rai cinema film big

IL CINEMA ITALIANO SI RISCOPRE SOVRANISTA - DOPO MESI DI STREAMING A BASE DI SERIE GLOBALIZZATE, LA RAI RILANCIA CON UN MODELLO DI FILM “MADE IN ITALY” CENTRATO SUI GRANDI AUTORI - ''DIABOLIK'' DEI FRATELLI MANETTI, LA MEZZADIVA BELLUCCI, SALVATORES, BELLOCCHIO, PUPI AVATI, NANNI MORETTI: DOPO LA PANDEMIA FUNZIONANO “LE STORIE FORTI, DI PANCIA, IN CUI LE PERSONE POSSANO RICONOSCERSI”...

Fulvia Caprara per “La Stampa

 

matilda de angelis foto claudio iannone

Il 28 ottobre si vedrà finalmente Freaks out di Gabriele Mainetti, mentre per il 16 dicembre è fissata l'uscita di Diabolik dei fratelli Manetti, già pronti per iniziare, dopo l'estate, le riprese dei due sequel che seguiranno il primo capitolo.

 

In un'immagine della Befana vien di notte 2 - Le origini, regia di Paola Randi, la diva Monica Bellucci sfoggia chioma lunga e bianca, mentre in uno scatto sul Ritorno di Casanova di Gabriele Salvatores, ispirato al testo di Arthur Schnitzler, campeggia il primo piano di Fabrizio Bentivoglio.

 

la terra dei figli foto di matteo graia

Una foto di Roman Polanski segnala la rentrée del grande autore che, in The Palace, ambientato in un hotel sulla neve, nel Capodanno del 1999, descrive «l'epilogo di un millennio» intrecciando i percorsi di ospiti e dipendenti della struttura. Il titolo La conversione parla della nuova impresa di Marco Bellocchio, sulle tracce del rapimento Mortara.

 

l'uomo dal fiore in bocca

«A riveder le stelle»

La sfilata di annunci è lunga e ricca di sorprese, ma la caratteristica fondamentale sta nella filosofia che guida il tutto, nell'idea di ricominciare dall'identità italiana. Dalle nostre storie, dai nostri eroi, dalle nostre facce.

 

delta alessandro borghi luigi lo cascio foto di paolo ciriello

Dopo mesi e mesi di streaming casalingo a base di serie globalizzate, Rai Cinema rilancia, nell'incontro «A riveder le stelle», un modello di «made in Italy» internazionale, centrato su personaggi e vicende che valorizzano l'eccezione culturale italiana: «Abbiamo vissuto gli ultimi dieci anni nel mito della globalizzazione - osserva l'amministratore delegato Paolo Del Brocco - e questo vale anche per l'audiovisivo. Pensiamo sia importante la tenuta identitaria, condividere i valori che ci accomunano. Il cinema europeo è fatto di sapori, paesaggi, personaggi, è una ricchezza che non dobbiamo perdere e tocca a noi battere questa strada».

 

per tutta la vita ambra angiolini e fabio volo foto di andrea miconi

Dall'anno buio del Covid, la major, dice ancora Del Brocco, emerge con «una risposta concreta», fatta di nomi e numeri: «Nel biennio 2020-2021 Rai Cinema sta investendo su 135 film, di cui 60 tra opere prime e seconde, più 40 documentari, per una cifra complessiva di oltre 150 milioni di euro, collaborando con 120 diverse società di produzione e 180 registi».

 

filippo nigro e claudia pandolfi foto di andrea miconi

Se tutto questo è possibile, lo si deve «in primis al Ministero della Cultura che ha incrementato il fondo cinema e audiovisivo» portandolo, nel 2021, a quota 640 milioni, alle misure per l'aumento del tax-credit, e ai 125 milioni del fondo d'emergenza.

 

luca bizzarri e carolina crescentini con il regista paolo costella foto di andrea miconi

Sui set, dove seguendo scrupolosi protocolli si gira da mesi, hanno preso vita o stanno per partire le imprese di Pupi Avati con il suo Dante, di Mario Martone con Qui rido io su Eduardo Scarpetta, di Michele Placido con L'ombra di Caravaggio, di Roberto Faenza con Resilient sulla vita di Mario Capecchi, premio Nobel per la medicina, nato da madre americana, poetessa e attivista arrestata dai fascisti nel 1941 e internata in un campo di concentramento.

 

foto l'uomo dal fiore in bocca gabriele lavia crediti foto mariangela francone

Tratti da best-seller

Le trasposizioni cinematografiche di famosi best-seller sono un altro puntello della produzione Rai Cinema, da Tre piani di Nanni Moretti tratto da Eshkol Nevo a Leonora addio di Paolo Taviani dalla novella omonima di Luigi Pirandello, dal Colibrì di Francesca Archibugi basato sul libro di Sandro Veronesi al Sergente nella neve di Matteo Rovere, dal romanzo di Mario Rigoni Stern, dal Volo di Pietro Marcello, basato sulle Vele scarlatte di Aleksandr Grin, a L'uomo dal fiore in bocca di Pirandello, messo in scena da Lavia.

 

ero in guerra francesco montanari foto federica di benedetto

Tornano Gianni Amelio con Il signore delle formiche su Aldo Braibanti, lo scrittore condannato nel '68 per plagio, Leonardo Di Costanzo che, in Ariaferma, dirige la coppia Silvio Orlando-Toni Servillo, Giuseppe Piccioni con L'ombra del giorno, storia d'amore nell'Italia fascista e delle leggi razziali, Roberto Andò con Il bambino nascosto, dal suo romanzo, Jonas Carpignano con A Chiara sullo sfondo di Gioia Tauro.

 

qui rido io

Del gruppo delle registe donne, che si è notevolmente allargato, fanno parte Ginevra Elkann con Te l'avevo detto, Susanna Nicchiarelli con Chiara sulla santa di Assisi, Alice Rohrwacher con La Chimera sul mercato nero nel mondo degli scavi archeologici, Laura Bispuri con Il paradiso del pavone, l'attrice Jasmine Trinca, esordiente con Marcel!.

 

roberto and e silvio orlando il bambino nascosto crediti lia pasqualino

Per la prima volta dall'altra parte della barricata anche Beppe Fiorello, regista di Stranizza d'amuri. Nel dopo pandemia, aggiunge Paolo Del Brocco, le «storie forti, di pancia, in cui le persone possano riconoscersi» sembrano essere la carta vincente: «Non possiamo sapere che cosa succederà, ma spero nella voglia della gente di tornare nelle sale che, per noi, restano prioritarie».

leonora addio di paolo taviani nella foto fabrizio ferracane crediti umberto montirolidomenico pinelli anna ferraioli ravel mario autore foto eduardo castaldomarilyn ha gli occhi neri stefano accorsi e miriam leone foto di riccardo ghilardigiulio pranno in comedians di gabriele salvatoresberenice bejo e sergio castellitto foto philippe quaisseale e franz nel film di salvatoresmondocane foto di ciriello alessandro borghiero in guerra francesco montanari laura chiatti foto federica di benedettol'uomo dal fiore in bocca gabriele lavia crediti foto mariangela franconericcardo scamarcio l'ombra di caravaggio foto credit luisa carcavale per goldenart productionbla bla baby matilde gioli e alessandro preziosi foto federica di benedettogiuseppe pirozzi e silvio orlando il bambino nascosto crediti lia pasqualinopaolo taviani sul set di leonora addio crediti umberto montiroligabriele lavia crediti foto mariangela franconeuna famiglia mostruosa di volfango de biasi foto di chiara calabr

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni e donald trump - meme by edoardo baraldi .jpg

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI SFOGLIA LA MARGHERITA: VOLO O NON VOLO A WASHINGTON IL 20 GENNAIO ALL'INAUGURAZIONE DEL SECONDO MANDATO DI DONALD TRUMP? - CERTO, LA STATISTA DELLA GARBATELLA È TENTATA, ANCHE PER NON DARE SODDISFAZIONE AL "PATRIOTA" MATTEO SALVINI CHE VUOLE PRESENZIARE A TUTTI I COSTI E SVENTOLARE LA BANDIERA "MAGA" DELLA PADANIA - LA POVERINA STA CERCANDO DI CAPIRE, ATTRAVERSO IL SUO CARISSIMO AMICO ALLA KETAMINA ELON MUSK, SE CI SARANNO ALTRI CAPI DI GOVERNO. IL RISCHIO È DI TROVARSI IN MEZZO AGLI AVARIATI SOVRANISTI ORBAN E FICO - UN’IMMAGINE CHE VANIFICHEREBBE I SUOI SFORZI (E SOGNI) DI PORSI NEL RUOLO DI PONTIERE TRA L'EUROPA DI URSULA E L'AMERICA TRUMP...

giovan battista fazzolari giorgia meloni autostrade matteo salvini giovanbattista

DAGOREPORT – IL FONDO TI AFFONDA: BLACKSTONE E MACQUARIE, SOCI DI AUTOSTRADE, SONO INCAZZATI COME BISCE PER L’AUMENTO DEI PEDAGGI DELL’1,8%. PRETENDEVANO CHE IL RINCARO FOSSE MOLTO PIÙ ALTO, AGGIORNATO ALL'INFLAZIONE (5,9% NEL 2023). MA UN FORTE AUMENTO DEI PEDAGGI AVREBBE FATTO SCHIZZARE I PREZZI DEI BENI DI CONSUMO, FACENDO SCEMARE IL CONSENSO SUL GOVERNO – SU ASPI È SEMPRE SALVINI VS MELONI-FAZZOLARI: LA DUCETTA E “SPUGNA” PRETENDONO CHE A DECIDERE SIA SEMPRE E SOLO CDP (AZIONISTA AL 51%). IL LEADER DELLA LEGA, COME MINISTRO DEI TRASPORTI, INVECE, VUOLE AVERE L’ULTIMA PAROLA…

trump musk xi

DAGOREPORT – DONALD TRUMP HA IN CANNA DUE ORDINI ESECUTIVI BOMBASTICI, CHE FIRMERÀ IL GIORNO DOPO L’INAUGURAZIONE: IL PRIMO INAUGURERÀ LA DEPORTAZIONE DI 9,5 MILIONI DI IMMIGRATI. MA IL SECONDO È ANCORA PIÙ BOMBASTICO: L’IMPOSIZIONE DEI DAZI SUI PRODOTTI CINESI - UN CLASSICO TRUMPIANO: DARE UNA RANDELLATA E POI COSTRINGERE L’INTERLOCUTORE A TRATTARE DA UNA POSIZIONE DI DEBOLEZZA. MA COME REAGIRÀ XI JINPING? CHISSÀ CHE AL DRAGONE NON VENGA IN MENTE DI CHIUDERE, PER LA GIOIA DI ELON MUSK, LE MEGAFABBRICHE DI TESLA A SHANGHAI…

salvini romeo

DAGOREPORT - CHI L'AVREBBE MAI DETTO: MASSIMILIANO ROMEO È IL PROTAGONISTA INDISCUSSO DELLA LEGA DI FINE 2024 - EX FEDELISSIMO DEL “CAPITONE”, È STATO L’UNICO A ESPORSI CONTRO IL SEGRETARIO, E OTTENERE LA LEADERSHIP IN LOMBARDIA – DOPO LA SUA SFIDA VINTA, ANCHE FEDRIGA È USCITO ALLO SCOPERTO CANNONEGGIANDO CONTRO L’EVENTUALE RITORNO DI SALVINI AL VIMINALE - CHE SUCCEDERÀ AL CONGRESSO? NIENTE: SALVINI HA IN MANO LA MAGGIORANZA DEI DELEGATI, E L’ASSEMBLEA AVRÀ CARATTERE PROGRAMMATICO. MA LA DISSIDENZA CRESCE…