1 – "IN FUGA DALLA TRISTEZZA MA QUI NELLA SECONDA CASA MI SENTO PRIGIONIERA"
Massimo Minella per “la Repubblica”
«Come mi hanno accolta? E chi mai potrebbe accogliermi? Qui non si vede nessuno, c’è il deserto». Antonella Camerana arriva da Milano. È presidente dell’ente benefico Missione Sogni onlus e frequenta Portofino da una vita. Ha raggiunto il borgo ben prima dei divieti del presidente della Regione Giovanni Toti che hanno imposto la chiusura delle seconde case e ora riflette su questa «calma innaturale» in cui è piombata Portofino, con una piazzetta spettrale, come non era mai accaduto prima.
Quando è arrivata?
«Sono arrivata a Portofino la settimana scorsa da Milano. Qui ho una casa, ho già fatto il vaccino e ho deciso di passare la Pasqua con la mia famiglia. Milano è molto triste in questo periodo, è tutto chiuso».
Anche Portofino.
«sì, me ne sono accorta subito, ma è pur sempre Portofino, c’è il mare e poi la natura».
Ma non è certo come le altre volte.
«Esattamente così. Mi piace molto di più la Portofino normale, amo la gente, i bar aperti, dove incontri gli amici. Anche qui vedere questo vuoto, è molto deprimente. Mi alzo, non vado nemmeno in piazzetta, sto con la mia famiglia, magari vedo un’amica».
Si è sentita ben accolta quando è arrivata?
«Ma da chi? Qui non si vede nessuno. I negozi sono chiusi, come i bar e i ristoranti. Ora sto guardando la piazzetta dalla mia finestra, c’è il deserto, non l’ho mai vista così. È incredibile, non me l’aspettavo, speriamo che questa situazione di emergenza passi al più presto».
2 – TANA PER REPUBBLICA, CHI È LA "TRISTE VILLEGGIANTE" DI PORTOFINO. BECCATI SUI SOCIAL
La signora come tanti italiani vive reclusa, seppur in un angolo di paradiso come Portofino. Ma l'intervista, uscita su Repubblica, alla villeggiante che suo malgrado si sente "prigioniera" nella seconda casa, come recita il titolo, non fa discutere solo perché tanti connazionali sono costretti al lockdown stipati nelle case popolari o in povertà ma per il nome (lungo e altisonante) e la "dinastia" a cui appartiene la donna intervistata. Particolare che il quotidiano ha omesso e per questo è scoppiata la polemica sui social. Ma chi è Antonella Camerana?
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"Qui non si vede nessuno, c'è il deserto", lamenta Camerana, che racconta al giornalista come vive la zona rossa vista piazzetta. La donna viene presentata come presidente dell'ente benefico Missione Sogni onlus e frequentatrice abituale di Portofino.
Appare triste ed emozionata per la "calma innaturale" del borgo marinaro amato dai vip che però "è pur sempre Portofino, c'è il mare e poi c'è la natura". Certo, "mi piace molto di più la Portofino normale, amo la gente, i bar aperti, dove incontri gli amici. Anche qui vedere questo vuoto, è molto deprimente. Mi alzo, non vado nemmeno in piazzetta, sto con la mia famiglia, magari vedo un'amica", racconta la donna.
Insomma, un articolo di cuore, la pandemia vista dagli occhi di un'italiana, magari benestante, ma come tanti altri. A notarlo è stata una giornalista economica, Giovanna Faggionato, che su Twitter ha spiegato che "su Repubblica si sono dimenticati di dire che la triste villeggiante di Portofino, contessa Antonella Carnelli de Micheli Camerana, fa parte della dinastia famigliare azionista di Exor-Fca. Nicolò Camerana è responsabile sviluppo dell'area Emea di Fca Stellantis".
Un piccolo particolare, dal momento che il quotidiano fa parte del gruppo GEDI a sua volta parte del gruppo Exor. "E a chi in questo momento soffre di amnesia ricordiamo che Exor è l’editore di Repubblica", rimarca a scanso di equivoci la giornalista. Sui social le ironie hanno presto superato l'indignazione. Ma quanto è triste Portofino?
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