Renato Franco per il “Corriere della Sera”
Altro giro, altra polemica. Il nuovo scontro sanremese si accende sui compensi. In questo senso nulla di nuovo nella storia del Festival perché ogni anno arriva il momento in cui escono le cifre e c' è chi ha da eccepire. Intanto i numeri.
Secondo Dagospia in Rai è giunta la richiesta economica di Benigni per Sanremo: «All' ufficio risorse artistiche mormorano che il comico toscano vorrebbe 300 mila euro». Georgina Rodriguez - (non ancora) coniugata in Ronaldo - pretenderebbe invece 140 mila euro per salire sul palco dell' Ariston. La partita è ancora aperta, le trattative sono in corso, ma dalle parti del Festival sono fiduciosi: Benigni è nella stessa scuderia di Amadeus, il manager è sempre Lucio Presta, quindi difficile che la sua presenza salti.
amadeus con lucio e nicolo presta
Così come quella di Georgina Rodriguez, che non ha mai frequentato la tv italiana e dunque è tanto ambita quanto attesa.
Le logiche televisive non interessano al Codacons che si dice «pronto a rivolgersi alla Corte dei Conti contro qualsiasi spreco di denaro pubblico». A Maurizio Gasparri non pare vero poter armare il suo tweet: «Vergogna Rai. Che orrore i soliti comunisti con Rolex. Sperpero ignobile».
Il cast dei compensi è praticamente fatto. Rula Jebreal salirà sul palco per sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza contro le donne per un cachet di 20/25 mila euro (la giornalista si è impegnata a destinare metà del compenso in beneficenza). Molte delle sue compagne di scena avranno lo stesso compenso: così dovrebbe essere per Sabrina Salerno, Alketa Vejsiu (star della tv albanese), Diletta Leotta e Francesca Sofia Novello (la fidanzata «un passo indietro» di Valentino Rossi). Le ultime due saranno impegnate in una doppia apparizione perché saranno sul palco per due serate e il compenso potrebbe se non raddoppiare, certo salire. Antonella Clerici dovrebbe prendere 50 mila euro, ma l' intervento farebbe parte del contratto quadro con la Rai.
roberto benigni nicoletta braschi foto di bacco (3)
Le due giornaliste del Tg1 Emma D' Aquino e Laura Chimenti riceveranno qualcosa in più di un rimborso spese.
Infine per Amadeus - come riferisce il Giornale - si parla di 500 mila euro.
Al netto della busta paga di un dipendente medio italiano, le cifre rientrano nel listino del mercato televisivo di cui Sanremo è la punta. È quello che sottolinea informalmente la Rai: lo scorso anno Rai2 pagò circa 160 mila euro i diritti sul materiale di repertorio per la serata C' è Benigni .
Con la differenza che a Sanremo il premio Oscar sarà presente in diretta (su Rai1) con un monologo inedito. E ancora: nel 2019 la Rai diede 450 mila euro a Bisio e 350 mila a Virginia Raffaele; l' anno prima furono 400 mila per Michelle Hunziker e 300 mila per Favino. Amadeus prende un po' meno di quello che era stato riconosciuto a Baglioni: 600 mila euro poi saliti a 700 mila visto il successo della prima edizione firmata dal cantante.
Per dare il quadro definitivo dei costi un altro aspetto: negli ultimi anni il Festival di Sanremo è sempre stato in attivo. Un comportamento virtuoso cominciato con l' allora direttore di Rai1 Giancarlo Leone e che nel corso degli anni è sempre migliorato, allargando la forbice - in positivo - tra spese e ricavi. Le proiezioni sul Sanremo 2020 dicono che a fronte di una spesa di 17 milioni di euro, i ricavi pubblicitari puntano a superare i 31 milioni. Sullo sfondo intanto rimane ancora la questione Junior Cally, le valutazioni sulla sua presenza sono ancora in corso. Una risposta potrebbe arrivare dalle elezioni regionali e dal cda in programma il 30 gennaio.
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