cocaina

MAMMA LA COCA! ALTRO CHE MIGRANTI, LA VERA INVASIONE CHE STA SOMMERGENDO ITALIA ED EUROPA E’ LA COCAINA - CENTINAIA DI TONNELLATE DI POLVERE BIANCA SBARCATE NEI PORTI DELLA UE. ECCO LE NUOVE ROTTE DEI NARCOS. UNA CONDUCE IN SPAGNA: ALGECIRAS, VALENCIA E BARCELLONA. L’ALTRA PUNTA IN DIREZIONE NORD, CIOÈ ROTTERDAM E ANVERSA. IN ITALIA, IL PORTO CALABRESE DI GIOIA TAURO HA PERSO IMPORTANZA A FAVORE DI...

VITTORIO MALAGUTTI E FRANCESCA SIRONI per L’ESPRESSO - http://espresso.repubblica.it/

cocaina 1

 

 

Belin, mi dice: guarda che arriva anche il nostro carico il primo di novembre... cinque borse da 25... 125 chili in tutto... capisci com’è?». Massimo è nervoso: va bene gestire un ordine. Ma due, e per committenti diversi poi, è troppo. Troppo lavoro illegale, troppe richieste di sbarcare cocaina. La storia di Massimo, operaio portuale di Genova, dipendente di una grande società di servizi, subissato da offerte da parte dei trafficanti di droga, racconta alla perfezione il boom del business della droga in Europa.

cocaina 2

 

La merce è troppa. È questa la vera, grande invasione che arriva dal mare. Mentre la politica e l’opinione pubblica si concentrano sugli sbarchi dei migranti, i carichi di cocaina bloccati nelle dogane del Vecchio Continente hanno fatto segnare un aumento senza precedenti: quest’anno il conto complessivo potrebbe sfiorare le 200 tonnellate, contro le 150 del 2018.

 

una tonnellata di cocaina sequestrata al porto di le havre 2

È un fiume in piena. Uno tsunami di polvere bianca che invade il ricco mercato europeo dello spaccio. In Europa, e in Italia, non c’è mai stata tanta cocaina pronta per il consumo. Un’inchiesta dell’Espresso in edicola da domenica 10 novembre, realizzata insieme ai giornali del consorzio Eic (European Investigative Collaborations), ha ricostruito gli affari dei narcotrafficanti, scoprendo che i carichi di cocaina bloccati nelle dogane del Vecchio Continente hanno fatto segnare nei mesi scorsi un aumento senza precedenti: quest'anno il conto complessivo potrebbe sfiorare le 200 tonnellate, contro le 150 del 2018.

 

cocaina 1

Nei soli porti italiani, dal primo gennaio al 31 ottobre, ne sono state sequestrate più di cinque tonnellate. Il 168 per cento in più rispetto al 2018. Da Roma a Berlino, da Zurigo a Parigi e Londra il consumo di droga è d’altronde in continua crescita e aumentano di conseguenza anche gli affari delle organizzazioni criminali. In base alle stime dell’Europol, su scala globale il business della cocaina vale ricavi per almeno 300 miliardi di euro l’anno per una produzione complessiva stimata intorno alle 2 mila tonnellate, di cui 700 finiscono in Europa, mentre il resto va quasi per intero a rifornire il mercato Nordamericano.

 

L’enorme afflusso di droga proveniente dall’America latina, in primo luogo dalla Colombia, ha finito per modificare anche la geografia dei traffici.

 

cocaina 4una tonnellata di cocaina sequestrata al porto di le havre 1

In Italia, per esempio, il porto calabrese di Gioia Tauro, a lungo il centro logistico preferito dalla ndrangheta, ha perso importanza a favore di altri scali come Genova e Livorno. Nel capoluogo ligure nel gennaio scorso è stato intercettato un carico di 2 tonnellate, il singolo sequestro più ingente negli ultimi 25 anni. Le cosche calabresi sono ormai in grado di giocare su più tavoli, di gestire le spedizioni di cocaina su porti diversi a seconda delle esigenze del momento. I carichi provenienti dal Sud America vengono così suddivisi fra tutte le principali destinazioni del continente. Sono due le principali rotte verso l’Europa. Una conduce ai porti spagnoli di Algeciras, Valencia e Barcellona. L’altra punta in direzione Nord, cioè Rotterdam e Anversa, dove nel 2018 sono stati bloccate 51 tonnellate di cocaina…

COCAINA SEQUESTRATA AL PORTO DI GENOVA

 

cocaina 2

 

operazione nevischio sequestrati 500 kg di cocaina a genova 2COCAINA SEQUESTRATA AL PORTO DI GENOVA

Ultimi Dagoreport

pier silvio giampaolo rossi gerry scotti pier silvio berlusconi

DAGOREPORT - È TORNATA RAISET! TRA COLOGNO MONZESE E VIALE MAZZINI C’È UN NUOVO APPEASEMENT E L'INGAGGIO DI GERRY SCOTTI COME CO-CONDUTTORE DELLA PRIMA SERATA DI SANREMO NE È LA PROVA LAMPANTE - CHIAMARE ALL'ARISTON IL VOLTO DI PUNTA DI MEDIASET È IL SEGNALE CHE IL BISCIONE NON FARÀ LA GUERRA AL SERVIZIO PUBBLICO. ANZI: NEI CINQUE GIORNI DI SANREMO, LA CONTROPROGRAMMAZIONE SARÀ INESISTENTE - I VERTICI DELLA RAI VOGLIONO CHE IL FESTIVAL DI CARLO CONTI SUPERI A TUTTI I COSTI QUELLO DI AMADEUS (DA RECORD) - ALTRO SEGNALE DELLA "PACE": IL TELE-MERCATO TRA I DUE COLOSSI È PRATICAMENTE FERMO DA MESI...

elon musk sam altman

NE VEDREMO DELLE BELLE: VOLANO GIÀ GLI STRACCI TRA I TECNO-PAPERONI CONVERTITI AL TRUMPISMO – ELON MUSK E SAM ALTMAN HANNO LITIGATO SU “X” SUL PROGETTO “STARGATE”. IL MILIARDARIO KETAMINICO HA SPERNACCHIATO IL PIANO DA 500 MILIARDI DI OPENAI-SOFTBANK-ORACLE, ANNUNCIATO IN POMPA MAGNA DA TRUMP: “NON HANNO I SOLDI”. E IL CAPOCCIA DI CHATGPT HA RISPOSTO DI PETTO AL FUTURO “DOGE”: “SBAGLI. MI RENDO CONTO CHE CIÒ CHE È GRANDE PER IL PAESE NON È SEMPRE OTTIMALE PER LE TUE COMPAGNIE, MA NEL TUO RUOLO SPERO CHE VORRAI METTERE PRIMA L’AMERICA…” – LA GUERRA CIVILE TRA I TECNO-OLIGARCHI E LE MOSSE DI TRUMPONE, CHE CERCA DI APPROFITTARNE…

donald trump elon musk jamie dimon john elkann

DAGOREPORT – I GRANDI ASSENTI ALL’INAUGURATION DAY DI TRUMP? I BANCHIERI! PER LA TECNO-DESTRA DEI PAPERONI MUSK & ZUCKERBERG, IL VECCHIO POTERE FINANZIARIO AMERICANO È OBSOLETO E VA ROTTAMATO: CHI HA BISOGNO DEI DECREPITI ARNESI COME JAMIE DIMON IN UN MONDO CHE SI FINANZIA CON MEME-COIN E CRIPTOVALUTE? – L’HA CAPITO ANCHE JOHN ELKANN, CHE SI È SCAPICOLLATO A WASHINGTON PER METTERSI IN PRIMA FILA TRA I “NUOVI” ALFIERI DELLA NEW ECONOMY: YAKI PUNTA SEMPRE PIÙ SUL LATO FINANZIARIO DI EXOR E MENO SULLE VECCHIE AUTO DI STELLANTIS (E ZUCKERBERG L'HA CHIAMATO NEL CDA DI META)

antonino turicchi sandro pappalardo armando varricchio nello musumeci ita airways

DAGOREPORT – DA DOVE SPUNTA IL NOME DI SANDRO PAPPALARDO COME PRESIDENTE DELLA NUOVA ITA “TEDESCA” BY LUFTHANSA? L’EX PILOTA DELL’AVIAZIONE DELL’ESERCITO È STATO “CALDEGGIATO” DA NELLO MUSUMECI. IL MINISTRO DEL MARE, A DISPETTO DEL SUO INCARICO, È MOLTO POTENTE: È L’UNICO DI FRATELLI D’ITALIA AD AVERE I VOTI IN SICILIA, ED È “MERITO” SUO SE SCHIFANI È GOVERNATORE (FU MUSUMECI A FARSI DA PARTE PER FAR CORRERE RENATINO) – E COSÌ ECCO CHE IL “GIORGETTIANO” TURICCHI E L’AMBASCIATORE VARRICCHIO, CARO A FORZA ITALIA, SONO STATI CESTINATI…

friedrich merz donald tusk giorgia meloni trump emmanuel macron olaf scholz mario draghi

C’ERA UNA VOLTA IL TRENO PER KIEV CON DRAGHI, MACRON E SCHOLZ. ORA, COMPLICE IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO DI GIORGIA MELONI, L’ITALIA È SPARITA DALLA LEADERSHIP DELL’UE - LA DUCETTA PREFERISCE ACCUCCIARSI AI PIEDI DI WASHINGTON (CHE VUOLE VASSALLI, NON ALLEATI ALLA PARI) CHE RITAGLIARSI UN RUOLO IN EUROPA - FRIEDRICH MERZ, PROBABILE NUOVO CANCELLIERE TEDESCO, HA "ESPULSO" L'ITALIA DAL GIRO CHE CONTA: A CHI GLI HA CHIESTO QUALE PAESE ANDREBBE AGGIUNTO A UN DIRETTORIO FRANCO-TEDESCO, HA CITATO LA POLONIA, GUIDATA DAL POPOLARE DONALD TUSK (NEMICO NUMERO UNO DEL PIS DI MORAWIECKI E KACZYNSKI, ALLEATI DELLA DUCETTA IN ECR) - “I AM GIORGIA” SOGNAVA DI ESSERE IL “PONTE” TRA USA E UE E SI RITROVA A FARE LA CHEERLEADER DELLA TECNO-DESTRA DI MUSK E TRUMP…