Giuseppe Scarpa per "il Messaggero"
Gelosie, contrasti, la ricerca di appoggi all'estero, il desiderio di creare alleanze con altri gruppi neofascisti del Vecchio Continente, l'intestazione di società a militanti di Fn che fungono da teste di legno per il leader del movimento e, infine, il sospetto di una manina dei servizi dietro le gesta dei camerati rivali. Ciò che avviene nella galassia neofascista targata Forza Nuova, al moltiplicarsi di sigle nell'estremismo nero, lo svela, inconsapevolmente, uno degli stessi protagonisti. Roberto Fiore, il leader di Forza Nuova intercettato dai carabinieri del Ros in un'inchiesta della procura di Roma di poco tempo fa. È una costante il timore di Fiore per il successo che possono avere i movimenti di CasaPound e di Militia.
Ignaro di essere ascoltato dagli inquirenti, il segretario di Fn, il 26 settembre del 2014, parla a ruota libera con un forzanovista, tra i responsabili romani di Fn. «Casapound non esprime più, quello che esprimeva quattro anni fa», esordisce. Poi aggiunge: «Se Maurizio Boccacci (il capo di Militia Italia, storico leader dell'estrema destra dei Castelli Romani, ndr) sì muove, si muove perché si stanno muovendo tutta una serie di situazioni. E questa è roba di servizi. Questo è lo Stato. Sono i servizi, il fatto che Boccacci sia a busta paga, te lo possono confermare persone che. ..».
LE STRATEGIE
I due passano a discutere di strategie, convenendo che comunque il vento sia «favorevole» a chi nell'estrema destra «resta libero». Un'opportunità che però richiede prudenza: «Io so per storia che nel momento in cui tu rimani solo ti sfondano, e noi in questo momento non abbiamo ancora le difese per opporci... ». Insomma le mosse di CasaPound preoccupano Fiore e il suo entourage ma i dirigenti di Fn concordano sul fatto che non hanno la forza in quel momento di competere e devono concertare una strategia attendista, valutando l'evolversi degli eventi.
Chissà se la pandemia e il malcontento generato dalla crisi causata dal Covid, è stato l'occasione che tanto attendevano per rilanciare il loro movimento. In quegli anni, però, sempre secondo gli inquirenti Fiore disponeva dei militanti del partito come voleva. Li spostava come pedine, gli intestava società e conti correnti. «Fiore mi sta mettendo in mezzo a delle società senza dirmi un c... - spiega M.S., 28enne militante di Fn ad un altro esponente in una conversazione intercettata dal Ros nel 2014 - io vorrei sapere qualcosa, vuole aprire un conto a nome mio in Inghilterra guarda ti prego (...) io non so che fare».
«I timori espressi dal 28enne - scrivono i carabinieri - trovavano conferma perché quest' ultimo risultava, dal 2 marzo 2014, rivestire le cariche nella UK Privilege Ltd». Quest' ultimo non è l'unico a ricoprire ruoli di vertice nelle società senza uno straccio di competenza.
Stessa cosa per il forzanovista R. M., amministratore unico della Act Comunication srl e amministratore della Fresh Wash Srl che gestisce una lavanderia a Roma. Con l'Act Comunication il militante di Fn gestisce milioni di euro in entrata e in uscita eppure «non è in grado di riferire alla dipendente di banca Fineco le motivazioni commerciali alla base dei trasferimenti di denaro in favore di un'altra società», sostiene il Ros.
Dalle carte emerge anche la rete internazionale del movimento. Fiore viaggia per l'Europa dal 2014, arriva fino al Medio Oriente, in Siria. Poi in Grecia dai fratelli di Alba Dorata assieme all'eurodeputato Udo Voigt eletto con il partito Nazionaldemocratico di Germania. Infine Forza Nuova si muove, secondo il Ros in Russia alla ricerca di sostegno politico.
MAURIZIO BOCCACCI Maurizio Boccacci