briatore crazy pizza

E QUINDI COM’E’ STA PIZZA DI BRIATORE? PRIMA FATE GLI SBORONI E ORDINATE LA PIZZA PATANEGRA A 65 EURO POI FRIGNATE SE VI ARRIVA UN CONTO DA 260 EURO – SE ANDATE AL "CRAZY PIZZA" DI FLAVIO BRIATORE IN VIA VENETO A ROMA E PAGATE UN’INSALATA DI GRANCHIO 35 EURO, I PIRLACCHIONI SIETE VOI - "NEL MENÙ C'È LA CLASSICA BOTTIGLIA DI ROSSO DA 1.900 EURO. MA SE PRENDI IL CALICE SPENDI SOLO TRE EURO E CINQUANTA…”

 

Katia Riccardi per “la Repubblica - Edizione Roma”

 

briatore crazy pizza

«L'insalata è buona. C'era molto granchio». Dopo Londra, Monte Carlo e Milano, l'entrata incorniciata dai fiori della pizzeria di Flavio Briatore spezza Via Veneto in due come Sanremo spacca l'inverno in tv. Fiori rosa fiori di pesco, fiori finti. «E la pizza con il prosciutto Jamón a sessanta euro com' è?» «No, era buon » . La negazione a proteggere un tentativo di ottimismo. No, ma ti amo. «Qui la cosa migliore è il cibo».

 

Una serata al Crazy Pizza. Quattro amici al bar, quattro cani per strada, dei quali due musicisti e due poco liberi professionisti. Figli delle stelle, celiaci, intolleranti, allergici e in detox ma obbedienti per una sera all'ordine impartito dal ristorante: vietati calzoni corti per gli uomini e assolutamente scarpe chiuse. Il dress code del liceo è solo maschile.

 

briatore crazy pizza

Per la donna vale tutto. Meravigliosa. Stramaliziosa. Vieni e vedrai, che cosa sentirai. Dentro ci accoglie uno sciame di donne bambine che di notte poi si trucca lo sai e tutta la città impazzisce.

 

Ci trovano il tavolo, il 48, e due ore di tempo dalle 20,30 alle 22,30, poi serve il posto a chi ne sa di più. Altri fiori e alle pareti foto in bianco e nero di gente famosa che addenta fette di pizza. Julia Roberts, sotto, all'angolo, Berlusconi. Naomi Campbell, Cara Delavigne, Elisabetta Gregoraci. «Quella è Milly Carlucci? No, mi sa Madonna, aspetta, metto gli occhiali » . L'imprenditore è appeso in vari punti.

 

C'è anche De Niro. «Scusi, cameriere, ma in quella foto avrà trent' anni, come fa a mangiare la pizza di Briatore?». «Le chiamo la ragazza», non sa. La donna bambina risponde: «No» , stessa negazione, « sono foto di gente che mangia pizza». A caso.

briatore crazy pizza scontrino

Certo. Ai tavoli intorno al 48, che non sono pieni, schiene nude e tatuate, tutte magrissime. Gli uomini sono meno numerosi, attillati, abbronzati, gente di mare che se ne va. Ma a Porto Cervo. Un risucchio indietro nel tempo e ci ritroviamo nel Drive In di Antonio Ricci. Il 1988 ci stritola familiare come un parente con troppo deodorante Bac. E di colpo troviamo la risposta alla domanda profetica di Raf. Cosa resterà degli anni Ottanta? Crazy Pizza di Briatore. «Quell'effetto serra che scioglie la felicità» . In un angolo scorgiamo il deejay, stretto in pochi centimetri ondeggia come una processionaria. Il volume è alto, il brivido stridente di Mamhood, poi ombre di trenini, Buddha Bar, dance. Ed è subito Cocoricò.

 

«C'è una sola musica adatta a mangiare» , dice il musicista al nostro tavolo 48 gatti di vicolo miracoli. «Il jazz. Perché il jazz è organico, è una musica viva, d'insieme » . Smaila ride, lo intuiamo. «Avete pizza senza glutine?» . «Solo congelata, della Schär». Quella della farmacia. Ma certo, negli anni Ottanta il glutine non era ancora un problema esistenziale. Anni allegri e depressi di follia e lucidità, cantava Raf.

crazy pizza di flavio briatore apre a roma 9

 

Ordiniamo 4 insalate. Una pizza, la Pata Negra, un bicchiere di rosè, che però fa troppo Duemila e quindi compensiamo con un London Mule, che il Moscow non va più.

 

Il pane non è compreso, l'acqua sì. Nel menù c'è la classica bottiglia di rosso da 1.900 euro. Ci diamo gomitate di psoriasi come liceali cretini, «se prendi il calice però spendi solo tre e cinquanta». Senza pennette alla vodka puntiamo al fritto di « squid e zucchini » più una mozzarella con foglia di basilico. Nessuno ci nota, siamo invisibili, liberi, capelli tra i fiori. Le donne bambine prendono solo il cuore delle pizze e lasciano sui piatti le loro aureole. «Ma allora chi c'è qui stasera?». «Zombie dell'Occidente » . La ricchezza di una sera. Maledetta nostalgia, stai, stella, stai, Polaroid. Parole, caso e due camicie rosa. Dopo le 22 parte lo spettacolo. Il pizzettaro esce e fa roteare l'impasto Valtur. Resteranno aperti i Crazy Pizza del mondo?

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Apriranno davvero le crazy gelaterie con foto di lingue di modelle che leccano coni? Torniamo nel presente dagli anni Ottanta con il conto. Uno due tre stella, e duecentosessanta euro. Raf canta ancora. Danza la fame nel mondo, un tragico rondò.

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