GIORGIA, ALEX ON MY MIND - VIDEO: LA CANTANTE RICORDA ALEX BARONI, CANTANDO PER LA PRIMA VOLTA IL BRANO ''ONDE'', CHE FU INCISO DAL SUO EX FIDANZATO MORTO IN UN INCIDENTE DI MOTO NEL 2002: ''COSÌ SI ONORANO GLI ARTISTI''
VIDEO - GIORGIA CANTA ALEX BARONI E CANTA ''ONDE'' PER LA PRIMA VOLTA
VIDEO - GIORGIA E ALEX BARONI - ''CAMBIARE''
GIORGIA RICORDA BARONI «COSÌ ONORO L' ARTISTA»
Sandra Cesarale per il ''Corriere della Sera''
«Per onorare gli artisti si ricordano le loro opere», dice Giorgia prima di cantare Onde di Alex Baroni, con il quale visse una storia d' amore. È la prima volta che la voce soul romana intona il brano del cantautore scomparso nel 2002 per un incidente di moto. Alla fine della canzone, arriva il lungo applauso della folla, con Giorgia visibilmente emozionata. Un omaggio intenso ma discreto, quasi nascosto nella parte finale del concerto dell' altra sera al Palalottomatica che ha aperto l' Oronero Live Tour .
alex baroni walter vitiello giorgia
Inserito nel momento «Cosa cantavamo vent' anni fa», fra la leggerezza di Britney Spears ( Baby One More Time ), l' insolito romanticismo degli Aerosmith ( I Don' t Want to Miss a Thing ) con Giorgia che inciampa sul testo perché «se non erano neri papà non me li faceva ascoltare». E arrivato dopo i virtuosismi imposti da Celine Dion ( My Heart Will Go On ) e Whitney Houston ( My love is your love ). Quello di venerdì (ieri la seconda data a Roma) è stato un esordio pieno di energia, ironia e brividi di commozione.
Con mezz' ora di ritardo Giorgia entra in scena attraversando il parterre, come un pugile che sale sul ring. Giacca di strass argentati, pantaloni neri e scarpe da ginnastica bianche, fa il giro del palco tra la folla in piedi. «Festeggiamo un anno e mezzo di Oronero - dice alludendo al suo ultimo album di inediti - che quasi quasi non se ne può più». Questo tour - che proseguirà a Milano (7 e 8 marzo) e Padova (12 e 13marzo) - segue la scia del disco Oronero Live , appena pubblicato .
Il palco al centro del palazzetto, sul parterre il pubblico seduto. In scena una grande struttura che rappresenta un albero sospeso da terra. E le proiezioni sul pavimento, nelle riprese dall' alto che vengono proiettate su quattro schermi, danno l' impressione di trovarsi in un giardino dell' Eden.
Giorgia scatenata. Nelle due ore di concerto canta, salta, balla, corre, scherza con i suoi musicisti, si dimostra abile intrattenitrice quando l' ultimo di una lunga serie di imprevisti tecnici blocca per qualche minuto lo show: «Abbiamo fatto le prove ed era tutto perfetto. Sono arrivata qui e si è rotta la giacca che avrei dovuto indossare all' inizio, si è bloccata una porta e non potevo entrare in scena, ora abbiamo un problema con il mixer...». Ma ci vuole ben altro per bloccare la sua energia. E oltretutto gioca in casa. Pop, ballate e fioccano le citazioni sulla musica nera.
Alla nuovissima Chiamami tu , dal ritmo reggae accosta Turn You Lights Down Low di Bob Marley. In scaletta Giorgia mette sì le nuove melodie ma non tralascia nessuno dei suoi successi: Quando una stella muore , Gocce di memori a , Come saprei (conquistò il Festival di Sanremo nel '95), E poi , Di sole e d' azzurro . Come sottolinea lei: «Ventitrè anni di vita concentrati in una manciata di canzoni». Vivi davvero la canta accompagnata dagli Psycodrummers, l' ensemble di percussionisti che si esibisce suonando su bidoni; per la dance di Regina di notte arrivano i ballerini; Man In Brass Ensemble esalta Tu mi porti su .
Alla fine ci scappa un piccolo incidente «diplomatico»: per i saluti Giorgia chiama i musicisti della band Gianluca Ballarin (tastiere), Giorgio Secco (chitarre), Mylious Johnson (batteria). Dimentica però il «pezzo grosso», il direttore musicale e bassista americano Sonny T ma sa come farsi perdonare, con ironia: «Sono licenziata?» gli chiede con un sorriso e poi si inginocchia davanti a lui.