Alessia Marani per "il Messaggero"
Dolcetto, scherzetto e... superalcolici. La notte brava di Halloween riempie i pronto soccorsi romani di giovani, anche minorenni, storditi da strong drink e bevute a più non posso. Almeno 7 i ragazzi finiti in coma etilico, specie in Centro e nella zona di piazza Trilussa, a Trastevere, tra questi persino una dodicenne trovata da sola in strada e soccorsa da un'ambulanza del 118 nel centro storico.
Gli equipaggi del servizio d'emergenza regionale hanno fatto la spola per tutta la notte da una parte all'altra della città, allertati da cittadini e passanti spaventati per le urla o lo stato confusionale di frotte di giovanissimi su di giri, in qualche caso protagonisti di liti sfociate in risse, oppure barcollanti sui marciapiedi come gli zombie evocati nella notte degli spiriti.
LA CRONACA
Dopo l'una non c'è tregua alla sala operativa del 112, il numero unico per le emergenze: una dopo l'altra fioccano le richieste di soccorso. Le ambulanze corrono a sirene spiegate e con loro le volanti della polizia e le pattuglie del radiomobile dei carabinieri.
All'alba si contano circa venticinque persone colte da malore per abuso di alcol, specie all'uscita da locali o abitazioni private dove si sono svolte feste a tema. Ma già prima c'erano state delle chiare avvisaglie. Un agente di lunga data allarga le braccia: «Ringrazio il cielo che i miei figli sono a casa, mi chiedo come mai altri siano in strada in queste condizioni».
Poco prima una ragazzina di soli 16 anni era stata riaffidata ai suoi genitori, salvo poi, ritrovarla di nuovo per la strada, in Centro, completamente ubriaca. Anche lei è finita in ospedale.
LA LITE
Alle 23.30 una donna di 49 anni, di origini colombiane, viene, invece, soccorsa dai carabinieri della Compagnia Roma Centro in piazza della Repubblica. Ha il volto coperto di sangue, un taglio netto su una guancia, forse provocato dalla lama di un coltello o da qualche altro oggetto appuntito.
Racconta di essere stata a una festa in un ristorante della zona, di avere litigato con qualcuno ma di non ricordare nulla di cosa le è successo. La sua memoria è confusa, non si regge in piedi, ha bevuto molto. A richiedere i soccorsi era stato l'Ncc chiamato dalla donna per tornare a casa, preoccupato per le sue condizioni di salute.
Nel ristorante, però, nessuno sa o ha visto niente. Appena sarà possibile i carabinieri torneranno all'Umberto I per ascoltare nuovamente la 49enne. Le indagini continuano.
RISSE SFIORATE
Più tardi, nel cuore della notte, sempre i carabinieri si precipitano in via Tagliamento, al quartiere Coppedé. Gli inquilini di un palazzo sentono gridare in strada, si affacciano, vedono dei ragazzini darsi spintoni, buttarsi sulle auto in sosta. Quando le pattuglie arrivano trovano un gruppo di ragazzi molto giovani ubriachi, altri nel frattempo si sono dileguati. Mascherati da monache e preti indemoniati avevano partecipato a un party in un locale che prometteva una notte da brividi. E così è stato.
I carabinieri dei Parioli stanno ora svolgendo accertamenti sulle autorizzazioni e su eventuali irregolarità commesse nella somministrazione di alcolici all'interno del locale. La festa tra esorcisti e stregoni assatanati ha avuto un epilogo da notte dei morti viventi sulle barelle dell'ospedale Sant' Eugenio dell'Eur per un altro gruppo di ragazzi soccorsi dalla polizia a Castel Romano.
Le volanti e gli agenti del commissariato Spinaceto li hanno trovati, chi in stato di euforia, chi invece come sedato, alle 4.50 del mattino all'uscita di un locale. Anche per loro è stata attivata la spola delle ambulanze.
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