Giuseppe Candela per Dagospia
GOVERNO CONTE BIS BY TERRE IMPERVIE marcello foa
Pensate che il patto tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico sia nato al Parlamento Europeo con il voto a Ursula von der Leyen? No, come avviene per ogni cosa in Italia, bisogna mirare lo sguardo verso Viale Mazzini. La Rai, si sa, spiega meglio e prima di tutti gli equilibri del Belpaese. Bisogna fare un passo indietro, arrivare al 19 giugno scorso quando in commisione di Vigilanza si forma una nuova maggioranza: M5s, Pd e Leu. I tre partiti si oppongono al doppio incarico di Marcello Foa e chiedono le dimissioni da presidente di RaiCom. Un voto significativo che, seppur non vincolante, porterà diciassette giorni dopo il dirigente alla "resa".
La nascita del Conte Bis, o Conte 2 come preferiscono chiamarlo i democratici, creerà nuove simmetrie a Viale Mazzini. "E adesso cosa succede?", è questa la domanda che si sente con più frequenza nei corridoi. Rafforzamento quasi scontato per l'amministratore delegato grillino Fabrizio Salini e, soprattutto, un nuovo equilibrio nel cda dell'azienda. Da una parte si schierebbero il presidente Foa (sostenuto dalla Lega), Giampaolo Rossi (Fratelli d'Italia) e Igor De Biasio (Lega) mentre dall'altra ci sarebbero Beatrice Coletti (M5S), Rita Borioni (Pd) e lo stesso Salini (in quota pentastellati). Un tre a tre che renderebbe decisivo il voto di Riccardo Laganà, l'attivissimo e battagliero consigliere rappresentante dei dipendenti Rai.
steve bannon alla biblioteca angelica di roma con giampaolo rossi
Le mosse politiche di Salvini hanno generato dubbi anche in chi è stato eletto in quota centrodestra, in particolare Giampaolo Rossi, nome indicato dal partito di Giorgia Meloni: "Ora la narrazione è: 'tanto sarebbe caduto lo stesso' o 'l’inciucio era già pronto'. No mi dispiace: non si apre una crisi di Governo al Papeete consegnando il Paese alla maggioranza + inverosimile della storia. C’è differenza tra un leader politico e un giocatore d’azzardo", ha twittato il consigliere.
A rischiare maggiormente la revoca, come immaginabile, potrebbe essere Foa. "La revoca dei componenti del consiglio di amministrazione è deliberata dall’assemblea ed acquista efficacia a seguito di valutazione favorevole della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
Nel caso di revoca del Presidente o di uno o più membri del consiglio di amministrazione, il termine sopra indicato decorre dalla data di comunicazione formale della valutazione favorevole alla delibera di revoca di cui al periodo precedente. Se viene meno la maggioranza degli amministratori nominati dall’assemblea, quelli rimasti in carica devono convocare l’assemblea perché provveda alla sostituzione dei mancanti. Gli amministratori nominati ai sensi del presente comma scadono insieme con quelli in carica all’atto della loro nomina", si legge nello Statuto Rai.
beppe convertini foto di bacco
La presidenza potrebbe anche restare nelle sue mani come concessione all'opposizione ma i numeri risicati in cda fanno pensare a soluzioni differenti. Tutto, ovviamente, dipenderà dalla forza e dalla durata del nuovo governo giallorosso. "Ma lo conosci Nicola?", "Ora Luigi e Vincenzo avranno le mani libere", "I sovranisti hanno i contratti ma andranno fuori in pochi mesi": domande e riflessioni ad alta voce al settimo piano dell'azienda. Di Maio dal Quirinale, elencando i dieci punti per un accordo con il Pd, ha parlato della Rai che deve ispirarsi alla BBC. Una frase nota e usurata, per ora sono partiti con BC (Beppe Convertini) ma ci sarà tempo per fare e "rifarsi".
roberto poletti e matteo salvini
Le mani sulla Rai del nuovo governo, dicevamo, con l'incognita dei tempi. Difficile però accettare un Tg2 sovranista per molti mesi, difficile anche ignorare una Rai1 così schierata a favore di Matteo Salvini. I palinsesti estivi hanno macchiato l'immagine dell'azienda e quelli autunnali sono stati approvati il mese scorso, ricordando poi che alcune nomine sono diventate ufficiali da poche settimane. Tutto anche con l'appoggio di Salini.
E adesso? L'uscita "obbligata" di Freccero da Rai2 a novembre potrebbe regalare l'occasione giusta per cambiare anche la direzione di Rai1 e Rai3. Freccero, scelto dai 5 Stelle, punterebbe alla presidenza di Rai Pubblicità, essendo questa una consociata potrebbe avere regole differenti per i pensionati.
bruno vespa saluta teresa de santis foto di bacco
Si avvicinano alla pensione anche altri dirigenti di peso: da Angelo Teodoli a Gianvito Lomaglio, da Patrizia Cardelli a Roberto Nepote. Cambierà il vento ma la nuova Rai1, inutile girarci intorno, è nelle mani di Salvini. Da Milo Infante (vicedirettore responsabile del mattino di Rai) a Marco Ventura (capoautore di Unomattina e portavoce di Foa) fino ad Alessandro Banfi (capoprogetto della nuova Vita in Diretta finora affidata a Casimiro Lieto).
roberto poletti e matteo salvini
Tocca poi ai conduttori, nomi che siti e giornali hanno associato alla Lega: il biografo dell'ex vicepremier Roberto Poletti, le giornaliste Monica Setta e Simona Arrigoni (la cui striscia a Unomattina sarebbe a rischio nelle ultime ore), Elisa Isoardi (in questo caso in quota ex di Salvini ma volto Rai da molti anni), Lorella Cuccarini (professionista finita nel mirino dopo dichiarazioni 'sovraniste'). Alcuni contratti sono firmati, altri nomi a rischio già nelle prossime settimane. Nel mezzo la soluzione che a Viale Mazzini conoscono bene: scendere da un carro per salire su un altro. Basta poco che ce vo'?
LORELLA CUCCARINI ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI ALBERTO MATANO E LORELLA CUCCARINI ALLA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI monica setta adriana volpe simona arrigoni matteo salvini con la madre di monica setta