Giovanni Del Giaccio per "il Messaggero"
«Mamma, sto male». Sono le ultime parole pronunciate da Martina Quadrino, la ragazzina di 13 anni di Fondi, morta dopo essere stata a una festa di compleanno e aver mangiato un panino. Era allergica al lattosio, girava sempre con il cortisone in tasca e l'altra sera si è resa conto che qualcosa non andava. È uscita dal locale nel centro storico medievale della città del sud pontino e dopo aver messo in bocca una pastiglia del medicinale da usare in caso di reazione, ha raggiunto la sua abitazione, a poche decine di metri di distanza.
Lì l'ha accolta Francesca, la mamma, che ha capito la situazione e chiamato i soccorsi. Quando il personale dell'ambulanza è arrivato, però, per la piccola non c'era più nulla da fare. L'episodio è avvenuto nella tarda serata di giovedì, la festa con le amiche era al Red's, locale molto in voga tra i giovani e giovanissimi.
La casa della mamma da venerdì è al centro di un viavai di parenti e conoscenti, la donna gestisce con i familiari uno stand al mercato ortofrutticolo mentre Antonio, papà della ragazzina, lavora nel settore degli impianti elettrici. I genitori sono chiusi nel dolore, non parlano con nessuno, aspettano solo di sapere cosa può essere accaduto realmente. Vale a dire se la ragazzina sia morta per aver mangiato qualcosa che le ha causato lo shock ovvero per un malore. Le amiche hanno riferito che ha iniziato a dare segni di insofferenza dopo aver morso un panino con il salame. Possibile che fosse all'interno dell'affettato il lattosio? Non è da escludere, anzi.
antistaminico e choc anafilattico
L'AUTOPSIA Il medico legale Maria Cristina Setacci ha eseguito ieri per circa tre ore l'esame disposto dalla Procura di Latina sulla salma.
Una causa precisa per l'arresto cardiocircolatorio che ha portato al decesso della ragazzina non c'è, ma l'ipotesi principale resta quella dello shock anafilattico.
Martina, infatti, presentava secondo il poco che è emerso un ingrossamento della glottide, compatibile con le difficoltà respiratorie causate da una reazione allergica improvvisa. Una diagnosi certa non è stata fornita ai carabinieri che stanno seguendo il caso, ma il medico ha eseguito anche una serie di prelievi di liquidi biologici e tessuti che saranno sottoposti alle analisi che si svolgono in casi del genere.
I militari, nel frattempo, hanno svolto un sopralluogo nel locale e ascoltato i titolari dell'attività, oltre ad alcune amiche della ragazza deceduta. È stata acquisita, fra l'altro, documentazione relativa all'esercizio pubblico e ai cibi somministrati durante la serata di festa che si è trasformata in tragedia. Saranno fondamentali, ai fini della ricostruzione dell'accaduto, i rilievi eseguiti presso l'obitorio del cimitero comunale dove la salma è stata trasferita nella notte tra giovedì e venerdì.
LE TESTIMONIANZE «Siamo in una voragine di dolore - dice Aurora Quadrino, cugina del papà - il nostro piccolo angelo è volato via e non sappiamo cosa possa essere successo. È terribile quanto accaduto. Se fosse vero che a causa la morte sia stato qualcosa che è stato somministrato sarebbe terribile». I familiari hanno incaricato l'avvocato Giovanni Quadrino, zio della bambina, di rapportarsi con gli investigatori. Il Comune di Fondi ha scelto la via del silenzio. Nessun commento dal sindaco, Beniamino Maschietto, che ha comunque fatto avere un messaggio di cordoglio ai familiari.
La città è sotto shock, la Pasqua non sarà una festa perché una giovane vita è stata spezzata e perché praticamente tutti conoscono i genitori della piccola Martina, i nonni e il fratello di poco più grande di lei. Le esequie si svolgeranno molto probabilmente martedì, nella chiesa di San Francesco, sempre nel centro di Fondi. Lì c'era la casa di Martina e la sua vita, spezzata per una terribile reazione allergica.
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