militari russi aiuti russia esercito bergamo

COSA HANNO FATTO I MEDICI RUSSI SBARCATI A BERGAMO NELLA PRIMAVERA DEL 2020? HANNO PREPARATO IN ITALIA IL VACCINO SPUTNIK-V - "REPUBBLICA" SPARA A ZERO SU CONTE (“FAVORI’ PUTIN”) E RACCONTA I RETROSCENA DELLA MISSIONE DI AIUTO ALLA CITTÀ COLPITA DAL VIRUS. FU UNA GRANDE OPERAZIONE DI SPIONAGGIO. LA RUSSIA È RIUSCITA A IDEARE UN VACCINO EFFICACE A PARTIRE DA INFORMAZIONI RACCOLTE DA DUE SUOI SCIENZIATI IN ITALIA (MA IGOR PELLICCIARI L'AVEVA SCRITTO PIÙ DI UN ANNO FA) – NON AVREMMO POTUTO FARE ALTRETTANTO NOI? COSA NE PENSA IL COPASIR? 

COSA FANNO DAVVERO I MILITARI RUSSI IN ITALIA? – SENTITE IL PROFESSOR IGOR PELLICCIARI: “SE INTELLIGENCE C’È STATA NON È STATA NEI CONFRONTI DELL’ITALIA, MA PER TRACCIARE L’ESATTA GENESI DI UN VIRUS DI CUI NESSUNO VUOLE RIVENDICARE LA PATERNITÀ E TRARNE INFORMAZIONI CHE SONO MANCATE PERCHÉ NASCOSTE IN CINA - DAGOSPIA DEL 26 APRILE 2020

https://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/cosa-fanno-davvero-militari-russi-italia-ndash-sentite-professor-234608.htm

 

Felice Manti per "il Giornale"

 

I RUSSI A BERGAMO

C' è una spy story in salsa russa che rischia di inguaiare l' ex premier Giuseppe Conte. Repubblica ha ricostruito la storia della presenza dei militari russi a Bergamo nella primavera del 2020 - siamo alle prime settimane della pandemia - con un retroscena che riscrive i rapporti tra Conte e il Cremlino, chiamando in causa il Copasir, la commissione di vigilanza sui servizi segreti da qualche giorno presieduta da Adolfo Urso di Fdi.

 

Il primo dubbio riguarda la genesi della missione Dalla Russia con amore, quando domenica 22 marzo 2020 106 russi sbarcarono da 13 aerei Ilyushin a Pratica di Mare per aiutare la Bergamasca a sconfiggere il virus.

bare a bergamo

Una missione decisa in 24 ore, «un' iniziativa concordata» tra Putin e Conte. Chiesta da Roma, come dicono i russi, o suggerita da Mosca, come replica sdegnato Conte? Al Copasir l' ardua sentenza.

 

Secondo le fonti di intelligence citati dal quotidiano romano, il ruolo dei medici russi è stato decisivo nel debellare con fatica l' avanzata del Covid. Ma il sospetto sollevato nell' inchiesta è che la missione sia servita più ai russi che ai medici bergamaschi, perché avrebbe messo le basi per arrivare al vaccino a «vettore virale» Sputnik-V, che secondo l' autorevole rivista medica The Lancet, si sarebbe rivelato efficace al 91,6% contro le forme sintomatiche di Covid-19, quindi tra i vaccini più performanti ma che ancora Ema tiene sotto osservazione.

 

giuseppe conte vladimir putin

Quindi, con la scusa di aiutare l' Italia, i medici russi che di giorni aiutavano i nostri medici in corsia, di notte lavoravano a un vaccino made in Russia «in cinque furgoni, inaccessibili agli italiani, parcheggiati nell' aeroporto di Orio al Serio». Con l' aggravante che la missione segreta dell' esercito russo nel territorio di un Paese della Nato, organizzata in fretta e furia, scrive ancora Repubblica, «aveva spiazzato sia la Farnesina sia i generali tagliandoli fuori dall' organizzazione».

 

Tanto più che della missione facevano parte anche due civili: Natalia Y. Pshenichnaya e Aleksandr V. Semenov, due epidemiologi russi tra i più influenti, poi diventati referenti del Cremlino nella lotta contro la pandemia.

 

I RUSSI A BERGAMO

Secondo Repubblica l' ex premier avrebbe offerto a Putin su un piatto d' argento non solo la chance di lavorare a un virus o di proteggere la Russia dal coronavirus, ma soprattutto la possibilità di «lanciare una campagna di propaganda interna ed internazionale», da cui Putin avrebbe tratto enorme vantaggio dal punto di vista elettorale, «in una sorta di competizione ibrida o guerra irregolare» che in quei mesi avrebbe garantito a Mosca «una momentanea supremazia nel settore in cui tutte le potenze si stavano confrontando», perché Mosca vedeva nella pandemia «l' occasione per ribaltare il sistema, incuneandosi nell' emergenza con gli aiuti e con la propaganda».

 

VLADIMIR PUTIN E GIUSEPPE CONTE

Insomma, Conte avrebbe fatto un super favore a Putin, il quale non avrebbe condiviso con l' Italia né i risultati scientifici a cui i suoi ufficiali e i due scienziati sarebbero arrivati, né i vari dossier sull' epidemia. Anzi, negli studi pubblicati in russo e in inglese sulla situazione italiana i giudizi sulle iniziative del nostro governo sarebbero stati «spietati». E come dar loro torto? Giuseppi non si è reso conto che il Paese andava chiuso subito perché si è fatto influenzare dalla propaganda cinese e dalle direttive (sbagliate) dell' Oms, figurarsi se sgamava il doppio gioco dei russi. Lui pensava solo a Rousseau...

 

I RUSSI HANNO CAPITO COME FERMARE IL COVID STUDIANDO BERGAMO

Giovanni Longoni per "Libero quotidiano"

 

esercito porta via le bare da bergamo

Il vaccino russo Sputnik V è nato a Bergamo. Lo scrive il sito internet di Repubblica in un servizio di Gianluca di Feo e Floriana Bulfon che vorrebbe essere la denuncia di un sofisticato gioco spionistico sul nostro territorio nazionale portato a termine dagli agenti del Cremlino tramite la missione "Dalla Russia con amore".

 

Sì, quella che nel marzo 2020 Mosca inviò per aiutare la provincia orobica allora alle prese con il momento peggiore della pandemia. Ma, invece di svelare una operazione da 007 contro il nostro Paese, Repubblica finisce per mostrare come sia stata l' Italia a rivelarsi incapace di comprendere il fenomeno Covid-19 mentre proprio la piccola spedizione russa, mentre aiutava i malati bergamaschi, studiava a fondo l' agente virale SARS-CoV-2. E preparava le basi per il vaccino oggi utilizzato in 40 Paesi, dall' Argentina alla Turchia, dall' Ungheria alla Serbia. Un medicinale che ha pressoché debellato il Covid a San Marino.

 

ospedale bergamo coronavirus

Senza dubbio è singolare che il governo giallorosso - a capo di un Paese della Nato abbia dato l' ok a una missione russa quasi totalmente di natura militare; certo, si dirà, le forze armate sono la cosa più efficiente oggi nella Federazione che obbedisce a Putin. Però resta molto strano e dimostra quanto meno l' impreparazione dell' esecutivo nella gestione dell' emergenza.

 

LA SPEDIZIONE Dei 106 membri della spedizione, solo due non avevano le mostrine: Natalia Y.Pshenichnaya e Aleksandr V.Semenov che, scrivono di Feo e Bulfon, sono i due epidemiologi più influenti al loro Paese. Una volta rientrati a Mosca, «saranno tra i referenti del Cremlino nella lotta contro la pandemia». Mentre i medici militari si dedicavano a soccorrere i bergamaschi, i due virologi raccoglievano informazioni sul morbo, grazie anche al sofisticato laboratorio da campo dell' esercito russo sistemato per qualche mese all' aeroporto di Orio. E inaccessibile agli italiani.

PUTIN CONTE

 

 

Insomma, se i cinesi evitavano di fornire informazioni sul contagio ai loro amici rus realmente offerto un aiuto concreto, curando decine di pazienti nell' ora più buia della storia recente e hanno sanificato dozzine di centri per anziani, spesso dimenticati dalle nostre autorità».

 

papa giovanni bergamo

COLPA NOSTRA E tuttavia di Feo e Bulfon sostengono che «"Dalla Russia con amore" è stata soprattutto una grande operazione di spionaggio. Non contro le installazioni militari italiane e neppure contro le basi della Nato. L' obiettivo era un nemico molto più feroce, che in quel momento in tutto il pianeta era considerato la minaccia suprema: il Covid».

 

Forse la vicenda risulterebbe più chiara spiegata così: la Russia è riuscita a ideare un vaccino efficace a partire da informazioni raccolte in poche settimane da due suoi scienziati n Italia. Non avremmo potuto fare altrettanto noi, che siamo una economia avnzata e membrofisso del G7? A quanto pare no.

PUTIN CONTE 1coronavirus terapia intensiva bergamo

Ultimi Dagoreport

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA

cecilia sala abedini donald trump

DAGOREPORT – LO “SCAMBIO” SALA-ABEDINI VA INCASTONATO NEL CAMBIAMENTO DELLE FORZE IN CAMPO NEL MEDIO ORIENTE - CON IL POPOLO IRANIANO INCAZZATO NERO PER LA CRISI ECONOMICA A CAUSA DELLE SANZIONI USA E L’''ASSE DELLA RESISTENZA" (HAMAS, HEZBOLLAH, ASSAD) DISTRUTTO DA NETANYAHU, MENTRE L'ALLEATO PUTIN E' INFOGNATO IN UCRAINA, IL PRESIDENTE “MODERATO” PEZESHKIAN TEME LA CADUTA DEL REGIME DI TEHERAN. E IL CASO CECILIA SALA SI È TRASFORMATO IN UN'OCCASIONE PER FAR ALLENTARE LA MORSA DELL'OCCIDENTE SUGLI AYATOLLAH - CON TRUMP E ISRAELE CHE MINACCIANO DI “OCCUPARSI” DEI SITI NUCLEARI IRANIANI, L’UNICA SPERANZA È L’EUROPA. E MELONI PUÒ DIVENTARE UNA SPONDA NELLA MORAL SUASION PRO-TEHERAN...

elon musk donald trump alice weidel

DAGOREPORT - GRAZIE ANCHE ALL’ENDORSEMENT DI ELON MUSK, I NEONAZISTI TEDESCHI DI AFD SONO ARRIVATI AL 21%, SECONDO PARTITO DEL PAESE DIETRO I POPOLARI DELLA CDU-CSU (29%) - SECONDO GLI ANALISTI LA “SPINTA” DI MR. TESLA VALE ALMENO L’1,5% - TRUMP STA ALLA FINESTRA: PRIMA DI FAR FUORI IL "PRESIDENTE VIRTUALE" DEGLI STATI UNITI VUOLE VEDERE L'EFFETTO ''X'' DI MUSK ALLE ELEZIONI POLITICHE IN GERMANIA (OGGI SU "X" L'INTERVISTA ALLA CAPA DI AFD, ALICE WEIDEL) - IL TYCOON NON VEDE L’ORA DI VEDERE L’UNIONE EUROPEA PRIVATA DEL SUO PRINCIPALE PILASTRO ECONOMICO…

cecilia sala giorgia meloni alfredo mantovano giovanni caravelli elisabetta belloni antonio tajani

LA LIBERAZIONE DI CECILIA SALA È INDUBBIAMENTE UN GRANDE SUCCESSO DELLA TRIADE MELONI- MANTOVANO- CARAVELLI. IL DIRETTORE DELL’AISE È IL STATO VERO ARTEFICE DELL’OPERAZIONE, TANTO DA VOLARE IN PERSONA A TEHERAN PER PRELEVARE LA GIORNALISTA - COSA ABBIAMO PROMESSO ALL’IRAN? È PROBABILE CHE SUL PIATTO SIA STATA MESSA LA GARANZIA CHE MOHAMMAD ABEDINI NON SARÀ ESTRADATO NEGLI STATI UNITI – ESCE SCONFITTO ANTONIO TAJANI: L’IMPALPABILE MINISTRO DEGLI ESTERI AL SEMOLINO È STATO ACCANTONATO NELLA GESTIONE DEL DOSSIER (ESCLUSO PURE DAL VIAGGIO A MAR-A-LAGO) - RIDIMENSIONATA ANCHE ELISABETTA BELLONI: NEL GIORNO IN CUI IL “CORRIERE DELLA SERA” PUBBLICA IL SUO COLLOQUIO PIENO DI FRECCIATONE, IL SUO “NEMICO” CARAVELLI SI APPUNTA AL PETTO LA MEDAGLIA DI “SALVATORE”…