LE FOLLIE DEL POLITICALLY CORRECT: SISSI COPERTA PERCHE’ TROPPO BELLA - IL FAMOSO QUADRO DELL’IMPERATRICE, DIPINTO NEL 1865 DA WINTERHALTER E CUSTODITO AL "SISI MUSEUM" DI VIENNA, VIENE COPERTO DA UNA POESIA VISIVA MINIMALISTA CHE RACCONTA LE VICENDE DELLA PRINCIPESSA. L'IDEA DEGLI ORGANIZZATORI DELLA MOSTRA È USCIRE DALLO STEREOTIPO CHE SISSI FOSSE SOLO BELLA E METTERE IN LUCE ALTRI ASPETTI DELL'IMPERATRICE. “UN'AZIONE DI SENSIBILIZZAZIONE NEI CONFRONTI DELLA DONNA, IN GENERALE”
Dagoreport
IL QUADRO DI SISSI DI WINTERHALTER
Il famoso quadro di Sissi dipinto nel 1865 da Winterhalter e custodito al museo di Sissi dal 1 marzo e fino a fine mese viene coperto da una poesia che racconta le vicende dell'imperatrice. Di questo quadro ne esistono ulteriori due copie al Museo del Mobile e all'Hotel Imperiale di Vienna. Anche per loro succede la stessa cosa. L'idea degli organizzatori è quella di uscire dall'idea che Sissi fosse solo bella e mettere in luce altri aspetti dell'Imperatrice: “Un'azione di sensibilizzazione nei confronti della donna, in generale”.
Dai romantici film con Romy Schneider degli anni ‘50 all'“Imperatrice” - la nuova miniserie per Netflix - e al lungometraggio “Corsage”, ogni generazione ha creato la propria versione di Sissi. I riflettori però sono sempre stati puntati, dicono gli organizzatori, sugli stessi elementi: la sua bellezza, i suoi abiti, la depressione, le sue presunte scappatelle e la ricerca dell'eterna giovinezza.
IL QUADRO DI SISSI COPERTO CON UNA POESIA
La vera donna, imperatrice e madre, è rimasta sempre più sullo sfondo. Sebbene abbia lasciato un'eredità incredibile, la si ricorda solo per l’aspetto esteriore. “Per la giovane Sissi il concetto di bellezza non esisteva. Appena giunta alla corte di Vienna comprese che ciò che ci si aspettava da lei era solo questo. Il suo aspetto fu strumentalizzato. A dipingere il celebre ritratto dell'imperatrice del 1865 fu Franz Xaver Winterhalter, pittore iconico per il mito di Sissi che contribuì a diffondere la sua fama e bellezza in tutto il mondo” dichiara Michael Wohlfart, curatore del Museo di Sissi
Proprio per smantellare quest'immagine superficiale e portare alla luce la vera personalità dell'imperatrice Elisabetta, la sua più famosa raffigurazione, la tela originale di Winterhalter, è stata ricoperta da una poesia minimalista. Ecco che emergono le sue conquiste, le sue qualità, le emozioni. “Sisi’s New Portrait” – questo il nome del progetto – lo fa mettendo in mostra una poesia essenziale che racconta vicende riguardanti l'imperatrice che sono andati perse dietro alla sua immagine.
La poesia
You want to see Sisi.
For her beauty, her glory, her victory.
You want to see Sisi.
For her dresses,
her hair, her excesses.
You want to see Sisi.
For the drama, the obsession,
the supposed depression.
But if you only see.
What you want to see.
You’ll fail to see.
That her legacy helps today’s refugees.
That she believed in people’s autonomy.
That she loved to learn.
That her convictions were stern.
You’ll fail to see.
That she suffered like the rest of us.
Like the best of us.
So, whenever you see
Sisi’s victory, glory, beauty.
Never again fail to see.
The real Sisi.
Remember women for who they were.
Not for what they looked like.