GALLINA VECCHIA… ARRAPA ANCORA! - "VANITY FAIR" PER IL SUO ULTIMO NUMERO HA TIRATO FUORI L'ARTIGLIERIA PESANTE: IL MAGAZINE HA CHIAMATO ALCUNE DELLE SUPERMODELLE PIU' FAMOSE DEGLI ANNI NOVANTA E DUEMILA PER UN'EDIZIONE SPECIALE - TUTTO PARTE DA UN INTERROGATIVO: HA ANCORA SENSO DARE A QUESTE DONNE IL POTERE DI DEFINIRE GLI STANDARD DI BELLEZZA? LA RISPOSTA È NELLE FOTO DELLE ANCORA BOMBASTICHE CLAUDIA SCHIFFER, NAOMI CAMPBELL, CINDY CRAWFORD, HELENA CHRISTENSEN ECCETERA...

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Estratto dell'articolo di Vittoria Romagnuolo per www.tg24.sky.it

 

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prima pagina di vanity fair prima pagina di vanity fair

Le supermodelle sono tornate praticamente ovunque e Vanity Fair festeggia il loro ritorno con un numero speciale che esce in questi giorni, per restare in edicola fino al prossimo 3 ottobre, con gli stessi contenuti in Italia, in Spagna e in Francia. Protagoniste del lungo servizio di copertina, che discute sul mito della bellezza per mezzo di cover girl davvero eccezionali, Claudia Schiffer, Naomi Campbell, Christy Turlington, Eva Herzigova, Carla Bruni ma anche Iman, Lauren Hutton, Twiggy, Peneope Tree, […]

helena christensen helena christensen

 

LE SUPERMODELLE E LA RIFLESSIONE SULLA BELLEZZA

“Che cosa resterà delle grandi top model?”, questo l'interrogativo posto sulla copertina di Vanity Fair, […] Se è praticamente superfluo spiegare ancora una volta la portata dell'impatto delle supermodelle nel mondo della moda e della cultura in generale, è importante chiedersi, alla luce delle riflessioni degli anni Dieci del Duemila sui corpi e sulle diversità, se ha senso dare ancora a queste donne il potere di definire uno standard di bellezza concretamente irraggiungibile.

 

Nemiche delle donne o divinità da ammirare? Vanity Fair, col Direttore Simone Marchetti in testa, non ha interesse ad alimentare ulteriormente un dibattito già molto polarizzato. È ora di fare pace col concetto di bellezza che le top model e le supermodelle hanno veicolato negli anni.

naomi campbell sulla copertina di vanity fair naomi campbell sulla copertina di vanity fair

Queste donne, bellissime, certo, ma anche simbolo di potere ed emancipazione, sono ancora dei numi tutelari per il genere femminile e non solo.

 

Con le loro storie e il loro aspetto fisico ancora straordinario, come provano le immagini mostrate in anteprima online, sono capaci di liberare le nostre menti dai giudizi verso i corpi che non sono come i loro. “La bellezza è libertà”, scrive Marchetti, che prosegue citando Katie Sturino quando afferma che il corpo degli altri (e delle altre) non ha nulla a che vedere col nostro. Parole semplici capaci di compiere una vera rivoluzione. […]

stephanie seymour stephanie seymour twiggy twiggy cindy crawford cindy crawford stephanie seymour sulla copertina di vanity fair stephanie seymour sulla copertina di vanity fair elisabetta dessy sulla copertina di vanity fair elisabetta dessy sulla copertina di vanity fair shalom harlow sulla copertina di vanity fair shalom harlow sulla copertina di vanity fair iman iman amber valletta sulla copertina di vanity fair amber valletta sulla copertina di vanity fair christy turlington sulla copertina di vanity fair christy turlington sulla copertina di vanity fair cindy crawford sulla copertina di vanity fair cindy crawford sulla copertina di vanity fair cindy crawford cindy crawford claudia schiffer sulla copertina di vanity fair claudia schiffer sulla copertina di vanity fair eva herzigova eva herzigova helena christensen helena christensen helena christensen helena christensen iman sulla copertina di vanity fair iman sulla copertina di vanity fair paulina porizkova sulla copertina di vanity fair paulina porizkova sulla copertina di vanity fair lauren hutton sulla copertina di vanity fair lauren hutton sulla copertina di vanity fair kirsten owen sulla copertina di vanity fair kirsten owen sulla copertina di vanity fair naomi campbell naomi campbell pat cleveland sulla copertina di vanity fair pat cleveland sulla copertina di vanity fair penelope tree sulla copertina di vanity fair penelope tree sulla copertina di vanity fair

 

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