marianna mauro corona

NON BASTAVA MAURO CORONA, ADESSO ANCHE LA FIGLIA SI METTE A SCRIVERE LIBRI - LA 42ENNE MARIANNA RACCONTA COME HA SUPERATO IL CANCRO AL COLON: “LA MALATTIA L'HO AFFRONTATA IN PUNTA DI PIEDI SEGUENDO LA LEZIONE DI MIO PADRE. BISOGNA ESSERE SEMPRE DURI E FORTI COME IN MONTAGNA. IL LIBRO? ERA L'ULTIMA COSA CHE AVREI VOLUTO FARE. IN FAMIGLIA C'È GIÀ UNO CHE SCRIVE. MIO PADRE HA DETTO:'TI HO CONOSCIUTA DI PIÙ IN QUESTE PAGINE CHE IN TUTTA LA VITA'”

Agostino Gramigna per il "Corriere della Sera"

 

«Mia figlia ha scritto un libro per sopravvivere».

mauro corona e la figlia

Mentre cerca il suo numero di telefono e gli scappa un' imprecazione, lo scrittore Mauro Corona sintetizza in un titolo l' esperienza del dolore vissuta da Marianna. Quattro anni fa sua figlia aveva 38 anni e ha saputo di avere un cancro al colon. Si è chiusa. Ha blindato come in caveau la sua innata riservatezza. Del presente non sapeva cosa farsene. Fino a quando non ha guardato in faccia la malattia. Ha iniziato a scrivere e ha trovato la radice di se stessa.

 

Marianna è stata operata due volte. Adesso sta bene. «Il tumore mi aveva creato un disagio interiore. Ne sono uscita pian piano, ritornando a riconsiderare il corpo che sentivo distante, quasi repellente». Il corpo. Marianna l' ha sempre visto con gli occhi dell' atleta. Mai con i suoi limiti.

«Noi montanari cresciamo con l' insegnamento che bisogna essere sempre duri e forti. Come la montagna. È un immaginario che tempra. Prima della malattia mi sentivo forte. Una forza che mi veniva da questo paradigma. Invece ero fragile».

mauro corona e la figlia

 

Ha dovuto ricostituire il paradigma.

«La malattia l' ho affrontata in punta di piedi - racconta - partendo dalla base senza guardare la cima. "Non guardarla mai che pian piano arrivi" mi ha sempre detto mio padre.L' uomo che mi ha trasmesso la passione per l' aria aperta e lo sport».

 

Marianna racconta. I fiori tra le rocce, le pecore che pascolano, le galline e i conigli dei nonni, l' orto, le pareti da scalare, le storie dei grandi scalatori che facevano visita a suo padre. Nei piatti il riso e gli spaghetti rigorosamente integrali.

«Erano gli anni delle cucine alternative, l' ambiente di casa era pieno di arrampicatori, l' arrampicata sportiva stava crescendo e loro s' inventavano queste diete.

 

Io non apprezzavo. Ma Manolo mangiava soltanto integrale e arrampicava da Dio. Ho pensato: mangio spaghetti integrali e voglio vedere se arrampico come lui».

marianna mauro corona 9

 

Dopo l' operazione ha cominciato a guardarsi dall' interno.

«Che cosa significa in concreto? Si fa fatica a ritornare a camminare con lo stesso passo di prima. Così mi sono fermata. Osservavo come era fatta una pianta, gli insetti, le tracce lasciate da qualche animale di passaggio. Ho ridato dignità alla stanchezza. Ho ripreso confidenza con il corpo».

 

È stato in quel periodo che una casa editrice le ha proposto di scrivere il libro.

«Ho accettato con molti dubbi. Ho pensato di mollare. Non fa per me. Non sapevo come si racconta la malattia. Poi la creatività è come fuoriuscita. Durante il lockdown avevo solo un prato e io pascolavo anche due ore come una pecora. Il mio intestino aveva bisogno di camminate e leggevo mentre camminavo».

 

Nel libro ci sono le piante, i fiori, i pipistrelli, le marmotte, il fossile, le Dolomiti.

«La diagnosi è stata devastante, dolore allo stato puro, sofferenza. E richiesta di aiuto. Ho capito che se non si riesce a raccontare la propria sofferenza ci si arrocca nella paura. Il disagio mi aveva portato ad avere crisi di ansia, a sentirmi inadeguata a dire: ecco sono malata e tutto è finito».

marianna mauro corona 2

 

Figurarsi poi l' idea di scrivere un libro...

«Già. Era l' ultima cosa che avrei voluto fare. In famiglia c' è già uno che scrive. Mi bastava... Che cosa ha detto mio padre? "Ti ho conosciuta di più in queste pagine che in tutta la vita". Sapeva del libro, chiedeva ma io restavo sul vago».

 

Un sospiro.

«Però da allora abbiamo iniziato a comunicare davvero, perché ho imparato a dirgli come sto attraverso gli sms. E anche lui si racconta e mi dice come sta. A voce non riusciamo a gestire l' emotività. Io sono riservata, chiusa, lui invece ha una personalità imperante. Meglio con gli sms. Lo smartphone? Non è capace di usarlo».

 

Ora Mariana dice che si scrive per sopravvivere.

marianna mauro corona

«L' ho sperimentato in un anno distruttivo come il 2020. Anche se non pubblicherò più nulla scriverò sempre. È un bisogno fisico».

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA