salvatore baiardo massimo giletti

TUTTI I MISTERI DEL CASO GILETTI – SALVATORE BAIARDO, EX FACTOTUM DEI FRATELLI GRAVIANO, HA RIVELATO INFORMAZIONI MOLTO DELICATE A MASSIMO GILETTI, ANCHE A TELECAMERE SPENTE, TANTO DA SPINGERLO A RIVOLGERSI AI MAGISTRATI ANTIMAFIA. TRA QUESTE, CI SAREBBE ANCHE UNA FOTO CHE RITRARREBBE BERLUSCONI, IL GENERALE DELFINO E UNO DEI FRATELLI GRAVIANO. BAIARDO SOSTIENE CHE L’IMMAGINE NON ESISTA. MA PERCHÉ GILETTI AVREBBE DOVUTO MENTIRE AI PUBBLICI MINISTERI? FRA L’ALTRO, L’AVER RIFERITO DELL’ESISTENZA DELLA FOTO HA MESSO IL GIORNALISTA IN PERICOLO – LO SCOOP DI “DOMANI”, I RAPPORTI CON FABRIZIO CORONA E LE DOMANDE SENZA RISPOSTA: “PERCHÉ SOSPENDERE UN PROGRAMMA DI SUCCESSO A POCHE PUNTATE DALLA FINE DELLA STAGIONE?” – VIDEO

 

 

 

salvatore baiardo massimo giletti non e l'arena 6

Estratto dell’articolo di Giovanni Tizian e Nello Trocchia per www.editorialedomani.it

 

La chiusura della trasmissione “Non è l’arena” di Massimo Giletti è sempre più una trama di un film giallo: il ruolo dell’antimafia che indaga su Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, e quello di una foto che cambierebbe la storia del biennio stragista; la figura di Salvatore Baiardo, amico e portavoce dei mafiosi stragisti Graviano, diventato celebre per aver predetto l’arresto di Matteo Messina Denaro alcuni mesi prima in un’intervista con Giletti; lo scontro con la rete dovuto ai costi troppo alti della trasmissione e a un possibile passaggio del conduttore in Rai.

 

SALVATORE BAIARDO E BERLUSCONI - ILLUSTRAZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO

[…] 

 

OSPITATE

Se ieri Baiardo in esclusiva su Domani ha raccontato la sua versione dei fatti («sono stato pagato per andare a “Non è l’Arena, Giletti dietro le quinte mi chiese di dire in diretta che era minacciato», ha detto, ma testimoni negano l’accaduto) oggi autorevoli fonti investigative spiegano al nostro giornale che l’incolumità di Giletti – già sotto scorta – sarebbe a rischio, e che per questo motivo è stata potenziata la protezione.

SALVATORE BAIARDO SU TIKTOK

 

 

 

 

Nell’inchiesta condotta dalla Direzione investigativa antimafia di Firenze e dai magistrati guidati da Luca Tescaroli, Giletti è testimone e vittima di una storia incentrata anche su una vecchia foto misteriosa, un’istantanea che sarebbe prova di un ipotetico patto sporco tra pezzi di stato e della mafia stragista rappresentata dai fratelli Giuseppe e Filippo Graviano. È proprio il conduttore che, lo scorso dicembre, si fionda in procura a raccontare ogni particolare della fotografia che […] il pregiudicato avrebbe mostrato al giornalista tempo fa.

 

La domanda è ora una: perché sospendere un professionista così esposto per le sue inchieste sulla mafia? Urbano Cairo, editore de La7, non è entrato nel merito della sua scelta. Ma ha solo detto che «Giletti ha condotto in sei anni 194 puntate di “Non è l'Arena” dove ha potuto trattare in totale libertà tutti gli argomenti che ha voluto includere quelli relativi alla mafia sulla quale ha fatto molte puntate […]».

 

urbano cairo e massimo giletti a roma foto barillari

Qualche altra fonte ben informata dentro l’azienda ci dice invece che la questione Baiardo sarebbe solo parallela alle altre motivazioni che avrebbero spinto la reta a sospendere Giletti. Il programma sarebbe in forte perdita, i gettoni pagati a Baiardo per le ospitate non sarebbero stati ritenuti “opportuni”, così come i rapporti con Fabrizio Corona, che tramite la società Athena avrebbe ceduto gli audio delle chat tra Messina Denaro e due pazienti ricoverati con il padrino (andate in onda su Non è l’Arena), mentre la trattativa per il rinnovo del contratto portata avanti da Cairo con l’agente del conduttore Gianmarco Mazzi (attuale sottosegretario del governo Meloni alla Cultura) non sarebbero decollati.

 

salvatore baiardo a non e l arena 4

In molti però credono che la vicenda della sospensione nasconda altro: non si è mai visto nella storia della televisione che un programma di successo venga chiuso d’emblée a poche puntate dalla fine della stagione. «I motivi dello scontro riguardano le rivelazione e la gestione del caso Baiardo» dice chi non crede alla versione aziendale. Dagospia ha parlato di un compenso da 30mila euro ottenuti dal pregiudicato, da La7 hanno spiegato che tutto era noto e fatturato.

 

BERLUSCONI, BAIARDO E GILETTI

salvatore baiardo massimo giletti non e l'arena 4

Baiardo diventa per tre puntate ospite retribuito di “Non è l’Arena”. In questo contesto […] Giletti acquisisce informazioni delicate. Non tutte spendibili in diretta. Alcune sensibili a tal punto da spingere il conduttore a bussare dai magistrati antimafia di Firenze, che da due anni e mezzo stanno conducendo un’inchiesta sui mandanti esterni alle stragi di mafia del 1993, tra gli indagati ci sono Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri, sullo sfondo il ruolo dei Graviano.

 

FABRIZIO CORONA MASSIMO GILETTI

Giletti riferirisce in particolare l’esistenza di una foto che ritrarrebbe Berlusconi, il generale Francesco Delfino e uno dei fratelli Graviano seduti in piazza a Orta, in Piemonte. È Baiardo ad aver detto a Domani che Giletti ha rivelato la vicenda della foto, ma l’amico dei mafiosi sostiene che questa foto non esista, e che quindi è impossibile che abbia mai mostrato lo scatto a chichessia. Fatto sta che la Dia di Firenze – dopo aver sentito il conduttore – ha deciso di perquisire la casa di Baiardo alla ricerca della fotografia.

 

Ma perché Giletti avrebbe dovuto mentire ai pubblici ministeri? A quanto ci risulta l’aver riferito dell’esistenza di questa immagine avrebbe messo Giletti in elevato pericolo. Il generale Delfino, deceduto nel 2014, è l’uomo che anticipò l’arresto di Totò Riina mesi prima. Era proprietario di una villa vicino alle zone dove abitavano i Baiardo e i Graviano latitanti.

 

Esistesse la foto, cambierebbe forse un pezzo della storia del paese e di quel biennio stragista. Dopo la testimonianza di Giletti, i suoi rapporti con Baiardo si rompono.

giuseppe filippo graviano

 

Dove va a bussare Baiardo, l’amico dei Graviano? A Mediaset, dice lui. «Indipendentemente dal gettone, lì mi garantiranno libertà», spiega a Domani. A Mediaset, di proprietà di Berlusconi, cioè il destinatario principale dei messaggi obliqui lanciati da un lustro dai Graviano? «Certo, certo», risponde.

 

Baiardo difende Berlusconi anche in un video su Tiktok: «Basta dire che è delinquente», spiega.

 

Eppure, in una intervista rilasciata a Report nel 2021, Baiardo parlava proprio di rapporti anche economici tra i Graviano e Berlusconi.

 

salvatore baiardo a non e l arena 5

Il tempo passa e torna alla mente un racconto, rivelato da Domani, di quando Baiardo aveva avvicinato Paolo Berlusconi, fratello dell’allora primo ministro Silvio, per chiedergli un posto di lavoro, senza esito. Un posto di lavoro che aveva un altro sapore. A distanza di anni potrebbe riuscirci.

 

Nelle prossime puntate Giletti si sarebbe occupato dei rapporti dei Graviano con Marcello Dell’Utri, braccio destro di Berlusconi e già condannato per collusione con la mafia. Ora non potrà più farlo. Almeno su La7.

 

 

Articoli correlati

TANTO PER AGGIUNGERE ALTRI MISTERI ALLA SOSPENSIONE DI \'NON E L'ARENA\',ARRIVA LA VERSIONE DI BAIARDO

LA PROCURA ANTIMAFIA DI FIRENZE HA SENTITO PER DUE VOLTE, NEGLI ULTIMI GIORNI, MASSIMO GILETTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

fabrizio corona presenta il suo libro con massimo gilettiFABRIZIO CORONA MASSIMO GILETTIsalvatore baiardo massimo giletti non e l'arena 1salvatore baiardo massimo giletti non e l'arena 3salvatore baiardo massimo giletti non e l'arena 2salvatore baiardo massimo giletti non e l'arena 5

Ultimi Dagoreport

agostino scornajenchi stefano venier giovanbattista fazzolari snam

SNAM! SNAM! LA COMPETENZA NON SERVE - ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ DI CDP, CHE SI OCCUPA DI STOCCAGGIO E RIGASSIFICAZIONE DEL GAS NATURALE, SARÀ UN MANAGER CHE HA SEMPRE RICOPERTO IL RUOLO DI DIRETTORE FINANZIARIO, AGOSTINO SCORNAJENCHI – MA DAL GAS ALLA FIAMMA, SI SA, IL PASSO È BREVE: A PROMUOVERE LA NOMINA È INTERVENUTO QUELLO ZOCCOLO DURO E PURO DI FRATELLI D’ITALIA, GIÀ MSI E AN, CHE FA RIFERIMENTO A FAZZOLARI. E A NULLA È VALSO IL NO DELLA LEGA - LA MANCATA RICONFERMA DI STEFANO VENIER, NOMINATO 3 ANNI FA DAL GOVERNO DRAGHI, È ARRIVATA PROPRIO NEL GIORNO IN CUI STANDARD & POOR HA PROMOSSO IL RATING DELLA SNAM…

veneto luca zaia matteo salvini giorgia meloni elly schlein giuseppe conte

DAGOREPORT – SCAZZO DOPO SCAZZO, IL BIG BANG PER IL CENTRODESTRA SARÀ IN AUTUNNO, CON LE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA, TOSCANA, PUGLIA E MARCHE – SE ZAIA E LA SUA LIGA VENETA SI PRESENTASSERO DA SOLI, SPACCHETTEREBBERO IL VOTO DI DESTRA RENDENDO LA REGIONE CONTENDIBILE: BASTEREBBE SOLO CHE PD E M5S SMETTESSERO DI FARE GLI EGO-STRONZI E CONVERGESSERO SU UN CANDIDATO “CIVICO” (COME DAMIANO TOMMASI A VERONA NEL 2022) – LA PROPOSTA DI MELONI AL "TRUCE" MATTEO: FDI È DISPOSTA A LASCIARE IL VENETO ALLA LEGA, MA A QUEL PUNTO LA REGIONE LOMBARDIA TOCCA A NOI (A FORZA ITALIA, IL SINDACO DI MILANO) - SE SALVINI SI IMPUNTA? S'ATTACCA! E FRATELLI D'ITALIA SI PRENDE TUTTO (MA LE CONSEGUENZE SULLA MAGGIORANZA POTREBBERO ESSERE FATALI PER IL PRIMO GOVERNO MELONI…)

donald trump dazi tadazi

DAGOREPORT – LO STOP DI TRE MESI AI DAZI NON SALVERA' IL CULONE DI TRUMP: PER I MERCATI FINANZIARI L’INSTABILITÀ ECONOMICA È PEGGIO DELLA PESTE, E DONALD HA ORMAI ADDOSSO IL MARCHIO DELL’AGENTE DEL CAOS – I FONDI ISTITUZIONALI EUROPEI ABBANDONANO GLI INVESTIMENTI IN SOCIETA' AMERICANE, IL DOLLARO SCENDE, IL RENDIMENTO DEI BOND USA SI IMPENNA, LE AZIENDE CHE PRODUCONO TRA CINA E VIETNAM RISCHIANO DI SALTARE (TRUMP HA SALVATO APPLE MA NON NIKE) - PER QUESTO IL CALIGOLA COL CIUFFO HA RINCULATO SUI DAZI (CINA ESCLUSA) - MA LO STOP DI TRE MESI NON È SERVITO A TRANQUILLIZZARE I POTERI FORTI GLOBALI, CON IL DRAGONE DI XI JINPING CHE RISPONDE DURO ALLE TARIFFE USA A COLPI DI "DUMPING": ABBASSANDO IL COSTO DEI PRODOTTI CHE NON ESPORTA PIU' IN USA (COMPRESO L'EXPORT DELLE RISORSE DELLE TERRE RARE, STRATEGICO PER LE MULTINAZIONALI HI-TECH) – SONDAGGI IN PICCHIATA PER TRUMP: IL 60% DEGLI AMERICANI POSSIEDE AZIONI TRAMITE I FONDI PENSIONE...

gianfranco zinzilli silvia calandrelli giampaolo rossi rai

FLASH - GRANDE INCAZZATURA NEL CENTRODESTRA, IN PARTICOLARE TRA I FRATELLINI D’ITALIA: TRA OGGI E DOMANI IN RAI DEVONO DECIDERE IL PRESIDENTE DI RAI PUBBLICITÀ E L’AD ROSSI VUOLE NOMINARE SILVIA CALANDRELLI, IN QUOTA PD, COME PRESIDENTE  DELLA CASSAFORTE PUBBLICITARIA DELLA RAI (IL FILOSOFO DI COLLE OPPIO LE AVEVA PROPOSTO LA DIREZIONE DI PUBBLICA UTILITÀ, MA LEI HA RIFIUTATO) - LA LEGA VORREBBE PIAZZARE GIANFRANCO ZINZILLI, ATTUALMENTE VICE DIRETTORE VICARIO DELLA DIREZIONE OFFERTA ESTERO RAI ITALIA...

milano fdi fratelli d'italia giorgia meloni carlo fidanza ignazio la russa francesco gaetano caltagirone duomo

DAGOREPORT - PIJAMOSE MILANO! E CHE CE' VO'! DALL’ALTO DELLE REGIONALI LOMBARDE DEL 2023, CON IL TRIONFO DI FRATELLI D'ITALIA (25,18%), MENTRE LA LEGA SI DEVE ACCONTENTARE DEL 16,5 E FORZA ITALIA DEL 7,23, L’ASSALTO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA MADUNINA ERA INEVITABILE - LA REGIONE È IN MANO DEL LEGHISTA ATTILIO FONTANA CHE, CON L’ASSESSORE ALLA SANITÀ GUIDO BERTOLASO, HA SBARRATO LA PORTA ALLE MIRE DELLA MELONIANA FAMIGLIA ANGELUCCI - EPPOI, SAREBBE PURE ORA DI DARE SEPOLTURA A ’STI POTERI FINANZIARI CHE SE NE FOTTONO DI ROMA: ED ECCO L’ASSALTO DI CALTAGIRONE A GENERALI E DI MPS-CALTA-MEF A MEDIOBANCA - IN ATTESA DI PRENDERSI TUTTO, LE MIRE DELLA DUCETTA PUNTANO AD ESPUGNARE ANCHE PALAZZO MARINO: AHÒ, ORA A MILANO CI VUOLE UN SINDACO ALLA FIAMMA! - ALLA FACCIA DEL POTERE GUADAGNATO SOTTO IL DUOMO IN TANTI ANNI DI DURO LAVORO DAI FRATELLI LA RUSSA, IL CANDIDATO DI GIORGIA SI CHIAMA CARLO FIDANZA. UN “CAMERATA” GIÀ NOTO ALLE CRONACHE PER I SALUTI ROMANI RIPRESI DALLE TELECAMERE NASCOSTE DI FANPAGE, NELL’INCHIESTA “LOBBY NERA” - UNA NOTIZIA CHE L’IMMARCESCIBILE ‘GNAZIO NON HA PER NULLA GRADITO…

donald trump friedrich merz giorgia meloni

DAGOREPORT - IL FINE GIUSTIFICA IL MERZ... – GIORGIA MELONI HA FINALMENTE CAPITO CHE IL DAZISMO DI TRUMP È UNA FREGATURA PER L’ITALIA. AD APRIRE GLI OCCHI ALLA DUCETTA È STATA UNA LUNGA TELEFONATA CON IL CANCELLIERE TEDESCO, FRIEDRICH MERZ - DA POLITICO NAVIGATO, L’EX NEMICO DELLA MERKEL È RIUSCITO A FAR CAMBIARE IDEA ALLA DUCETTA, PUNTANDO SUI GROSSI PROBLEMI CHE HANNO IN COMUNE ITALIA E GERMANIA (TU HAI SALVINI, IO I NAZISTI DI AFD) E PROPONENDOLE DI FAR DIVENTARE FRATELLI D’ITALIA UN PUNTELLO PER LA MAGGIORANZA PPE ALL’EUROPARLAMENTO, GARANTENDOLE L'APPOGGIO POLITICO ED ECONOMICO DELLA GERMANIA SE SOSTERRA' LA ROTTA DI KAISER URSULA, SUPPORTATA DALL'ASSE FRANCO-TEDESCO – CON TRUMP OLTRE OGNI LIMITE (LA FRASE SUI LEADER “BACIACULO” HA SCIOCCATO “AO’, IO SO' GIORGIA”), COME SI COMPORTERÀ A WASHINGTON LA PREMIER, IL PROSSIMO 17 APRILE?