Estratto dell'articolo di Giacomo Talignani per "La Repubblica"
Un'estate di San Martino in anticipo, con le festività di Ognissanti caratterizzate da temperature calde quasi ovunque e punte di 24 gradi al Sud. E soprattutto, pochissima pioggia, ben inferiore alle medie del periodo. Dopo le perturbazioni di settembre e le devastanti alluvioni di ottobre, novembre inizierà all'insegna di un anticiclone autunnale che porterà a condizioni meteo straordinarie: anche oltre una settimana di caldo e ben prima di quell'Estate di San Martino che ogni tanto si verifica intorno alla seconda settimana novembre.
Pierluigi Randi, meteorologo e presidente dell' AMPRO (Associazione meteo professionisti), spiega perché possiamo "rilassarci un po' ", sempre ricordando come la variabilità dei fenomeni meteo, oggi più intensi a causa della crisi del clima, deve comunque farci stare sull'attenti, anche visto quanto accaduto nelle ultime ore in Spagna, colpita da alluvioni mortali.
Novembre è alle porte e sembra tornare l'estate. É così?
"Diciamo che non sarà un caldo di tipo estivo, ma questi anticicloni autunnali quando si manifestano - come adesso - hanno la tendenza a portare temperature miti. Per un po' di giorni, specialmente al centro-sud, le temperature saranno quindi ben superiori alla norma del periodo, anche di sei-sette gradi. Al Sud si potranno addirittura toccare temperature intorno ai 24 gradi, al Nord invece in generale intorno ai 20 gradi, come per esempio in Pianura Padana".
[...] Quanto durerà questo caldo anomalo?
"Si protrarrà per diversi giorni, anche fino al 5 o 6 novembre, in alcuni casi fino al 7. Un periodo mite che sarà poi seguito da un raffreddamento, ma sempre all'insegna dell'alta pressione. Proprio l'alta pressione nella seconda settimana di novembre farà convogliare correnti da nord est da est che proverrebbero prima dalla Russia e poi dai Balcani. In quel caso si arriverà prima a una normalizzazione delle temperature intorno alla media del periodo e poi a gradi anche inferiori, soprattutto al centro-sud e nelle regioni del versante Adriatico.
Queste sono caratteristiche tipiche degli anticicloni autunnali, che possono portare sia fasi di tempo mite ma se poi pescano correnti fredde dall'Europa Orientale portano all'abbassamento delle temperature e a cambiamenti, per cui è bene comunque sempre controllare il meteo".
Perché a ottobre si sono verificate alluvioni devastanti e ora entriamo invece in una fase più mite? Dobbiamo attenderci altri fenomeni meteo estremi a breve?
"Perché quelle che transiteranno ora sono masse di aria fredda piuttosto secche, non così cariche di vapore acqueo come accaduto lo scorso mese. Certo, anche le massa d'aria in arrivo adesso devono comunque transitare su un mare caldo come l'Adriatico, per cui su alcune zone centrali adriatiche e nel Sud potrebbero verificarsi fenomeni di instabilità. Ma la differenza rispetto a quanto successo a ottobre è che adesso non abbiamo masse d'aria calda ricche di vapore acqueo.
Correnti da sud e sud ovest, come quelle delle scorse settimane, spesso portano a tremende precipitazioni, quelle da nord est che non compiono un percorso sul mare, che arrivano da Russia, sono invece più secche e potenzialmente agevolano fenomeni più deboli, non così pericolosi. Per cui nei prossimi dieci giorni direi che è meno probabile che si verifichino eventi estremi. Ovviamente però vortici depressionari sono sempre possibili e le cose possono cambiare".
Le masse d'aria calda sono le stesse che hanno contribuito alle tragiche alluvioni in corso ora in Spagna, dove a Valencia ci sono state vittime e case finite sott'acqua?
"Sì. In Spagna è stata una catastrofe. In questo caso è entrata in gioco una massa d'aria calda, nord africana, che poi si è arricchita di vapore acqueo sorvolando un Mediterraneo sempre più caldo ed è andata a impattare i rilievi della Spagna orientale. Un fenomeno davvero pericoloso, con caratteristiche simili a quelle avvenute da noi in Emilia Romagna, quando ad incidere sono state le temperature superficiali troppo elevate e troppo cariche di energia del Mediterraneo. Quando si verificano queste condizioni i fenomeni sono amplificati. In più in Spagna c'è persistenza: il vortice depressionario rimarrà lì in tutto per quasi tre giorni, sempre sulle stesse posizioni, una stazionalità e una massa d'aria calda che fanno disastri".
In Italia invece possiamo escludere ora questo fenomeno? Anche le piogge sono in diminuzione?
"Sì, dovremmo rilassarci un po'. Nei prossimi sette-otto giorni direi che possiamo stare abbastanza tranquilli. Non c'è segnale di piogge particolari: anzi, in quello che dovrebbe essere per molte regioni il periodo più piovoso dell'anno le precipitazioni - soprattutto al centro nord- saranno decisamente inferiori alla norma, di molto. Al Sud invece piogge più nella norma con qualche evento piovoso passeggero". [...]
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