-sul-processo-a-un-soldato-russo_F311546301018C16

 

 

DAGONEWS

stefano cappellini vs piero sansonetti quarta repubblica 3

Super scazzo a “Quarta Repubblica” tra Stefano Cappellini e Piero Sansonetti. Argomento della contesa è stato il processo per crimini di guerra al sergente russo di 21 anni a Vadim Shishimarin, che si celebra in Ucraina.

 

Il direttore del “Riformista”, interpellato da Nicola Porro sul tema, ha molti dubbi sulla correttezza del processo, portato avanti dagli Ucraini: “È una follia. Il suo avvocato ha detto che ci sono prove robuste contro di lui. Avete mai sentito dire una cosa del genere in Italia. Questo è un processo?”. Subito il vicedirettore di Repubblica lo interrompe: “Ma l’hai ascoltato il video? La tua è un’affermazione strampalata”.

 

stefano cappellini vs piero sansonetti quarta repubblica 2

Lo scambio continua, finché i toni iniziano ad alzarsi. Sansonetti: “Cappellì, ci stai un po’ zitto. Rimetti l’elmetto un attimo e stai buono. Sei libero di dire tutte le stronzate che vuoi, ma fammi parlare. È un processo che non si può fare, è un processo per crimini di guerra”.

 

Porro a quel punto prova a riportare la calma: “A casa non gliene frega niente di chi ha interrotto chi, finisci il ragionamento”. E Sansonetti continua: “È un processo che non si può fare per la guerra in corso, è un processo per crimini di guerra che deve essere fatto da un tribunale internazionale, che esiste. È un processo che va fatto con tutte le garanzie che certamente non ci sono. Ma non per cattiveria degli ucraini, sarebbe lo stesso da noi: se sei in guerra con la Svizzera, processi lo svizzero?”.

 

stefano cappellini vs piero sansonetti quarta repubblica 6

Quando poi tira in ballo i russi: “lo faranno anche loro, faranno cose simili”, Cappellini non resiste, e interivene ridacchiando: “loro non hanno bisogno della guerra per fare i processi farsa, forse ti è sfuggito questo, qualche anno di dibattito pubblico internazionale”, scatenando la rabbia di Sansonetti: “Ma cosa ridi? Ma di che parli? Ma cosa stai dicendo? Non dire ulteriori idiozie”. Replica il giornalista di “Repubblica”: “Tu stasera sei sopra le righe, ti devi calmare”. E Porro, per buttare legna sul fuoco delle polemiche, interpella Sgarbi. Che ovviamente si schiera con Sansonetti: “Vedere quel piccolo soldato bambino umiliato da il senso di una violenza veramente nazista, processino Putin, non quel ragazzino!” e di fronte alle obiezioni di Cappellini lo manda direttamente a cagare.

STEFANO CAPPELLINI VITTORIO SGARBI - QUARTA REPUBBLICA

 

Quarta Repubblica, Vittorio Sgarbi contro l'Ucraina: "Una violenza nazista", la foto che lo scatena

Da www.liberoquotidiano.it

 

Eccoci a Quarta Repubblica, il programma condotto da Vittorio Sgarbi su Rete 4, la puntata è quella di lunedì 16 maggio. E da Nicola Porro, va da sé, si parla della guerra in Ucraina, dell'invasione russa sotto ogni aspetto e sfumatura. Compreso l'Eurovision.

 

vadim shishimarin 1

Si pensi per esempio all'appello mosso da Volodymyr Zelensky a favore della Kalush Orchestra, appello clamorosamente raccolto, dato che alla fine il gruppo ucraino ha vinto. Appello che però ha attirato anche alcune polemiche di chi diceva che non si sarebbe dovuto orientare un appuntamento così importante.

 

Sgarbi, da par suo, non la pensa così: "La guerra non è politica.Un popolo sotto le bombe ha un espressione di poesia e di libertà e il popolo è dalla parte degli oppressi, è un voto spontaneo", rimarca. Ma qualcosa da eccepire, comunque, il critico la ha. E spiega: "Il voto della canzone è mosso da un sentimento di solidarietà spontanea, i soldati prigionieri russi dicono quelle cose perché costretti e questo è orribile", il riferimento è ai video dei prigionieri che parlano proprio della vicenda.

 

stefano cappellini vs piero sansonetti quarta repubblica 5

Ma forse la cosa più dirompente ed interessante, Sgarbi la dice sul primo processo per crimini di guerra, che si sta tenendo a Kiev contro il sergente 21enne Vadim Shyshimarin. "Vedere quel piccolo soldato bambino umiliato da il senso di una violenza veramente nazista, processino Putin, no quel ragazzino!", ha tuonato Sgarbi.

 

 

 

vadim shishimarin 6vadim shishimarin 4stefano cappellini vs piero sansonetti quarta repubblica 7stefano cappellini vs piero sansonetti quarta repubblica 1vadim shishimarin 5vadim shishimarin 8stefano cappellini vs piero sansonetti quarta repubblica 8stefano cappellini vs piero sansonetti quarta repubblica 4

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni daniela santanche ignazio la russa

DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA SENZA “PROTETTORI”: GIORGIA MELONI NON PUÒ SFANCULARLA SENZA FAR SALTARE I NERVI A LA RUSSA. E SAREBBE UN BOOMERANG POLITICO PER LA DUCETTA DEI DUE MONDI: ‘GNAZIO È UN PESO MASSIMO DEL PARTITO, GOVERNA DI FATTO LA LOMBARDIA TRAMITE LA SUA CORRENTE MILANESE. SOPRATTUTTO, È IL PRESIDENTE DEL SENATO. MEGLIO NON FARLO IRRITARE: LA VENDETTA, LO SGAMBETTO, “L’INCIDENTE D’AULA”, POSSONO ESSERE SEMPRE DIETRO L’ANGOLO…

luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI SU MEDIOBANCA: TRACOLLO DELLA BANCA SENESE - SE IL MEF DI GIORGETTI, CHE HA L’11,7% DI MPS, LO PRENDE IN QUEL POSTO (PERDENDO 71 MILIONI), IL DUPLEX CALTAGIRONE-MILLERI FA BINGO: 154 MILIONI IN UN GIORNO - INFATTI: SE I DUE COMPARI PERDONO SU MPS 90 MILIONI, NE GUADAGNANO 244 AVENDO IL 25,3% DI MEDIOBANCA - E DOPO IL “VAFFA” DEL MERCATO, CHE SUCCEDERÀ? TECNICAMENTE L’OPERAZIONE CALTA-MILLERI, SUPPORTATA DALLA MELONI IN MODALITÀ TRUMP, È POSSIBILE CON UN AUMENTO DI CAPITALE DI MPS DI 4 MILIARDI (PREVISTO PER APRILE) - PER DIFENDERE MEDIOBANCA DALL’ASSALTO, NAGEL DOVRÀ CHIEDERE AL BOSS DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, DI CHIAMARE ALLE ARMI I POTENTI FONDI INTERNAZIONALI, GRANDI AZIONISTI DI MEDIOBANCA E DI GENERALI, PER SBARRARE IL PASSO AL “CALTARICCONE” ALLA FIAMMA (FDI)

dario franceschini elly schlein gattopardo

DAGOREPORT - FRANCESCHINI, IL SOLITO “GIUDA” TRADITORE! SENTENDOSI MESSO DA PARTE DALLA SUA “CREATURA” ELLY SCHLEIN, ECCO CHE REAGISCE E LE DÀ LA ZAMPATA CON L’INTERVISTA A “REPUBBLICA”: “ALLE ELEZIONI SI VA DIVISI, E CI SI ACCORDA SOLO SUL TERZO DEI SEGGI CHE SI ASSEGNA CON I COLLEGI UNINOMINALI”. PAROLE CHE HANNO FATTO SALTARE DALLA POLTRONA ARCOBALENO LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA, CHE VEDE SFUMARE IL SUO SOGNO DI ESSERE LA CANDIDATA PREMIER. COME INSEGNA L’ACCORDO DI MAIO-SALVINI, NON SEMPRE IL LEADER DEL PARTITO PIÙ VOTATO DIVENTA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO – LA “GABBIA” IN CUI LA SCHLEIN SI È RINCHIUSA CON I SUOI FEDELISSIMI È INSOPPORTABILE PER I VECCHI VOLPONI CATTO-DEM. IL MESSAGGIO DAI CONVEGNI DI ORVIETO E MILANO: ELLY PENSA SOLO AI DIRITTI LGBT, NON PUÒ FARE DA SINTESI ALLE VARIE ANIME DEL CENTROSINISTRA (DA RENZI E CALENDA A BONELLI E FRATOIANNI, PASSANDO PER CONTE). E LA MELONI GODE...

dario franceschini elly schlein matteo renzi carlo calenda giiuseppe conte

DAGOREPORT: PD, PARTITO DISTOPICO – L’INTERVISTA DI FRANCESCHINI SU “REPUBBLICA” SI PUÒ SINTETIZZARE COSÌ: IO CI SONO. E’ INUTILE CERCARE IL FEDERATORE, L’ULIVO NON TORNA, E NON ROMPETE LE PALLE ALLA MIA “CREATURA”, ELLY SCHLEIN, “SALDA E VINCENTE” AL COMANDO DEL PARTITO – AMORALE DELLA FAVA: “SU-DARIO” NON MOLLA IL RUOLO DI GRAN BURATTINAIO E DAVANTI AI MAL DI PANZA INTERNI, CHE HANNO DATO VITA AI DUE RECENTI CONVEGNI, SI FA INTERVISTARE PER RIBADIRE AI COLLEGHI DI PARTITO CHE DEVONO SEMPRE FARE I CONTI CON LUI. E LA MELONI GODE…

almasri giorgia meloni carlo nordio

DOMANDE SPARSE SUL CASO ALMASRI – CON QUALE AUTORIZZAZIONE IL TORTURATORE LIBICO VIAGGIAVA INDISTURBATO IN EUROPA? AVEVA UN PASSAPORTO FASULLO O UN VISTO SCHENGEN? E IN TAL CASO, PERCHÉ NESSUN PAESE, E SOPRATTUTTO L’ITALIA, SI È OPPOSTO? - LA TOTALE ASSENZA DI PREVENZIONE DA PARTE DEGLI APPARATI ITALIANI: IL MANDATO DI ARRESTO PER ALMASRI RISALE A OTTOBRE. IL GENERALE NON SAREBBE MAI DOVUTO ARRIVARE, PER EVITARE ALLA MELONI L’IMBARAZZO DI SCEGLIERE TRA IL RISPETTO DEL DIRITTO INTERNAZIONALE E LA REALPOLITIK (IL GOVERNO LIBICO, TRAMITE ALMASRI, BLOCCA GLI SBARCHI DI MASSA DI MIGRANTI) – I SOSPETTI DI PALAZZO CHIGI SULLA “RITORSIONE” DELLA CPI E IL PASTROCCHIO SULL’ASSE DEI SOLITI TAJANI-NORDIO

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...