1. IL POLIGONO DELLE ARMI FACILI "UN SUICIDIO E UNA RAPINA CON LE PISTOLE NOLEGGIATE"
Estratto dell’articolo di Martina Di Berardino e Giuseppe Scarpa per “la Repubblica - Edizione Roma”
«Claudio Campiti? Sì, è qui. È in linea di tiro, sta sparando. Perché, cosa è successo?» . I carabinieri arrivano al Poligono di Tor di Quinto, l'uomo ha appena compiuto una strage, 3 donne morte 3 persone gravemente ferite. Ma i responsabili all'ingresso della struttura, quelli che gli hanno consegnato l'arma, non lo sanno.
poligono di tiro tor di quinto 3
[…] Troppe coincidenze. Ecco che gli investigatori e i dipendenti vanno in linea di tiro. Qui un istruttore è categorico: « Campiti oggi non si è mai visto » . In pratica il 57enne ha preso l'arma, ha girato i tacchi e ha guadagnato l'uscita senza che nessuno se ne accorgesse. […]
Tra l'altro, in passato, nello stesso impianto si erano verificati altri spiacevoli episodi. Nel 2010 un trentenne si suicidò nel bagno dopo aver noleggiato una pistola. E nel 2012 il socio del poligono Marcello Ventrella, detto "il londinese" presentò un certificato medico falso, rubò una 44 Magnum presa in affitto e rapinò un ufficio postale a Firenze.
LA PISTOLA USATA DA CLAUDIO CAMPITI PER LA STRAGE ALLA RIUNIONE DI CONDOMINIO A FIDENE
[…] Campiti ha ritirato la Glock nella valigetta di contenimento obbligatoria e sigillata con una fascetta che avrebbe potuto aprire soltanto un istruttore o un responsabile della struttura, e invece di avviarsi verso i bersagli di carta cerchiata ha ripreso l'auto ed è andato al bar di Fidene.
Prima di noleggiare l'arma, Claudio è passato in segreteria per acquistare il massimo dei proiettili consentito: 4 scatole da 50 pezzi. Nonostante fosse assolutamente vietato, è uscito dalla struttura senza difficoltà con la Glock aprendo così una serie di interrogativi sulla sicurezza e sulla facilità di impadronirsi di un'arma: i Tsn, tiro a segno nazionale, sono un supermarket delle armi?
LA CASA DOVE VIVEVA CLAUDIO CAMPITI
Per noleggiare un'arma basta presentare un certificato di idoneità rilasciato dal medico di base (come per la palestra), un'autocertificazione che attesti l'assenza di carichi pendenti ( mentre per il porto d'armi serve il nulla osta della Questura), un documento valido e superare il breve corso di maneggio. Poi, passato il corso, si può affittare una pistola o un fucile nell'armeria del Poligono pagando la quota, esibendo l'attestato di idoneità e lasciando come deposito un documento.
LA CASA DOVE VIVEVA CLAUDIO CAMPITI AL CONSORZIO VALLE VERDE
L'arma però non può per alcun motivo uscire dalla struttura, ma alla disposizione non consegue alcun controllo e chiunque, con la pistola appena affittata, può uscire. Non c'è comunicazione tra armeria e pedana di fuoco. Anche di questa assenza di comunicazione ha approfittato Campiti. Per adesso Tor Di Quinto è sotto sequestro da parte del pm Giovanni Musarò, il magistrato titolare dell’indagine contro il killer di Fidene.
2. IL KILLER DEL CONDOMINIO UN TIRATORE ESPERTO POLIGONO SOTTO ACCUSA, IN PASSATO ALTRI FURTI
Estratto dell’articolo di Andrea Ossino e Giuseppe Scarpa per “la Repubblica”
«Sparava frontalmente al bersaglio, puntava uno a uno tutti i presenti». […] «Ha fatto una sorta di tiro al bersaglio », raccontano le testimonianze dei superstiti. A Roma, due giorni fa, intorno alle 9,30, il killer nel dehor del bar alla periferia di Fidene «ha mirato in punti vitali con una Glock calibro 45», dice il pm.
[…] E quando spara non sbaglia, rivelano i 30 colpi su 30 messi a segno sul bersaglio che nel 2019 gli ha permesso di conseguire il diploma nella sede del Tiro a segno nazionale di Tor di Quinto, lo stesso circolo dove era iscritto dal 2017 con un abbonamento Platinum e da cui, mezz' ora prima della mattanza, ha rubato sotto il naso degli addetti l'arma prediletta.
[…] Una carneficina terminata al grido di «maledetti mi avete lasciato sei anni senz' acqua, vi ammazzo tutti», ma orchestrata già a partire dai primi di novembre. Tre zaini pieni di indumenti, un tablet, un passaporto, il coltello allacciato sulla coscia e un pugnale in tasca rivelano la premeditazione e l'idea di fuggire. Per il piano di morte mancava solo la pistola. […]
3. PISTOLA RUBATA, LE FALLE DEL POLIGONO SENZA CONTROLLI NÉ METAL DETECTOR
Gra. Lon. per “la Stampa”
Una domanda si impone su tutte: com' è possibile che Claudio Campiti sia uscito indisturbato dal poligono di Tor di Quinto portandosi via la pistola? Il guaio è che il Tiro a segno nazionale è organizzato in modo tale che per abbandonare la struttura non è necessario ripassare dal punto in cui si è ricevuta l'arma a noleggio, è sufficiente non andare più a recuperare il documento di identità consegnato in pegno.
Inoltre all'uscita manca il metal detector e tra l'armeria e l'area tiro c'è un parcheggio dove è facile muoversi senza problemi. Del resto l'assassino a Tor di Quinto era di casa: si era iscritto il 31 maggio 2018 e aveva conseguito il diploma finale di tiro il 15 novembre 2019, come risulta nella scheda tecnica a lui intestata. Ma le sue abilità erano cresciute al punto che aveva ottenuto addirittura la tessera platinum, che conferma la capacità di ottenere 30 colpi sul bersaglio su 30 sparati.
poligono di tiro tor di quinto sequestrato 1
Si allenava con regolarità e la sua pistola preferita era proprio quella usata per il triplice delitto di domenica mattina: la Glock calibro 45. L'ha chiesta espressamente domenica alle 8,55, il poligono aveva aperto alle 8,45, e si è anche fatto consegnare 100 proiettili. Gli altri 70 di cui era in possesso li aveva molto probabilmente messi da parte durante precedenti sedute di tiro.
Il pm Giovanni Musarò e i carabinieri del comando provinciale di Roma stanno indagando per capire le falle all'interno del Poligono. Sia di carattere organizzativo sia strutturale, riferite alla costruzione dell'impianto. Si stanno cioè raccogliendo gli elementi utili per accertare la possibilità di contestare eventuali reati ai responsabili del centro, sia a livello direttivo sia a quello degli istruttori armieri. È evidente che c'è stata un'omessa vigilanza, ma è probabile che si ravvedano anche altre ipotesi di reato.
poligono di tiro tor di quinto
A Tor di Quinto non esiste alcun collegamento tra chi consegna la valigetta con armi e proiettili e chi sta alla linea di tiro, dove Campiti non è mai arrivato perché è salito sulla sua Ford Ka verde regolarmente in sosta nel parcheggio ed è andato via portandosi via la Glock e le munizioni.
E purtroppo non esiste neppure il vincolo, da parte del poligono, di verificare se a chi noleggia un'arma è stata respinta la richiesta del porto d'armi come avvenuto a Campiti. Non solo, il certificato sulle condizioni psico-fisiche non deve essere rilasciato da uno psicologo, ma basta la firma del medico di base.
I carabinieri hanno messo sotto sequestro il poligono e hanno prelevato documenti e filmati della video sorveglianza. Singolare, infine, che l'iscrizione al poligono sia avvenuta pochi mesi dopo un acceso contenzioso con il Consorzio Valleverde per l'accusa nei confronti di Campiti di aver incendiato delle panchine. Intanto il prefetto di Roma Bruno Frattasi osserva: «Programmeremo una stretta sui poligoni di tiro, ne parleremo ora con il questore e le altre forze di polizia per vedere i controlli amministrativi che noi possiamo fare quanto alla regolarità della conduzione della gestione da parte dei vari gestori di queste strutture. È giusto che si pianifichi e che l'attività si porti avanti con rapidità, questo posso dire con riguardo alla generalità delle strutture che andremo a controllare».
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