MORTA DOPO INTERVENTO AL SENO, DA AUTOPSIA NESSUNA ANOMALIA
(ANSA) - CASTELFRANCO VENETO (TREVISO), 14 SET - Occorrerà attendere un paio di mesi per avere una risposta sulle cause del decesso di Helen Comin, cinquantenne di Cittadella (Padova) morta il 10 settembre scorso all'ospedale di Castelfranco Veneto (Treviso), cinque giorni dopo essere stata sottoposta ad un'operazione di chirurgia estetica al seno nella struttura sanitaria privata Diviclinic, nella stessa città.
L'autopsia, condotta ieri pomeriggio all'obitorio dell'ospedale castellano dal medico legale Claudio Terranova, di Padova, non avrebbe rilevato alcuna relazione evidente tra l'intervento chirurgico e l'arresto cardiocircolatorio sopraggiunto in fase postoperatoria, e dunque sarà necessario condurre analisi più approfondite sui tessuti e sui fluidi prelevati dalla salma. Per La vicenda sono indagati dalla Procura della Repubblica di Treviso il titolare di Diviclinic, Antonio Di Vincenzo, e l'anestesista Fabio Toffoletto.
(ANSA) - L'arresto cardiaco improvviso dopo l'intervento al seno, l'entrata in coma, il ricovero in rianimazione e, dopo cinque giorni, il decesso, avvenuto martedì 10 settembre. Così è morta Helen Comin, una 50enne di Cittadella, in provincia di Padova, che aveva deciso di sottoporsi ad un intervento in una clinica medica privata per la sostituzione delle due protesi di una mastoplastica eseguita alcuni anni fa. La donna, sposata con un imprenditore, era madre di quattro figli.
Cosa abbia fatto precipitare la situazione nella sala chirurgica della 'DiviClinic' di Castelfranco, diretta dal chirurgo Antonio di Vincenzo, dovrà stabilirlo la Procura di Treviso, che ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo. Sono indagati lo stesso Di Vincenzo, ed un anestesista, Fabio Toffoletto, entrambi presenti nella sala chirurgica al momento dell'operazione.
"L'intervento di sostituzione di protesi mammarie cui la signora si è sottoposta era semplice ed era stato preparato con scrupolo, eseguito senza alcun problema, con la consueta assistenza di un ex primario in anestesia e rianimazione, che aveva praticato una sedazione leggera" ha commentato Di Vincenzo, in una nota diffusa del suo avvocato Ernesto De Toni. I problemi si sono manifestati dopo una quarantina di minuti dall'intervento, quando la paziente era nella sala post-operatoria.
"Dopo l'operazione - ha ricostruito Di Vincenzo - la paziente era stata trasferita nel reparto post-operatorio, con il controllo costante del personale addetto, e non aveva manifestato alcun problema tanto che dopo una quarantina di minuti si era anche seduta sul letto. Dopo oltre un'ora dall'intervento ha avuto una improvvisa crisi cardiaca ed è stata immediatamente soccorsa dal personale della clinica, che le ha somministrato le pratiche rianimatorie poi proseguite dal personale del 118 arrivato in pochissimi minuti".
Helen Comin, in stato di coma, è stata a quel punto trasferita d'urgenza all'ospedale San Giacomo di Castelfranco e accolta nel reparto di rianimazione. Cinque giorni di attesa straziante per la famiglia, fino al decesso avvenuto martedì socrso. L'autopsia per la quale il pm Giovanni Valmassoi ha incaricato il medico legale dell'università di Padova Claudio Terranova, dovrà accertare eventuali correlazioni tra la morte improvvisa e l'intervento estetico. Il medico legale sarà affiancato nell'autopsia da un esperto in anestesia. "Siamo profondamente addolorati e sconvolti per quanto accaduto - ha detto ancora Di Vincenzo - e siamo vicini al marito e ai figli della signora".