padre georg ganswein papa francesco bergoglio

PADRE GEORG GAENSWEIN E’ UNO CHE SE LA VA CERCANDO - L’EX SEGRETARIO DI RATZINGER TORNA A ROMPERE I BERGOGLIONI A PAPA FRANCESCO - E LO FA NEL MODO PIU’ SUBDOLO, CIOE’ EVOCANDO LA GIOIA CHE AVREBBERO VISSUTO I CARDINALI SE AL POSTO DEL PONTEFICE ARGENTINO FOSSE STATO ELETTO PAPA MONSIGNOR ANGELO SCOLA: “MOLTI OGGI SAREBBERO IN SINTONIA CON LUI COME PAPA. COSA SIGNIFICA VIVERE BENE IN UN PONTIFICATO? SIGNIFICA SENTIRSI IN SINTONIA NON SOLTANTO ESTERIORMENTE MA ANCHE INTERIORMENTE. MA NON POSSO DIRE ALTRO, A SANTA MARTA C’È GRANDE SENSIBILITÀ…”

Estratto dell’articolo di Giampiero Rossi per www.corriere.it

 

PADRE GEORG GANSWEIN

«Credo non pochi cardinali avrebbero vissuto bene se Angelo Scola fosse stato Pontefice». […] Padre Georg Gänswein, segretario particolare di Joseph Ratzinger per quasi vent’anni, non cerca spunti polemici […]

 

Lei personalmente, ripensandoci adesso, in un pomeriggio di primavera milanese del 2023, avrebbe gradito l’elezione a Papa dell’allora arcivescovo di Milano, cardinale Angelo Scola?

«Io non posso dire di essere stato amico del cardinale Scola, ma a lui mi lega una grande simpatia personale e una profonda stima. Ma dire certe cose, oggi, sapendo che in Santa Marta c’è grande sensibilità…».

 

PADRE GEORG GANSWEIN E JOSEPH RATZINGER

[…] si sofferma per qualche momento a ricordare il rapporto tra il «suo» Papa e il cardinale Angelo Scola. Lo stesso arcivescovo emerito di Milano ha usato parole di grande affetto e stima, alla morte di Benedetto XVI: «Mi è stato amico ma ancor più padre non facendomi mai mancare il suo aiuto anche in certi momenti non facili della mia vita».

 

Lei che ricordi ha del rapporto tra queste due figure importanti della chiesa cattolica?

«Mi vengono in mente le due visite ufficiali che Ratzinger fece a Scola durante il suo Pontificato. La prima fu a Venezia, dove Scola era Patriarca. Nel maggio 2011. […] l’accoglienza fu straordinaria e poi si notava già molto bene la simpatia umana e la sintonia teologica tra il Papa e il Patriarca. Si conoscevano già da tempo […] si ritrovavano in una bella armonia. […]».

 

PAPA FRANCESCO E IL CARDINALE SCOLA

[…] In quel momento non si parlava di potenziale successore perché non era nemmeno ipotizzabile che un Papa si dimettesse. Ma l’11 febbraio 2013 le cose cambiarono improvvisamente.

«E ancora di più a partire dal 28 febbraio, quando alle ore 20 il Papa firmò la rinuncia e salì sull’elicottero che lo portò a Castel Gandolfo […] Ricordo benissimo che tanti […] si sono precipitati a dire che il cardinale Scola sarebbe stato il successore naturale, anzi addirittura scontato».

 

E la realtà, per quanto ricorda lei qual è?

«Papa BenedettoXVI non parlò con nessuno, non rispondeva a nessuno, proprio perché non voleva e comunque non poteva in alcun modo influenzare il Conclave. Ma […]  il mondo cattolico e della Chiesa è grande e diversificato, c’è sempre qualche elemento incalcolabile e concentrarsi soltanto su Roma è un errore».

MONSIGNOR GEORG GANSWEIN PAPA FRANCESCO

 

Lo stesso Cardinale Scola, prima di partire per il Conclave, ai suoi collaboratori in arcivescovado disse di stare «tranquilli» perché non sarebbe stato eletto lui. Ma lei che è stato così vicino a Papa Ratzinger, sarebbe stato contento se la scelta dei cardinali fosse ricaduta sull’arcivescovo di Milano?

«Al di là della mia stima e simpatia personale, le capisce che ogni mia frase su questo potrebbe essere interpretata come una manifestazione negativa nei confronti dell’attuale Pontefice. E come le ho detto, a Santa Marta c’è grande sensibilità…».

 

PAPA BENEDETTO XVI MONSIGNOR GEORG GANSWEIN

Allora provo a dirlo io e lei mi dice se sbaglio. Secondo me, da tutto quello che ha raccontato non è difficile desumere che a lei sarebbe piaciuto molto Angelo Scola come successore a papa Benedetto XVI. Ma questo lo dico io. Nessuna risposta verbale. Mani giunte davanti alla bocca. Ampio sorriso. Occhi socchiusi. Testa che annuisce. Ma poi aggiunge: «Credo non pochi cardinali avrebbero vissuto bene se Angelo Scola fosse stato Pontefice».

 

E cosa significa per un cardinale vivere bene in un pontificato?

«Significa sentirsi in sintonia non soltanto esteriormente ma anche interiormente».

papa francesco bergoglio e monsignor gaensweinIL LIBRO DI PADRE GEORG GAENSWEIN - NIENT'ALTRO CHE LA VERITA benedetto xvi ratzinger e georg gaenswein 2

 

benedetto xvi ratzinger e georg gaenswein 1

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