massimo riella

È FINITA LA SPETTACOLARE FUGA DEL RAMBO DEI BOSCHI! – DOPO QUATTRO MESI DI RICERCHE È STATO ARRESTATO MASSIMO RIELLA, SCOVATO IN MONTENEGRO DAI CARABINIERI – LA SUA È UNA VICENDA DA FILM: ARRESTATO PER AVER RAPINATO DUE ANZIANI, ERA SCAPPATO IL 12 MARZO SCORSO DOPO ESSERE STATO ACCOMPAGNATO SULLA TOMBA DELLA MADRE, DURANTE UN PERMESSO DI USCITA DAL CARCERE SOTTO SCORTA – SI ERA NASCOSTO A LUNGO SUI MONTI DI COMO, NEI BOSCHI, CACCIANDO ANIMALI

Paola Pioppi per il “Quotidiano nazionale”

 

MASSIMO RIELLA 1

La latitanza di Massimo Riella è terminata. Ieri è stato arrestato all’estero, in Montenegro, dove la polizia lo ha identificato e fermato, in esecuzione del mandato di cattura internazionale che gravava su di lui ormai da tempo.

 

Come sia arrivato fin lì non si sa e non è importante in questo momento: perché l’unica notizia che si attendeva da tempo era la fine della fuga del quarantottenne, scappato dal cimitero di Brenzio, a Gravedona ed Uniti, paesino sul lago di Como, la mattina del 12 marzo, mentre era al cimitero, in visita alla madre seppellita nella piccola frazione del paese.

 

Gli era stata concessa un’uscita, sotto scorta, dal carcere Bassone di Como dove era detenuto in custodia cautelare con l’accusa di aver rapinato due anziani.

 

MASSIMO RIELLA

Era bastato un minuto in cui era rimasto senza manette, un atto di umanità nei suoi confronti, che lui ha trasformato in una fuga istantanea, gettandosi tra i rovi di un dirupo. Sparito in quei boschi impervi che i suoi trascorsi di bracconiere gli hanno reso familiari, e nei quali è riuscito a nascondersi per cinque mesi. Certamente beneficiando dell’aiuto di tanti conoscenti e amici che a lungo lo hanno sostenuto, nascosto, foraggiato.

 

Ma la stretta dei carabinieri di Menaggio e della polizia penitenziaria, probabilmente aveva reso difficile per tutti continuare a spalleggiarlo, anche economicamente, e per lui stesso trovare luoghi in cui nascondersi.

 

Da settimane, non si sapeva più dove cercarlo, dopo aver passato al setaccio ogni metro quadrato dei boschi dell’Alto Lago di Como per settimane, anche con i droni. Ora è riapparso, in Montenegro, dove attenderà l’estradizione.

 

 

Articoli correlati

QUEL RAMBO DEL LAGO DI COMO - LA STORIA DI MASSIMO RIELLA, IL RAPINATORE IN FUGA NEI BOSCHI

SONO STATE INTERROTTE LE RICERCHE DI MASSIMO RIELLA, IL BRACCONIERE ARRESTATO PER AVER RAPINATO...

 

 

 

 

 

 

MASSIMO RIELLA 4MASSIMO RIELLA 5massimo riella con la figlia MASSIMO RIELLA 5

Ultimi Dagoreport

fazzolari meloni giorgetti salvini poteri forti economia

AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO INVESTIMENTI MILIARDARI IN ITALIA - I VARI BLACKSTONE, KKR, MACQUARIE, BLACKROCK, CHE ALL’INIZIO AVEVANO INVESTITO IN AZIENDE DI STATO, BANCHE, ASSICURAZIONI, RITENENDO IL GOVERNO DUCIONI STABILE E AFFIDABILE, DOPO APPENA DUE ANNI SI SONO ACCORTI DI AVER BUSCATO UNA SOLENNE FREGATURA - DAL DECRETO CAPITALI AD AUTOSTRADE, DALLA RETE UNICA ALLE BANCHE, E’ IN ATTO UN BRACCIO DI FERRO CON NOTEVOLI TENSIONI TRA I “POTERI FORTI” DELLA FINANZA MONDIALE E QUEL GRUPPO DI SCAPPATI DI CASA CHE FA IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A PALAZZO CHIGI (TEMPORANEAMENTE SI SPERA), IGNORANDO I TAPINI DEL MANGANELLO COSA ASPETTA LORO NELL’ANNO DI GRAZIA 2025

donald trump elon musk

DAGOREPORT - BLACKSTONE, KKR, BLACKROCK E ALTRI FONDI D’INVESTIMENTO TEMONO CHE IL SECONDO MANDATO ALLA CASA BIANCA DI TRUMP VENGA CONDIZIONATO DAL KETAMINICO ELON MUSK, CHE ORMAI SPARA UNA MINCHIATA AL GIORNO - GLI OPERATORI DI BORSA VOGLIONO FARE AFFARI, GLI AD PENSANO A STARE INCOLLATI ALLA POLTRONA DISTRIBUENDO PINGUI DIVIDENDI, NESSUNO DI ESSI CONDIVIDE L’INSTABILITÀ CHE QUEL “TESLA DI MINCHIA” CREA A OGNI PIÉ SOSPINTO - DAGLI ATTACCHI ALLA COMMISSIONE EUROPEA AL SOSTEGNO AI NAZISTELLI DI AFD FINO ALL’ATTACCO ALLA FED E AL TENTATIVO DI FAR ZOMPARE IL GOVERNO BRITANNICO, TUTTE LE SPARATE DEL MUSK-ALZONE…

matteo salvini giorgia meloni piantedosi renzi open arms roberto vannacci

DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL MARTIRE DELLE TOGHE ROSSE E LO HA COSTRETTO A CAMBIARE LA STRATEGIA ANTI-DUCETTA: ORA PUNTA A TORNARE AL VIMINALE, TRAMPOLINO CHE GLI PERMISE DI PORTARE LA LEGA AL 30% - E "IO SO' GIORGIA E TU NON SEI UN CAZZO" NON CI PENSA PROPRIO: CONFERMA PIANTEDOSI E NON VUOLE LASCIARE AL LEGHISTA LA GESTIONE DEL DOSSIER IMMIGRAZIONE (FORMALMENTE IN MANO A MANTOVANO MA SU CUI METTE LE MANINE MINNITI), SU CUI HA PUNTATO TUTTE LE SUE SMORFIE CON I “LAGER” IN ALBANIA - I FAN DI VANNACCI NON ESULTANO PER SALVINI ASSOLTO: VOGLIONO IL GENERALE AL COMANDO DI UN PARTITO DE’ DESTRA, STILE AFD - I DUE MATTEO...

giorgia meloni - matteo salvini - open arms

DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI GRIDERA' ANCORA ALLE “TOGHE ROSSE” E ALLA MAGISTRATURA “NEMICA DELLA PATRIA”? -L’ASSOLUZIONE È DI SICURO IL PIÙ GRANDE REGALO DI NATALE CHE POTEVA RICEVERE GIORGIA MELONI PERCHÉ TAGLIA LE UNGHIE A QUELLA SETE DI “MARTIRIO” DI SALVINI CHE METTEVA A RISCHIO IL GOVERNO – UNA VOLTA “ASSOLTO”, ORA IL LEADER DEL CARROCCIO HA DAVANTI A SÉ SOLO GLI SCAZZI E I MALUMORI, DA ZAIA A FONTANA FINO A ROMEO, DI UNA LEGA RIDOTTA AI MINIMI TERMINI, SALVATA DAL 3% DI VANNACCI, DIVENTATA SEMPRE PIÙ IRRILEVANTE, TERZA GAMBA NELLA COALIZIONE DI GOVERNO, SUPERATA PURE DA FORZA ITALIA. E LA DUCETTA GODE!

roberto gualtieri alessandro onorato nicola zingaretti elly schlein silvia costa laura boldrini tony effe roma concertone

DAGOREPORT - BENVENUTI AL “CAPODANNO DA TONY”! IL CASO EFFE HA FATTO DEFLAGRARE QUEL MANICOMIO DI MEGALOMANI CHE È DIVENTATO IL PD DI ELLY SCHLEIN: UN GRUPPO DI RADICAL-CHIC E BEGHINE DEL CAZZO PRIVI DELLA CAPACITÀ POLITICA DI AGGREGARE I TANTI TONYEFFE DELLE DISGRAZIATE BORGATE ROMANE, CHE NON HANNO IN TASCA DECINE DI EURO DA SPENDERE IN VEGLIONI E COTILLONS E NON SANNO DOVE SBATTERE LA TESTA A CAPODANNO - DOTATA DI TRE PASSAPORTI E DI UNA FIDANZATA, MA PRIVA COM’È DI QUEL CARISMA CHE TRASFORMA UN POLITICO IN UN LEADER, ELLY NON HA IL CORAGGIO DI APRIRE LA BOCCUCCIA SULLA TEMPESTA CHE STA TRAVOLGENDO NON SOLO IL CAMPIDOGLIO DELL’INETTO GUALTIERI MA LO STESSO CORPACCIONE DEL PD -  EPPURE ELLY È LA STESSA PERSONA CHE SCULETTAVA FELICE AL GAY PRIDE DI MILANO SUL RITMO DI “SESSO E SAMBA” DI TONY EFFE. MELONI E FAZZOLARI RINGRAZIANO… - VIDEO