IL DIVANO DEI GIUSTI - IL FILM PIÙ STRACULT DELLA SERATA MI SEMBRA IL FONDAMENTALE “NON SI SEVIZIA COSÌ UN PAPERINO”, THRILLER DI LUCIO FULCI ISPIRATO A UNA STORIA VERA ACCADUTA POCO PRIMA NEL SALENTO, CON FLORINDA BOLKAN COME UNA CONTURBANTE MAJARA E BARBARA BOUCHET PECCATRICE NORDICA CHE ADESCA I RAGAZZINI. CELEBRE LA SCENA DEL BAMBINO CHE VEDE LA BOUCHET NUDA, CHE NON ERA POI UN BAMBINO, MA IL CELEBRE “NANO DI TERMINI” DOMENICO SEMERARO CHE FECE UNA BRUTTA FINE NELLA VITA, UCCISO DALL’AMANTE. LA SUA STORIA VENNE POI IMMORTALATA DA MATTEO GARRONE IN “L’IMBALSAMATORE” - VIDEO

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edwige fenech pippo franco quel gran pezzo dell ubalda edwige fenech pippo franco quel gran pezzo dell ubalda

 

Marco Giusti per Dagospia

 

Vedo che per fare star buoni i bambini in vacanza, soprattutto al ristorante, fin da piccolissimi, gli viene ammollato uno smartphone con un film. Ho visto perfino due bambini piuttosto piccoli che si guardavano un vecchio cinepanettone con Boldi e Christian. Il metodo magari funziona anche con noi, che ci ritroviamo da quasi due anni una Edwige Fenech serale, stanotte “Quel gran pezzo dell’Ubalda, tutta nuda e tutta calda”, ovviamente Cine 34 alle 00, 55. Il funzionamento è analogo.

lino capolicchio dominique sanda il giardino dei finzi contini lino capolicchio dominique sanda il giardino dei finzi contini

 

Una Edwige che non esibisce inoltre un pube rasato come vanno di moda oggi. Con un gesto militante, leggo ora, di un’artista americana, Marilyn Minter, che ha lavorato a lungo sulla riconquista del pube peloso femminile.

 

Prima con diecimila scatti commissionati da “Playboy” delle sue allieve alla School of Visual Arts di New York prima che si depilassero col laser. Ohibò! Scatti che hanno fatto letteralmente schifo agli editor della rivista, poi con una mostra, al Mo.Co. Montpellier, dove recupera come opere i suoi scatti. Vi dico tutto questo per giustificare il nostro attaccamento a Edwige? Non credo. Stavo solo perdendo tempo.

 

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Stasera su Tv2000 attenzione che alle 20, 50 passa “Il giardino dei Finzi Contini”, film premio Oscar diretto da Vittorio De Sica, tratto dal celebre romanzo di Giorgio Bassani, che non apprezzò affatto come venne girato e raccontata la sua storia, ma con un cast strepitoso.

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Dominiqe Sanda, appena uscita dal cinema di Robert Bresson e non ancora arrivata a Bertolucci (“Il conformista”), Lino Capolicchio, che allora era una star giovanile molto pagata, Fabio Testi, che vivacchiava facendo lo stunt nei film western di Demofilo Fidani e che proprio Fidani presentò a De Sica (mi disse così, almeno…) mentre faceva dei sopralluoghi all’orto botanico.

 

 

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Testi doveva essere il protagonista del folle “Karzan”, sub-Tarzan di Fidani, ma potendo scegliere andò con De Sica e fece finalmente carriera, mentre Fidani lo sostituì con un terribile Tarzan che sembrava trovato tra i bagni di Ostia. Mettiamoci anche un perfetto Helmut Berger, un verginello Raffaele Curi, che ricorda ancora che non voleva essere coinvolto nelle partouze di Sanda e Berger, e un bravissimo Romolo Valli.

 

asterix & obelix missione cleopatra asterix & obelix missione cleopatra

Ci piacque? Per niente. Troppi flou, troppo poca Ferrara vera, anche se negli esterni si vede. Ma il cast, va riconosciuto al vecchio maestro, era impeccabile e funzionò. E vinse anche un Oscar come miglior film straniero. In questi giorni un’artista, Ra di Martino, sta girando un documentario sul making dei Finzi Contini.

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Alle 21 su Cine 34 passa una divertente commedia che segnò l’esordio nella regia di Rolando Ravello, “Tutti contro tutti”, con Kasia Smutniak moglie dello stesso Ravello (non ci credete, vero?), Marco Giallini coinquilino infame, il grande vecchio del teatro popolare romano Stefano Alteri, favoloso nel suo scatenamento da parolacciume romanesco: “Attaccati al cornicione del cazzo”, “Porcoddue”, ecc. Non capimmo, allora, che Ravello aveva intuito la forza della commedia romana con tanti personaggi che lo porterà a scrivere il fondamentale “Perfetti sconosciuti”.

true legend true legend

 

Dubito di averlo visto, ma mi vedrei anche “True Legend” di Yuen Woo-Ping con Wenzhuo Zhao e Xun Zhou, Iris alle 21. Da recuperare anche un Tod Phillips che passò inosservato da noi, “Parto col folle” con Robert Downey Jr, Zack Galifianakis, Jamie Foxx, Juliette Lewis, Canale 20 alle 21, 05.

 

“Soldado” di Stefano Sollima con Josh Brolin e Benicio Del Toro è un ottimo sequel del bellissimo “Sicario” di Denis Villeneuve. Purtroppo manca Emily Blunt, ma come esordio americano del nostro Sollima è un film notevole, e andò benissimo al box office, Rai Movie alle 21, 10.

 

hotel rwanda hotel rwanda

Per i fan di Monica Bellucci penso sia imperdibile la sua Cleopatra in “Asterix & Obelix: Missione Cleopatra” diretti da Alain Cabot con Christian Clavier coi baffi di Asterix, Gerard Depardieu col pancione di Obelix, Paramount alle 21, 10.

 

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Non male, ma non me lo rivedrei “Monolith” di Ivan Silvestrini, mezzo horror con Katrina Bowden, Danon Dayoub, Cielo alle 21, 15. Sarà già invecchiato il fumettone “Eragon” di Stefan Fangheter con Ed Speelers, Jeremy Irons, Sierra Guillory, Robert Carlyle, John Malkovich, Nove alle 21, 25.

 

barbara bouchet non si sevizia un paperino barbara bouchet non si sevizia un paperino

Su Canale 5 alle 21, 20 andrebbe visto il filmone storico politico “Mandela: la lunga strada verso la libertà” diretto da Justin Chadwick con il fenomenale Idris Elba, Naomie Harris. Se vi è piaciuto “Mandela” vi piacerà anche su La7 alle 23, 30 il notevole “Hotel Rwanda” di Terry George con Don Cheadle, Sophie Okonedo, Nick Nolte, Joaquin Phoenix, tratto da una storia vera in pieno conflitto fra Tutsi e Hutu.

 

Don Cheadle favoloso come sempre. E potrebbe ovviamente piacervi un altro film ambientato in Africa, “Blood Diamond” di Edward Wzick con Leonardo Di Caprio, Djimon Hounsou, Jennifer Connelly, Rete 4 alle 23, 40.

 

Il film più stracult della serata mi sembra il fondamentale thriller di Lucio Fulci, ispirato a una storia vera accaduta poco prima nel Salento, “Non si sevizia così un paperino” con Florinda Bolkan come una conturbante majara, Barbara Bouchet peccatrice nordica che adescca i ragazzini, Tomas Milian giornalista, Irene Papas, Marc Porel prete con non poche turbe. Ancora oggi bellissimo.

 

 

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Celebre la scena del bambino che vede Barbara Bouchet nuda, che non era poi un bambino, ma il celebre “nano di Termini” Domenico Semeraro che fece una brutta fine nella vita, ucciso dall’amante, e la sua storia venne poi immortalata da Matteo Garrone in “L’imbalsamatore”. Ma celebre anche la morte atroce di un bambino girato con un pupazzo di Carlo Rambaldi.

 

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Tra gli altri film impegnati della seconda serata non scordiamoci “The Lady” di Luc Besson con Michelle Yeoh nei panni della pacifista birmana Aung san Suu Kyi, David Thewlis, Jonathan Raggett, La7D alle 23, 50, film oggi diventato tragicamente attuale, visto il recente colpo di stato che l’ha destituta e incarcerata reprimendo migliaia di oppositori del regime.

 

Nella notte vedo che arriva “Le origini del male” di John Pogue con Jared Harris, Sam Claflin, Italia 1 alle 00, 45.

 

 

 

Non male “Truth. Il prezzo della verità” di James Vanderbilt con Robert Redford, Cate Blanchett, Iris all’1, 30, un'altra lezione di giornalismo che ci arriva dagli americani. Opera prima diretta e scritta dal giovane James Vanderbilt, 39 anni, già sceneggiatore del favoloso Zodiac di David Fincher, è un altro  bel viaggio nel mondo del giornalismo democratico secondo le antiche regole di Hollywood e della stampa americana.

il giardino dei finzi contini 3 il giardino dei finzi contini 3

 

Cioè copione perfetto, regia grintosa, attori meravigliosi e una verità da raccontare. Se ne faccia una ragione Giuliano Ferrara che ululò contro la falsità del film quando venne presentato alla Festa di Roma.

 

Protagonisti della storia, ambientata nel 2004, nell’anno cioè della campagna di George W. Bush, al suo secondo mandato, contro John Kerry, sono la produttrice della celebre trasmissione di approfondimento giornalistico della CBS “60 minutes”, Mary Mapes, interpretata da Cate Blanchett, il suo anchor man Dan Rather, pilastro della tv democratica americana, interpretato da un Robert Redford in gran forma, e tutto il loro gruppo di lavoro, composto da Dennis Quaid, Elizabeth Scott e Topher Grace.

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Mary Mapes ha fra le mani un caso scottante riguardante l’imboscamento di George W. Bush nella Guardia Nazionale negli anni della guerra in Vietnam e il perché non venne mai mandato a combattere.

 

Vista la campagna che i repubblicani stavano facendo sull’impegno bellico del candidato democratico John Kerry, la CBS rispose con un grandioso servizio di Dan Rather, andato in onda l’8 settembre del 2004, sul misterioso caso dell’imboscamento di George W. Bush nella Guardia Nazionale nel 1972. Caso di vigliaccheria personale e di protezione politica a alti livelli niente male. Mary Mapes aveva in mano però solo una fotocopia di una lettera scritta da un ten.

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Colonnello, Killian, e conservato da un ufficiale, Bill Burkett, interpretato da un vecchio Stacy Keach, che sbugiardava letteralmente Bush. Solo che, appena uscito il servizio, la ABC lanciò un controservizio sulla possibile falsità di quella fotocopia e di tutto il servizio. Dove sono gli originali? Ahi! Sembra di superculto “L’amore fa male” (altro titolo sti cazzi) di Mirca Viola (sì, proprio lei) con Stefania Rocca, Nicole Grimaudo, Paolo Briguglia, Diane Fleri, Rai Uno all’1, 30.

 

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Purtroppo non l’ho visto. Non ho visto neanche “Borderline” di tal Giuseppe La Rosa con Michel Rocher, Urbano barberini, Barbara Lutzermags, Cine 34 alle 2, 35. “Son tornate a fiorire le rose” di Vittorio Sindoni è una commedia giovanile con grande cast nonché sequel del più noto “Amore mio non farmi male”. I due ragazzi Anna e Marcello, Leonora Fani e Roberto Chevalier, che non hanno aspettato il matromonio epr far certe cose, ora aspettano un bambino.

 

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I rispettivi genitori, Walter Chiari e Luciano Salce, vedono con terrore il fatto di diventare nonni. Così, per scacciare l’idea della vecchiaia, il primo trascura la moglie, Macha Meril, e si getta in nuove avventure, l’altro cerca aiuto dalla medicina. Poi però, quando diventeranno nonni per davvero, le cose cambieranno.

 

Primo film di Cinzia Monreale, sulle cronache del tempo scambiata come nuova partner di Walter Chiari, che invece stava, al tempo, con la qui presente Daniela Poggi. Vi chiudo il tutto con un capolavoro che rivedo spesso, “Frenzy” di Alfred Hitchock, Iris alle 3, 45, grande ritorno in patria, cioè in Inghilterra per Hitch, che si diverte a costruire gli omicidi del suo serial killer con movimenti della macchina da prese che ricordano il nodo di una cravatta. Favoloso. Attenti alle patate. Magari, scordavo, non è male neahce “Il figlio della sepolta viva” di Luciano Ercoli con Fred Robsham, Eva Czemerys, Pier Maria Rossi, Rete 4 alle 4, 25.

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