Marco Della Corte per il Giornale
Il padre di Luca Sacchi, Alfonso, ha di recente fatto un'importante dichiarazione agli inquirenti, una confidenza più che altro, che tuttavia fa venire i brividi, in quanto sottolinea il totale menefreghismo da parte di Giovanni Princi (amico di Luca) una vota venuto a conoscenza della morte del giovane.
Alfonso Sacchi ha affermato: "Mio cugino Massimo mi ha raccontato che quando hanno dato la notizia della morte di Luca, Giovanni Princi ha detto: "Vabbé, allora se è morto andiamo a farci una birra e un panino, che sto morendo di fame" ". Luca Sacchi, di professione personal trainer, è stato freddato con un colpo di pistola alla testa la sera del 23 ottobre 2019. L'omicidio è avvenuto a Roma durante una compravendita di droga finita male.La testimonianza del genitore di Luca è molto importante per gli inquirenti, in quanto, a detta loro, la presunta reazione di Princi delinea la caratura del giovane "inserito stabilmente in contesti criminali".
Lo stesso Princi sarebbe stato colui che avrebbe introdotto la fidanzata di Luca Sacchi, Anastasia Kylemnyk, nel mondo dello spaccio. Come si legge dal settimanale Giallo, pervengono nuove ipotesi inquietanti sulla ragazza. Sempre tramite l'intermediazione di Giovanni, Kylemnyk sarebbe entrata in contatto con un potente e pericoloso criminale, Fabio Casali, un individuo legato allo spaccio di cocaina tra Italia e Sud America. Casali è stato già condannato a 16 anni di carcere e ritenuto, secondo gli inquirenti, il principale intermediario tra i narcos romani e i cartelli colombiani. Una pista che ha ufficialmente aperto un terzo filone investigativo riguardo l'omicidio di Luca Sacchi.
Anastasia Kylemnyk sarebbe entrata in contatto con un pericoloso narcotrafficante, Fabio Casali, ago della bilancia tra narcos romani ed organizzazioni criminali del Sud America. Un'evidenza emersa dopo l'esame da parte degli inquirenti sui tabulati telefonici di Giovanni Princi. Quest'ultimo, una decina di giorni prima l'omicidio di Luca Sacchi, aveva contattato lo stesso Casali per poi telefonare subito dopo ad Anastasia. una volta terminata la conversazione con la 25enne, Princi (anche lui con precedenti per spaccio) aveva immediatamente richiamato il narcotrafficante. I messaggi e le telefonate hanno aperto quindi un nuovo filone investigativo sul caso di Luca Sacchi. L'eventuale sicurezza su reali contatti tra Anastasia e Casali sarebbe la conferma che i 70 mila euro trovati addosso alla baby-sitter ucraina, sarebbero serviti per acquistare sostanze stupefacenti e che la ragazza sarebbe stata effettivamente parte integrante del business dello spaccio.
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