Marco Giusti per Dagospia
alberto sordi carlo verdone in viaggio con papa'
Che vediamo oggi? Direi che stasera uno sguardo a “In viaggio con papà” di Alberto Sordi con la coppia Sordi-Verdone padre-figlio andrebbe dato, Cine 34 alle 21, 10. Lo so che non è quello che tutti ci saremmo aspettati. Ma abbiamo per due ore Sordi e Verdone.
E ci sono pure Angelo Infanti come fidanzato della moglie di Sordi, professione scrittore di sceneggiati tv, Edy Angelillo che per fare la moderna fa la pipì di fronte al fratello lasciando la porta aperta, Tiziana Pini, terribilissima, come amante di Sordi.
carlo verdone in viaggio con papa'
“Sordi e Verdone avevano deciso di fare un film insieme”, racconta Rodolfo Sonego a Tatti Sanguineti, “e un giorno, fingendo di scherzare, mi dissero che volevano una storiella per il domani mattina.
‘Se volete una storiella per domattina, è quella di un ragazzo che passa per Roma e rompe le palle al padre. Sono due esseri soli, due solitudini che si sommano assieme e non ne esce fuori niente’. ‘Bene. Lo facciamo subito’. E se lo sono fatto loro, come piaceva a loro”.
Si sente che Verdone, che nel film fa una sorta di super-Mimmo ecologista, sente costantemente la presenza di Sordi, il suo idolo. Ma anche per questo mi piace.
Rai Tre alle 21, 20 spara un film che mi piacerebbe vedere, “L’altra metà della storia” diretto da Ritesh Batra. Jim Brodbent è un vecchio londinese che vivacchia tranquillo tra le visite di una ex moglie e la figlia incinta.
Quando l’arrivo di una lettera e l’apparizione, dal passato, della sua prima fiamma, Charlotte Rampling, distruggono tutte le sue certezze e la sua tranquillità. Bello script, ottimi attori.
Non male, anche se ha una storia davvero assurda anche per un film di fantascienza, “Upside Down” di Juan Diego Solanas.
Due ragazzi si amano fin da bambini.. Ma non possono vivere insieme perché uno vive su un pianeta e l’altra su un altro attaccati come fossero uno giù e uno su. Dopo dieci anni, però, diventati Kirsten Dunst e Jim Sturgess i due si incontrano e cercano di scappare insieme.
In seconda serata vedo che su Iris alle 23, 05 c’è uno dei film dei Coen Brothers che preferisco, “Fratello, dove sei?” con George Clooney, Tim Blake Nelson e John Turturro, evasi in fuga durante la Grande Depressione.
Ma è anche una strampalata versione musicale, canta lo stesso Clooney, di Ulisse in salsa americana. John Goodman, gigante con un occhio solo, è Polifemo, non parliamo poi delle sirene. Adorabile.
Ci sono altri buoni film in seconda serata. “Truman” di Cesc Gay con Riccardo Darin e Javier Camara, due vecchi amici che si incontrano perché uno dei sue sta morendo. Truman è il nome del suo cane. In Italia se ne è fatta una versione non così buona con Mastandrea e Giallini.
C’è anche su Rete 4 alle 00,50 un capolavoro come “Gli uccelli” di Alfred Hitchcock con Tuppy Hedren, Rod Taylor, Suzanne Pleshette in quel di Bodega Bay, dove gli uccelli iniziano misteriosamente a attaccare gli uomini. Inutile chiedersi perché.
barbara bouchet philippe leroy la svergognata 1
Ma il vero film stracult arriva poco dopo su Cine 34 (te pareva) all’1, 20. “La svergognata” di Giuliano Biagetti con Philippe Leroy come scrittore di mezza età in crisi, Barbara Bouchet come la sua amante attrice e Leonora Fani come la ragazzina svergognata del titolo che mette lo scrittore pesantemente in crisi.
Perché gliel’ha data solo per una scommessa con gli amici. E mo’? Esordio di Leonora Fani come Lolita del cinema italiano. Non ha neanche vent’anni, viene da Cornuda, provincia di Treviso. Il suo vero nome è Eleonora Cristofani.
Per il critico de “La Sicilia”: “Un tempo, le crisi intellettuali si risolvevano in riva a un fiume con un rosso tramonto o su un ponto col dubbio amletico di buttarsi giù (non si buttava nessuno). Oggi è cambiata: tutto si risolve a letto, nell’ebbrezza dei fumi dell’eros”.
Per quello della “La Gazzetta del Mezzogiorno”: “Philippe Leroy (lo scrittore) si aggira incredulo, Barbara Bouchet (l’attrice) se ne esce con questa battuta: ‘Vorrei tanto fare finalmente un buon film e non le porcherie che mi propongono’. D’accordo”.
Nella notte ci sono anche delle rarità che non posso non segnalarvi. “Il trionfo dell’amore” di Clare Peploe, ad esempio, Iris all’1,10, con Mira Sorvino, Ben Kingsley, Fiona Shaw, prodotto e supervisionato da Bernardo Bertolucci, che lo presentà assieme alla moglie Clare Peploe a Venezia. E’ un film molto antico, ma piuttosto bello, molto allegro.
Vedo che anche “Chéri” di Stephen Frears con Michelle Pfeiffer, Rai Movie, alle 2, 05, “Io, Chiara e lo Scuro” di Maurizio Ponzi con Francesco Nuti come campione di biliardo, Giuliana De Sio e Marcello Lotti, lo “Scuro” del titolo, vero asso della boccia, Rai Due alle 2, 40 (metterlo prima, no?).
E ci sono film che non vedo da quando uscirono, “L’uomo che uccideva a sangue freddo” di Alain Jessua, fanta-medicina, con Alain Delon e Annie Girardot, Iris alle 4, 30, per non parlare di “La commare secca”, opera prima di Bernardo Bertolucci, prodotto da Pier Paolo Pasolini, con Francesco Ruiu, Alfredo Leggi e Silvio Laurenzi, poi diventato costumista di tanto cinema italiano. Un film sul cielo di Roma, disse Attilio Bertolucci la prima volta che lo vide. Bertolucci avrà avuto 21 anni, mi sa…
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