L'UNICA COSA CHE MANCA AL MOSE PER FERMARE LE ACQUE È L' ACCENTO SULLA "E" -  L’AUTOCRITICA DEI DUE COMMISSARI FINITI SOTTO ACCUSA: "FORSE È STATO UN ERRORE DIECI GIORNI FA BOCCIARE I TEST DI SOLLEVAMENTO DEL MOSE, NON LO SO... -  IL SINDACO DI CHIOGGIA: “NOI ABBIAMO IL NOSTRO BABY MOSE E FUNZIONA DA 5 ANNI, IL MOSE GRANDE BISOGNAVA TESTARLO SUL CAMPO MARTEDÌ SERA”

-

Condividi questo articolo


Francesco Battistini per il “Corriere della sera”

 

mose mose

«Forse abbiamo sbagliato...». Piove forte sul Mose. E un po' su Giuseppe Fiengo, uno dei due commissari, «l' americano» (nato nel Massachusetts) che Renzi non volle più all' avvocatura dello Stato e che l' anticorruttori Raffaele Cantone invece ripescò, proponendolo all' infinita incompiuta di Venezia: i grillini che accusano lui e il collega Francesco Ossola d' essere stati troppo prudenti la notte del disastro, i bottegai veneziani che scrivono furiosi sulla saracinesca «siamo chiusi grazie al Mose!», qualcuno che s' indigna dei superstipendi di tutti questi commissari...

 

«Forse abbiamo sbagliato dieci giorni fa a bocciare i test di sollevamento, non lo so...

IL MOSE DI VENEZIA IL MOSE DI VENEZIA

Io ero perplesso, ma Ossola ha detto che non se la sentiva di dare l' ok: "Può accadere di tutto...". Sottoscrivo quel che ha dichiarato per spiegare la nostra scelta. Del resto, eravamo soli a decidere».

 

Sia sincero: tornasse a martedì, risponderebbe ancora picche al sindaco di Chioggia, quando l' Acqua Grandissima saliva e lui vi chiedeva d' azionare il Mose anche senza collaudi?

«Non è facile dirlo. Forse insisterei di più col prefetto: non è che in quelle situazioni muovi una cosetta piccola...».

 

Ma se domani c' è un' altra emergenza, che fate? «Deve venire qualcuno e dare l' ordine. Se c' è un ordine, si azionano la paratoie anche parzialmente».

 

IL MOSE DI VENEZIA IL MOSE DI VENEZIA

Cerchi il Mose e trovi solo parole. Pezzi smontati. Prototipi virtuali. Vai sul mare a Malamocco e il tassista ci ride: «Dovrebbe stare più o meno qua sotto...». C' era una Control Room allestita all' Arsenale, monitor come alla Nasa, ma hanno deciso di rifarla e oggi è una stanzetta anonima e spoglia: «Non sappiamo bene cosa dobbiamo fare», l' unica verità che si fa sfuggire un impiegato all' uscita (si dice sempre che Venezia è il manico e l' Arsenale il boccale, quindi bevetevi che questa è una sala operativa...). Ci sarebbero 78 dighe mobili, ti raccontano i pr, ma «è come se avessimo costruito la Tour Eiffel in fondo al mare e nessuno la potesse ammirare»: un pezzo, finalmente, questo giovedì mattina si vede a Chioggia e alle dieci non tira un filo di vento, non cade una goccia, il mare è quieto e insomma non ce n' è più bisogno, ma una paratoia - eccola! - la testano. «Dovevamo controllare le condutture attraverso cui passa l' aria compressa: sì, oggi è andata bene, c' erano meno pericoli, ma è innegabile che oltre certi livelli di marea la struttura ancora balli...».

 

mose mose

Si ricomincia da Chioggia e Alessandro Ferro, il sindaco M5s, ripete che si poteva fare prima: «Noi chioggiotti abbiamo già il nostro baby-Mose, una piccola diga che blocca il canale principale, e funziona da cinque anni. Il Mose grande, bisognava testarlo sul campo martedì sera: io alle cinque del pomeriggio ho chiamato Ossola e contattato Fiengo, c' era ancora il tempo, ma mi han detto che non si poteva fare. Invece serviva un po' di coraggio! Anche alzare le dighe parzialmente. Questo disastro si poteva evitare».

L' unica cosa che manca al Mose per fermare le acque è l' accento sulla «e», scherzano nei sotoporteghi. Fosse l' unica: se Venezia è un imbroglio che riempie la testa soltanto di fatalità (Guccini), l' araba fenice del Mose è sulle tragiche fatalità - il cambiamento climatico, la bora eccezionale - che scarica le sue colpe. Il presidente veneto Zaia, che pure tagliò il nastro, si chiede perché i 5 miliardi spesi stiano ancora sott' acqua: «Io sto là a lavorare tutti i giorni, mi faccio il culo - dice Fiengo, il commissario -. Per ogni test, servono mille autorizzazioni.

 

mose mose

E sia chiaro, col Mose siamo ancora in una fase sperimentale. Quando sono arrivato, ho trovato cose pazzesche, altro che il 93 per cento del Mose già realizzato! Quelli che chiamavano impianti, erano semplici forniture. È come se io avessi quattro ruote, un volante e mezza scocca, tutto ancora da assemblare, e dicessi che quella è un' auto pronta da guidare...».

 

Sul Mose si trovano d' accordo perfino pareri di solito incompatibili, Emanuele Filiberto di Savoia che fa sapere di pensarla più o meno come il filosofo Massimo Cacciari: quante incompetenze e bugie, per arrivare a queste acque tanto alte quanto putride in cui rema a fatica anche Fiengo. «Il mio è un lavoro d' obbiettive difficoltà, gestisco 500 appalti - si sfoga il commissario -. Sono guardato come un nero dell' Alabama. Ma lo sa che quando stavo per chiudere un contratto d' assicurazione da 120 milioni, ho dovuto aspettare otto mesi perché l' allora prefetto di Venezia, a me, non dava la certificazione antimafia? O che, se faccio una denuncia al fisco su un contratto, poi mi trovo il fisco che fa un accertamento su di me?».

 

mose mose

Il suo stipendio è finito sotto osservazione... «A Mario Giordano rispondo che, quando sono arrivato, la retribuzione annua del commissario era di 800mila euro lordi. Noi siamo stati allineati al tetto massimo di tutti i manager pubblici, 240mila lordi». Dal governo ora si parla di cabine di regia, hanno nominato una nuova supercommissaria... «Chiunque mandino, va benissimo.

mose mose

Basta che sia qualcuno che mi dica di aprire le paratoie, e io le apro».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - IL GIUBILEO SI AVVICINA E IN VATICANO MONTA UNA INCAZZATURA PROFONDA PER LA NOMINA DI ALESSANDRO GIULI AL MINISTERO DELLA CULTURA – L’80% DEL PATRIMONIO ARTISTICO ITALIANO È RIFERIBILE ALL’ARTE SACRA VOLUTA DALLA CHIESA, E IL GOVERNO DELLA "CRISTIANA" GIORGIA CHE FA? SCEGLIE UN NEO-PAGANO CHE BLATERA DELLA "CENTRALITA' DEL PENSIERO SOLARE", CHE "SIAMO FIGLI DEL FUOCO E DELL'ACQUA" (MAI DI DIO) - SENZA CONTARE CHE ALLA GUIDA DELLA BIENNALE C'E' L'APOSTATA BUTTAFUOCO (DA CRISTIANO E' DIVENTATO MUSULMANO SCIITA) - VIDEO: QUANDO GIULI SU RAI2 SUONAVA IL PIFFERO INVOCANDO LA “GRANDE NUTRICE” 

CHI CRITICA I MASSACRI DI NETANYAHU, DIVENTA IPSO FACTO ANTISEMITA? – IN VATICANO SONO IRRITATI PER LE REAZIONI SCOMPOSTE DELLA COMUNITÀ EBRAICA, DA EDITH BRUCK A RUTH DUREGHELLO, ALLE PAROLE DI BERGOGLIO SULLA GUERRA IN MEDIORIENTE - IL PONTEFICE HA "OSATO" DIRE: “BISOGNA INDAGARE PER DETERMINARE SE CIÒ CHE STA ACCADENDO A GAZA È UN GENOCIDIO” - COME SI FA A SCAMBIARE PER ANTISEMITISMO UNA LEGITTIMA OSSERVAZIONE CRITICA DI FRONTE AL MASSACRO IN CORSO? – PAPA FRANCESCO NON È CHEF RUBIO: HA SEMPRE RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALL’AUTODIFESA DI ISRAELE. MA COME PUÒ LA PIÙ ALTA AUTORITÀ MORALE DEL MONDO TACERE DI FRONTE A 45MILA MORTI PER 1200 VITTIME DELLA STRAGE DI HAMAS ?