LA VERSIONE DI MUGHINI – SULLA COMMEMORAZIONE DI ACCA LARENTIA NON HO IL BENCHÉ MINIMO SUSSULTO "ANTIFASCISTA" NEL VEDERE I NOMI DI QUEI POVERI RAGAZZI DEL GENNAIO 1978 SALUTATI DAL BRACCIO TESO DEI LORO CAMERATI DI ALLORA. HO SOLO COMMOZIONE A RICORDARE LA LORO SORTE. E QUALCUNO NON CI PROVI A FARMI LEZIONI DI ANTIFASCISMO, UNA MATERIA IN CUI PER LA BIOGRAFIA INTELLETTUALE E MORALE CHE HO NON ACCETTO LEZIONI DA NESSUNO – VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Giampiero Mughini per Dagospia

 

mughini mughini

Caro Dago, vedo un qual certo putiferio "antifascista" suscitato dalle immagini della gente di destra che innanzi alla sede del Msi di Acca Larentia a Roma due giorni fa levava le braccia nel saluto fascista a ricordare i due giovani militanti del Msi, il ventenne Franco Bigonzetti e il diciottenne Francesco Ciavatta, assassinati a freddo il 7 gennaio 1978 da un nugolo di terroristi di sinistra di cui non si è saputo mai più nulla.

 

Un terzo militante missino (il diciannovenne Stefano Recchioni) rimase successivamente ucciso negli scontri con la polizia, e la scena mi è stata vividamente raccontata dall'allora diciottenne Francesca Mambro, il cui destino assieme criminale e drammatico era stato orientato da quell'episodio.

 

Di tutte le azioni delinquenziali compiute dal terrorismo di sinistra nei confronti di ragazzi di destra quella di Acca Larentia resta forse la più clamorosa, persino più del brutale agguato al diciannovenne milanese Sergio Ramelli, che ci si misero in cinque ad annichilirlo a colpi di catene di bicicletta. Per la cronaca i due giovani missini assassinati ad Acca Larentia si apprestavano a distribuire un volantino che reclamizzava un concerto tenuto da un gruppo musicale di destra.

commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 3 commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 3

 

Mi fa piacere che alla commemorazione di Acca Larentia di due giorni fa fosse andato l'assessore Miguel Gotor, per dire di un uomo del Pd che stimo. Idealmente parlando c'ero anch'io a quella commemorazione, com'è dovere di un cittadino repubblicano quando ci sono da ricordare delle vittime innocenti. E nella mia memoria non conta che le vittime innocenti fossero state di destra o sinistra. Erano vittime innocenti, punto e basta.

 

giampiero mughini al grande fratello 2 giampiero mughini al grande fratello 2

Ma torniamo al punctum dolens. Quella marea di braccia levate nel saluto romano nel gridare "presente" alla pronunzia dei nomi di quei poveri ragazzi. Sì, sì, lo so che è un contrassegno del fascismo e che la nostra Costituzione non lo gradisce affatto. Da questo a dirne che è un segnale che tramortisce e offende "l'antifascismo" duro e puro ce ne passano di chilometri. Ho visto le foto di quei militanti missini o ex missini che levava il braccio. La buona parte gente oggi vicina ai sessant'anni e che magari erano stati compagni di idealità dei giovani missini assassinati a Roma.

 

Quel braccio levato è innanzitutto un omaggio alla loro giovinezza e alla sua drammaticità, al fatto che c'era allora una larvata guerra civile tra i ventenni italiani dell'una o dell'altra parte. Me la ricordo bene, benissimo, quella guerra civile, Me lo ricordo l'odio cieco da cui eravamo segnati gli uni e gli altri.

commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 4 commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 4

 

La volta che io e il giovane Benito Paolone (a Catania era il leader della Giovane Italia) venimmo espulsi entrambi dall'aula di un liceo dove si stava tenendo non ricordo più quale dibattito, e dove noi due stavamo urlando a squarciagola l'uno contro l'altro. Me lo sono ritrovato davanti Paolone trenta o più anni dopo e  l'ho subito abbracciato. La nostra parte in commedia l'avevamo fatta, solo che quella commedia - la guerra civile fra i ventenni italiani - era bella e finita e per fortuna nessuno ammazzava più nessuno.

 

Per tornare ad Acca Larentia, non ho il benché minimo sussulto "antifascista" nel vedere i nomi di quei poveri ragazzi del gennaio 1978 salutati dal braccio teso dei loro camerati di allora. Ho solo commozione a ricordare la loro sorte. E qualcuno non ci provi a farmi lezioni di antifascismo, una materia in cui per la biografia intellettuale e morale che ho non accetto lezioni da nessuno.

acca larentia acca larentia

 

 

GIAMPIERO MUGHINI

MUGHINI MUGHINI giampiero mughini giampiero mughini GIORGIA MELONI - GIULIANO CASTELLINO - ACCA LARENTIA GIORGIA MELONI - GIULIANO CASTELLINO - ACCA LARENTIA commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 2 commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 2 commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 1 commemorazione vittime vittime della strage di acca larentia 1 GIORGIA MELONI - GIULIANO CASTELLINO - ACCA LARENTIA GIORGIA MELONI - GIULIANO CASTELLINO - ACCA LARENTIA giampiero mughini cover giampiero mughini cover

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

VENETO DI PASSIONE PER SALVINI – IL “CAPITONE” PROVA AD ALZARE LA CRESTA E USCIRE DALL’ANGOLO: “CHIEDEREMO IL VENETO E IL TERZO MANDATO PER ZAIA”. MA SA BENE CHE IL DESTINO DELLA REGIONE, VERO FORTINO E CASSAFORTE DEL CARROCCIO, È SEGNATO: GIORGIA MELONI VUOLE METTERE LE MANI SUL NORD-EST. E COME DARLE TORTO? FORZA ITALIA CON L'8% GOVERNA PIEMONTE, SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. LA LEGA, CON UNA PERCENTUALE SIMILE, HA IN MANO VENETO, LOMBARDIA E FRIULI. PERCHE' LEI, CHE GUIDA IL PARTITO DI MAGGIORANZA RELATIVA, DOVREBBE ACCONTENTARSI DI LAZIO, ABRUZZO E MARCHE? - LO PSICODRAMMA NEL CARROCCIO È INIZIATO DOPO CHE IL MITE LUCA ZAIA È USCITO ALLO SCOPERTO (“SE PERDIAMO QUI VA TUTTO A ROTOLI”). A VENEZIA SI PREPARA LA SCISSIONE, CON UNA “LISTA ZAIA”...

DAGOREPORT! MONTANELLI E FALLACI SCANSATEVE! AI GIORNALISTI DEL “CORRIERE DELLA SERA” SI INSEGNA A SCRIVERE IN MODO “INCLUSIVO” CON UN CORSO ON-LINE - L’ULTIMA FOLLIA DEL POLITICAMENTE CORRETTO APPLICATA ALL’EDITORIA SERVIRA’ PER APPRENDERE UN “USO NON SESSISTA DELLA LINGUA ITALIANA” E PER “EVITARE L’USO DEL MASCHILE SOVRAESTESO”: IN PRATICA, IL MATTINALE DEI CARABINIERI RISULTERÀ IN FUTURO MOLTO PIÙ ACCATTIVANTE DEI TITOLI INCLUSIVI - SUL LAVORO BISOGNA EVITARE LE MICRO-AGGRESSIONI, TIPO L’UOMO CHE SIEDE A GAMBE SPALANCATE (LA DONNA MAI?) - PER NON FARSI MANCARE NULLA ARRIVANO LE INDICAZIONI SU COME CHIAMARE I NERI E I TRANS -INSOMMA, CONTINUANDO CON QUESTA FINTA E IPOCRITA “ECOLOGIA DEL LINGUAGGIO” POI NON LAMENTATEVI SE TRIONFA TRUMP!