elisabetta ii e angela kelly-3

È FINITO IL REGNO DI ANGELA KELLYLO SCHIAFFO DI RE CARLO ALLA SARTA FEDELISSIMA DELLA MADRE: IL SOVRANO LE HA CONCESSO L’ONORIFICENZA DI SEMPLICE COMMANDER, LA STESSA RISERVATA ALLO STALLIERE – UNA CHIARA PRESA DI POSIZIONE CHE METTE FINE ALLO STRAPOTERE DI KELLY CHE ERA TANTO AMATA DALLA REGINA QUANTO ODIATA DAI COLLEGHI CHE L’AVEVANO SOPRANNOMINATA "AK-47" PER I MODI RUDI...

Estratto dell'articolo di Vittorio Sabadin per “il Messaggero”

 

elisabetta ii e angela kelly 2

[…] re Carlo III ha voluto premiare con un'onorificenza tutte quelle persone che in qualche modo sono state vicine a sua madre e l'hanno servita fino al giorno della sua morte. Decine di collaboratori hanno ricevuto un riconoscimento da ostentare sui biglietti da visita e sono tornate a casa felici. Una sola ha masticato amaro: la sarta personale e più grande amica di Elisabetta, Angela Kelly. Carlo non le ha infatti concesso una delle onorificenze più ambite, come quella di Dame Commander of the Royal Victorian Order (DCVO), ma solo un titolo minore, quello di semplice Commander.

 

elisabetta ii e angela kelly 3

[…] Tanto era amata dalla Regina, tanto Angela Kelly era infatti odiata dal personale del palazzo, forse geloso della grande familiarità che lei aveva con Elisabetta. Dava ordini come se fosse la sua portavoce, aveva accesso a tutte le stanze, era stata autorizzata dalla Sovrana a scrivere un libro su di lei, e ne indossava persino le scarpe quando erano nuove per ammorbidirle e dare loro un aspetto più familiare. […]Gli altri collaboratori della Sovrana l'avevano soprannominata "AK-47", la sigla che identifica il fucile d'assalto Kalashnikov, per i suoi modi rudi e la sua schiettezza. […]

 

RE CARLO

Che il regno di Angela Kelly fosse finito insieme a quello della Regina lo si era capito subito dopo la morte della Sovrana, quando tutte le serrature delle stanze erano state cambiate per impedirle di entrarvi.

 

A Palazzo si pensa, e forse si teme, che Kelly voglia scrivere un altro libro e sia stata autorizzata da Elisabetta a farlo. È anche possibile che compaia in qualche trasmissione televisiva americana sullo stile dei Sussex e se sarà così non lo farà certo esibendo onorificenze troppo importanti.

elisabetta ii e angela kelly 1

[…] Angela Kelly rosica amaro, anche perché le dame di compagnia di Elisabetta, Philippa de Pass e Jenny Gordon Lennox, sono state insignite dell'onorificenza di Dame del Royal Victorian Order, mentre lei condivide il titolo di Commander con lo stalliere della Sovrana, che reggeva le briglie del suo cavallo al funerale, e con il paggio Paul Whybrew, che era comparso dietro a James Bond nel famoso filmato delle Olimpiadi del 2012. Un clamoroso schiaffo che forse non meritava.

angela kelly 3re carlo iiire carloangela kelly 2angela kelly regina elisabetta 1angela kelly 1angela kelly 1angelakelly zangela kelly 2il libro di angela kellyangela kelly regina elisabetta 2angela kelly 1regina elisabetta anna wintour angela kelly

Ultimi Dagoreport

matteo salvini roberto vannacci luca zaia lorenzo fontana calderoli massimiliano fedriga romeo lega

DAGOREPORT - SI SALVINI CHI PUO'! ASSEDIATO DAL PARTITO IN RIVOLTA, PRESO A SBERLE DA GIORGIA MELONI (SUL RITORNO AL VIMINALE, AUTONOMIA E TERZO MANDATO), ''TRADITO'' PURE DA VANNACCI, PER IL “CAPITONE” STA ARRIVERANDO IL MOMENTO IN CUI DOVRA' DECIDERE: RESTARE LEADER DELLA LEGA O RESTARE AL GOVERNO COME SACCO DA PUGNI DELLA DUCETTA? - LA CRISI POTREBBE ESPLODERE ALLE PROSSIME REGIONALI IN VENETO: SE ZAIA PRESENTASSE UN SUO CANDIDATO NELLA LIGA VENETA, SALVINI SCHIEREREBBE LA LEGA A SUPPORTO DEI “DOGE-BOYS” CONTRO IL CANDIDATO FDI DELLA DUCETTA, SFANCULANDO COSI' L'ALLEANZA DI GOVERNO, O RESTEREBBE A CUCCIA A PALAZZO CHIGI, ROMPENDO IL CARROCCIO? AH, SAPERLO...

cecilia sala mohammad abedini donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - INTASCATO IL TRIONFO SALA, SUL TAVOLO DI MELONI  RIMANEVA L’ALTRA PATATA BOLLENTE: IL RILASCIO DEL “TERRORISTA” IRANIANO ABEDINI - SI RIUSCIRÀ A CHIUDERE L’OPERAZIONE ENTRO IL 20 GENNAIO, GIORNO DELL’INSEDIAMENTO DEL NUOVO PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, COME DA ACCORDO CON TRUMP? - ALTRO DUBBIO: LA SENTENZA DELLA CORTE DI APPELLO, ATTESA PER IL 15 GENNAIO, SARÀ PRIVA DI RILIEVI SUL “TERRORISTA DEI PASDARAN’’? - E NEL DUBBIO, ARRIVA LA DECISIONE POLITICA: PROCEDERE SUBITO ALLA REVOCA DELL’ARRESTO – TUTTI FELICI E CONTENTI? DI SICURO, IL DIPARTIMENTO DI GIUSTIZIA DI WASHINGTON, CHE SI È SOBBARCATO UN LUNGO LAVORO DI INDAGINE PER PORTARSI A CASA “UNO SPREGIUDICATO TRAFFICANTE DI STRUMENTI DI MORTE”, NON AVRÀ PER NULLA GRADITO (IL TROLLEY DI ABEDINI PIENO DI CHIP E SCHEDE ELETTRONICHE COME CONTROPARTITA AGLI USA PER IL “NO” ALL'ESTRADIZIONE, È UNA EMERITA CAZZATA...)

marco giusti marcello dell utri franco maresco

"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON… TREMORE'" - FRANCO MARESCO, INTERVISTATO DA MARCO GIUSTI, RACCONTA DEL SUO COLLOQUIO CON MARCELLO DELL'UTRI - LA CONVERSAZIONE VENNE REGISTRATA E IN, PICCOLA PARTE, UTILIZZATA NEL SUO FILM "BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA": DOMANI SERA "REPORT" TRASMETTERÀ ALCUNI PEZZI INEDITI DELL'INTERVISTA - MARESCO: "UN FILM COME 'IDDU' DI PIAZZA E GRASSADONIA OFFENDE LA SICILIA. NON SERVE A NIENTE. CAMILLERI? NON HO MAI RITENUTO CHE FOSSE UN GRANDE SCRITTORE..." - VIDEO

terzo mandato vincenzo de luca luca zaia giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – REGIONALI DELLE MIE BRAME! BOCCIATO IL TERZO MANDATO, SALVINI SI GIOCA IL TUTTO PER TUTTO CON LA DUCETTA CHE INSISTE PER UN CANDIDATO IN VENETO DI FRATELLI D'ITALIA - PER SALVARE IL CULO, A SALVINI NON RESTA CHE BATTERSI FINO ALL'ULTIMO PER IMPORRE UN CANDIDATO LEGHISTA DESIGNATO DA LUCA ZAIA, VISTO IL CONSENSO SU CUI IL DOGE PUÒ ANCORA CONTARE (4 ANNI FA LA SUA LISTA TOCCO' IL 44,57%, POTEVA VINCERE ANCHE DA SOLO) - ANCHE PER ELLY SCHLEIN SONO DOLORI: SE IL PD VUOLE MANTENERE IL GOVERNO DELLA REGIONE CAMPANA DEVE CONCEDERE A DE LUCA LA SCELTA DEL SUO SUCCESSORE (LA SOLUZIONE POTREBBE ESSERE CANDIDARE IL FIGLIO DI DON VINCENZO, PIERO, DEPUTATO PD)

elisabetta belloni giorgia meloni giovanni caravelli alfredo mantovano

DAGOREPORT – CHI È STATO A FAR TRAPELARE LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI ELISABETTA BELLONI? LE IMPRONTE PORTANO A “FONTI DI INTELLIGENCE A LEI OSTILI” - L'ADDIO DELLA CAPA DEGLI SPIONI NON HA NULLA A CHE FARE COL CASO SALA. LEI AVREBBE PREFERITO ATTENDERE LA SOLUZIONE DELLE TRATTATIVE CON TRUMP E L'IRAN PER RENDERLO PUBBLICO, EVITANDO DI APPARIRE COME UNA FUNZIONARIA IN FUGA - IL CONFLITTO CON MANTOVANO E IL DIRETTORE DELL'AISE, GIANNI CARAVELLI, VIENE DA LONTANO. ALLA FINE, SENTENDOSI MESSA AI MARGINI, HA GIRATO I TACCHI   L'ULTIMO SCHIAFFO L'HA RICEVUTO QUANDO IL FEDELISSIMO NICOLA BOERI, CHE LEI AVEVA PIAZZATO COME VICE ALLE SPALLE DELL'"INGOVERNABILE" CARAVELLI, È STATO FATTO FUORI - I BUONI RAPPORTI CON L’AISI DI PARENTE FINO A QUANDO IL SUO VICE GIUSEPPE DEL DEO, GRAZIE A GIANMARCO CHIOCCI, E' ENTRATO NELL'INNER CIRCLE DELLA STATISTA DELLA GARBATELLA