Antonio Piedimonte per "la Stampa"
Ormai è un giallo con tanto di tasselli di puzzle che si dipanano prima sulle circostanze della morte e poi su quello che sarebbe accaduto dopo. L'ennesimo colpo di scena sulla tragedia di Tiziana Cantone è arrivato ieri: la conferma che i periti della famiglia hanno fatto una scoperta destinata ad aprire nuovi, clamorosi scenari. Dagli esami scientifici effettuati dai genetisti sono emerse tracce di Dna sulla sciarpetta che fu trovata intorno al collo della giovane morta quattro anni fa, una pashmina che era stata dissequestrata lo scorso novembre su richiesta della madre della ragazza, Teresa Giglio.
I residui - che appartengono a due uomini - potrebbero costituire una svolta decisiva nella ricostruzione di quanto accaduto il 13 settembre 2016, quando la 31enne napoletana (di Mugnano) fu rinvenuta priva di vita nella cantina della sua casa. Una tragedia archiviata come suicidio, indotto dalla gogna social a cui era stata sottoposta perché il fidanzato aveva messo in circolazione alcuni video che la ritraevano in atteggiamenti intimi, in quello che oggi viene definito revenge porn.
TERESA GIGLIO MADRE DI TIZIANA CANTONE
Caso chiuso troppo presto? Di certo le prove scoperte dai tecnici messi in campo dai legali della famiglia (l'Emme-team, uno studio di Chicago) si vanno ad aggiungere ai dati web che gli stessi avvocati sono riusciti recuperare grazie all'accesso agli account di Tiziana, perché sia l'Ipad che l'Iphone erano stati resettati mentre si trovavano in custodia giudiziaria.
Episodio poco chiaro quello della cancellazione dei dati (19 le «anomalie» accertate), al punto che la Procura partenopea ha aperto un'indagine per frode processuale. Indagini che saranno forse brevi: dopo l'accesso alle banche-dati di Facebook, Instagram e Twitter si potranno conoscere i nomi di tutti i contatti (oltre un centinaio) e sarà possibile far emergere le prove di eventuali manomissioni e accessi non autorizzati.
Sempre a proposito di anomalie sospette e altre inquietanti quanto tecnologiche stranezze, l'altro ieri sera la signora Giglio ha subito un'intrusione informatica. Sull'episodio, subito denunciato, si sono immediatamente attivati i tecnici dello studio legale, i quali hanno scoperto che i "pirati" si sono serviti di un server professionale e sono anche risaliti anche alla posizione Gps, al dispositivo usato e quindi all'indirizzo Ip.
Dunque, anche in questo caso, con ogni probabilità si scoprirà qualcosa in tempi rapidi. La speranza della mamma (e di tanti con lei) è che riprendano le indagini sulla morte della figlia e si faccia luce sulla scomparsa di una bella ragazza «che non si sarebbe mai tolta la vita». E stavolta il caso potrebbe davvero riaprirsi.
TIZIANA CANTONE FUNERALI TIZIANA CANTONE 5 FUNERALI TIZIANA CANTONE - IL MALORE DELLA MADRE FUNERALI TIZIANA CANTONE 6