Estratto dell’articolo di Romina Marceca e Luca Serranò per www.repubblica.it
I due sciabolatori accusati di stupro di gruppo nei confronti di una schermitrice di 17 anni dentro un campus estivo a Chianciano Terme, si sono autosospesi dai prossimi incontri di scherma. Una decisione che Emanuele Nardella, foggiano, e Lapo Jacopo Pucci, che abita a Milano, hanno preso di concerto con i propri maestri e i legali.
[…] Lapo Jacopo Pucci, 19 anni, avrebbe dovuto partecipare il 7 marzo alle prove nazionali a Lucca. Emanuele Nardella, caporal maggiore dell’Esercito di 21 anni, invece, dovrebbe prendere parte agli Open di venerdì 8 ma è quasi certo che non si presenterà. La decisione di defilarsi, nonostante nessuna richiesta da parte della Fis, arriva nel giorno in cui il presidente del Coni Giovanni Malagò rilascia una dichiarazione sulla presunta violenza che ha scatenato la reazione del difensore della minorenne e dell’associazione ChangeTheGame contro gli abusi nello Sport.
Malagò ha parlato a margine di un evento su Milano Cortina 2026: “Ho sentito il presidente Azzi, l'ho subito chiamato e mi ha riferito con una serie di passaggi millimetrici tutto quello che era successo. La procura di Siena sapete cosa ha ritenuto giusto fare e su questo ci sono atti secretati. Le accuse sono molto gravi, poi si entra nel campo delle interpretazioni e delle logiche". Ha poi aggiunto: "Voi ritenete giusto che anche se c'è una procura che sta indagando con telefoni sotto controllo, interviste e incontri, non ci siano gli elementi per agire oppure a prescindere uno doveva intervenire? Basta, qui mi fermo".
La violenza sarebbe avvenuta nella camera di Emanuele Nardella all’ International Sabre Camp tra il 4 e il 5 agosto scorso. In quella camera c’era anche Lapo Jacopo Pucci, secondo il racconto della giovane, e anche un terzo sciabolatore che però ha dichiarato che stava dormendo e non si sarebbe accorto di nulla.
I tre ragazzi sarebbero stati ubriachi e la giovane non ricorda molto dopo essere entrata in quella stanza. La mattina dopo si è ritrovata addosso diversi lividi. Ha chiamato la sorella e insieme sono andate in ospedale. Da lì il percorso di denuncia.
Replica a Malagò l’avvocato Luciano Guidarelli che si chiede: “Quindi la mia assistita si sarebbe inventata tutto? A che pro. E poi a sette mesi di inerzia da parte in primis della federazione? […]»
EMANUELE NARDELLA - LAPO JACOPO PUCCI