"EBBI PAURA DI SEGUIRE FELLINI QUANDO MI CHIESE DI FUGGIRE CON LUI IN AMERICA" – SANDRA MILO NO LIMITS: IL PRIMO MATRIMONIO A 15 ANNI, CON TANTO DI DISPENSA DEL PAPA, L’ABORTO, LE SECONDE NOZZE CON MORIS ERGAS CHE LA PICCHIO’ – "LA BELLEZZA? A 50 ANNI AVEVO PAURA DI PERDERLA E MI SONO SOTTOPOSTA A UN LIFTING. ERA COME SE MI SENTISSI SALVA - IL METOO? E’ TROPPO COMODO DENUNCIARE LE MOLESTIE DOPO AVERNE SFRUTTATO I VANTAGGI”

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Estratto dell'articolo di Fulvio Paloscia per repubblica.it

 

sandra milo sandra milo

A 90 anni, per Sandra Milo fermarsi sarebbe come sentirsi perduta. Dopo il successo di Quelle brave ragazze, il format Sky che l'ha vista protagonista di un viaggio spericolato insieme a Marisa Laurito e Mara Maionchi, ora tocca a Che bella storia la vita, un film superindipendnete (il 17 maggio al Buondelmonti di Impruneta, il 18 al Boito di Greve, il 19 all'Olimpia di Tavarnelle  e il 29 all'Accademia di Pontassieve) realizzato dal regista fiorentino Alessandro Sarti.  

 

(…)

Il suo primo matrimonio fu a 15 anni, con tanto di dispensa del Papa. Oggi sarebbe impensabile.

"Allora credevamo molto nella necessità della forza maschile. Dopo la guerra, mia madre si illuse che quando mio padre sarebbe tornato dalla prigionia, tutto si sarebbe sistemato. Ma non fu così. Tornò sì a Viareggio, ma per lasciare quasi subito l'Italia e trasferirsi in Francia, com'era avvenuto con il padre di mia madre, fuggito a Marsiglia.

 

sandra milo vittorio caprioli la donna e una cosa meravigliosa sandra milo vittorio caprioli la donna e una cosa meravigliosa

La storia si era ripetuta. Io non voglio dare giudizi sul mio passato, ma credo di aver pensato che quel ragazzo più grande di me - aveva di 24 anni - avrebbe potuto sostituire il padre assente. Ma qualcosa non andò. Persi il mio primo figlio al settimo mese, ma io quel bambino lo sento ancora, è come se fosse cresciuto con me. Per una donna, abortire è sempre una tragedia, che sia una scelta o il destino".

 

Alla fine degli anni Sessanta, decise di lasciare il cinema per seguire la famiglia.

"Il cinema non mi ha mai abbandonato, sono io che ho abbandonato lui. La prima volta fu nel 1961 dopo le contestazioni a Venezia per Vanina Vanini di Rossellini: l'anno prima dovevo vincere la Coppa Volpi, poi dall'altare alla cenere. Di punto in bianco non mi voleva più nessuno.

 

sandra milo marcello mastroianni 8 sandra milo marcello mastroianni 8

Ma io sono una guerriera, non accetto ciò che è ingiusto se non quello che viene dal cielo, che non si giudica mai. Penso alla mia storia con Moris Ergas, ad esempio...Con lui avevo convissuto, non mi ero sposata. Quando ci separammo, portò via con sé mia figlia in Grecia, solo che la legge di allora non tutelava le madri di figli nati fuori dal matrimonio.

 

E io non potevo certo tornare con lui, avevo troppa paura perché mi aveva picchiata, e ancora ne porto le conseguenze. Scrissi una lettera a Pietro Nenni, che il segretario dei socialisti - il mio partito da sempre- fece pubblicare in prima pagina su L'Avanti: gli chiesi una legge per tutti quei bambini senza diritti, cittadini a metà".

 

E Nenni le rispose?

sandra milo 19 sandra milo 19

"Di più. Mise ai voti la riforma del diritto familiare e mi scrisse una bellissima lettera: "come tutte le leggi, è un compromesso, ma pur sempre una legge"".

(…)

Ha mai sentito la sua bellezza come un ingombro?

"Alla mia bellezza non posso che essere grata, perché se non fossi stata così, non avrei fatto quello che ho fatto. Anzi, già a 50 anni avevo paura di perderla e mi sono sottoposta a un lifting. Ero felice, era come se mi sentissi salva. Niente di invasivo, seguito negli anni da qualche punturina. Poi con il Covid ho smesso. Certo, come ogni cosa anche nella bellezza c'è il rovescio della medaglia".

 

(…)

Il #metoo?

"Come posso pensarne bene? È troppo comodo denunciare le molestie dopo aver usufruito dei vantaggi determinati da una certa situazione. Il rifiuto andava opposto subito: se accetti di andare in camera da letto di un produttore o di un regista, cosa ti aspetti? Il desiderio del maschio si è espresso sempre così. E che questo non sia il modo giusto, da parte delle donne, di liberarsi è testimoniato dal fatto che oggi gli uomini hanno paura di loro".

sandra milo fellini sandra milo fellini

 

Lei rispose con un sonoro no alla fuga d'amore con Fellini in America. Si è mai pentita?

"Io nella vita non ho mai voluto rimorsi. Ma ne ho provato un leggero per Federico, perché una proposta del genere significava solo uno cosa: aveva un grande bisogno di me. E, visto che l'amavo così tanto, avrei potuto aiutarlo. Ma fu più forte la paura di involgarire il nostro sentimento nelle piccole meschinità quotidiane. Oggi amo ancora Federico allo stesso modo. Di amori così forti ce n'è solo uno nella vita. E quello per Fellini mi aiutata a crescere".

 

 

moris ergas sandra milo moris ergas sandra milo

L'Italia certo non era pronta ad un adulterio così conclamato. Eppure lei è andata avanti.

"Non ero io che possedevo l'amore, ma era l'amore a possedere me. Giulietta Masina era mia amica, come tutte le donne nate a marzo (anche io lo sono) era un po' strega, dotata di un forte intuito. Era cosciente di aver sposato un uomo speciale, ed era impensabile che una donna per Fellini fosse per sempre l'unica. Sono convinta che la fedeltà non esista proprio, altrimenti la preghiera del Padre Nostro non conterrebbe la frase "non ci indurre in tentazione". Io non sono mai stata gelosa di lui. Mi faceva piacere quando Federico, avido di nuove conoscenze, mi raccontava le sue frequentazioni femminili, perché mi metteva sullo stesso suo piano, mi diceva cose che in realtà gli servivano a far chiarezza prima di tutto con se stesso. Federico aveva una certezza: che la bugia è sempre, in ogni occasione, una mancanza di rispetto".

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