“MIO FIGLIO HA ASSISTITO A UNA VIOLENZA E SI È RIBELLATO. PER QUESTO È STATO AMMAZZATO DI BOTTE” - LA RABBIA E I SOSPETTI DELLA MADRE DI ALEX MARANGON, IL 25ENNE MORTO DOPO UN RITUALE DI MEDICINA AMAZZONICA NELL’ABBAZIA DI VIDOR - LA DONNA TEME PER LO STALLO NELLE INDAGINI E PER IL SILENZIO DEGLI ‘AMICI’ DEL RAGAZZO: “SONO DEI VIGLIACCHI. HANNO FATTO UN VOTO DI OMERTÀ. ESISTONO RITI CHE AVVENGONO PROPRIO IL 30 GIUGNO E IL 30 DICEMBRE, CON IL LORO APICE ALLE 3 DI NOTTE: UN SACRIFICIO. ALEX È STATO UCCISO ALLE 3 DI NOTTE DEL 30 GIUGNO” – IL GIALLO DELLE ANALISI SULL’AYAHUASCA E LA CHIESA TIRATA A LUCIDO IL GIORNO DOPO…
Estratto dell’articolo di Giovanni Ruggiero per www.open.online
ALEX MARANGON E LA MADRE Sabrina Bosser
«Siamo demoralizzati, arrabbiati, perché vediamo che è tutto fermo» dice Sabrina Bosser, madre di Alex Marangon, il 25enne scomparso dopo una festa sciamanica e trovato morto tre giorni dopo nel Piave. A un mese dall’apertura delle indagini, la famiglia del barman aspetta ancora di conoscere la verità sulla morte del ragazzo. […]
LE ANALISI IMPOSSIBILI
Uno sviluppo possibile nell’inchiesta doveva arrivare con l’esito degli esami tossicologici. […] «La dottoressa che abbiamo nominato ci ha spiegato che il laboratorio di Trieste non è in grado di indagare su determinate sostanze: l’ayahuasca, il gambo. Eppure la procura si ostina a proseguire su questa strada».
LE INDAGINI IN STALLO
[…] Non ci sono indagati, né nulla è stato messo sotto sequestro. I curanderos presenti alla festa sono stati sentiti prima dai giornalisti che dagli inquirenti. Il giorno dopo la scomparsa di Marangon, nell’abbazia di Vidor, nel Trevigiano, c’è stato anche un matrimonio: «La chiesa era tirata a lucido. Se nostro figlio è stato ucciso lì, significa che le prove sono state eliminate. L’area non è mai stata recintata. E gli inquirenti sono tornati solo a distanza di giorni, per cercare delle conferme alla teoria del suicidio».
IL SOSPETTO DELLA VENDETTA
Secondo la donna, suo figlio la sera prima di sparire ha assistito a una violenza e si è rifiutato di partecipare, «si è ribellato». Qualcun alto «ha reagito, ammazzandolo di botte, magari per paura che parlasse». Bosser racconta poi di aver indagato sui riti sciamanici, facendo una scoperta inquietante: «Esistono riti che avvengono proprio il 30 giugno e il 30 dicembre, con il loro apice alle 3 di notte: un sacrificio. Alex è stato ucciso alle 3 di notte del 30 giugno».
LA CHIAMATA TARDIVA AI CARABINIERI
Sarebbero passate ore prima che i carabinieri venissero chiamati dopo la scomparsa di Alex Marangon. Secondo Bosser i partecipanti alla festa «hanno fatto un voto di omertà, per non dare la colpa a nessuno. Oppure qualcuno ha comprato il loro silenzio o si sentono minacciati». Tutte persone che Alex considerava amici: «Mi diceva che gli volevano bene. E invece lo hanno colpito alle spalle. Sono dei vigliacchi».
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