PRIMO MAGGIO DI VIOLENZA! TENSIONE ALLE STELLE A PARIGI: SCONTRI TRA GILET GIALLI E POLIZIA. FERMATE 330 PERSONE, LANCIATE PIETRE E BOTTIGLIE CONTRO GLI AGENTI, CHE HANNO RISPOSTO CON I LACRIMOGENI. ASSALTATO CON LE MOLOTOV UN COMMISSARIATO - IL SINDACATO CGT PROTESTA: "REPRESSIONE INAUDITA" – IN ITALIA TAFFERUGLI A TORINO TRA 'NO TAV' E POLIZIA: 3 FERITI

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Da www.rainews.it

 

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Primo maggio di tensione e scontri a Parigi. Decine di migliaia di persone, tra cui iscritti ai sindacati, gilet gialli e black bloc, hanno manifestato in Francia sfilando nei cortei della Festa dei lavoratori. La gran parte delle iniziative si è svolta pacificamente, mentre quella nella capitale è stata segnata da scontri tra manifestanti radicali e forze dell'ordine.

 

Dati diffusi dai media e non confermati dalle autorità hanno parlato di almeno tre poliziotti feriti, di cui uno ricoverato per trauma cranico dopo esser stato colpito da sampietrini. Anche alcuni manifestanti sarebbero rimasti feriti, ma non esistono cifre.  Attaccato un commissariato di polizia  Nel 13esimo arrondissment, i black bloc hanno preso d'assalto un commissariato, lanciato due molotov e altri oggetti contro la polizia e saccheggiato un'agenzia assicurativa Macif. 

 

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Con un intenso uso dei lacrimogeni, la polizia ha tentato di fermare le violenze. Incendio in una banca Altri scontri si sono verificati in serata, mentre il corteo del sindacato, malgrado le tensioni, proseguiva nella calma il suo percorso verso place de l'Italie. I pompieri sono dovuti intervenire per spegnere un principio d'incendio in un'agenzia bancaria. Gli scontri già prima dei cortei. Oltre 330 fermi Verso mezzogiorno, un paio d'ore prima dell'inizio dei cortei, centinaia di militanti radicali con il volto coperto erano già radunati nel centro di Parigi e hanno cominciato a scandire slogan contro la polizia, bersagliando gli agenti con lanci di sassi, bottiglie e altri oggetti. I poliziotti hanno risposto con granate stordenti e lacrimogeni. 

 

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Poi il corteo dei sindacati è partito, ma in assenza, alla sua testa, del segretario generale della Cgt Philippe Martinez. Questi è stato infatti costretto ad andarsene a causa degli scontri tra black-bloc e polizia. Ha raggiunto in seguito la testa della manifestazione, arrivata a place de l'Italie con nuovi disordini e lanci di lacrimogeni intorno alle 16. Scontri ci sono stati anche nell'est di Parigi, con vetrine di negozi distrutte e incendi. Il ministero dell'Interno ha dispiegato più di 7.400 poliziotti e gendarmi. Alle 18 le persone fermate erano 330, dopo controlli preventivi su 17.700 presenti.  

I numeri delle manifestazioni

La mobilitazione sindacale parigina, convocata dalla sigla Cgt, ha raccolto 40mila dimostranti secondo il gruppo Occurence, mentre la Cgt ha parlato di 80mila e la prefettura di 16mila. Per il sindacato i dimostranti in tutto il Paese sono stati 310mila, per la polizia 150mila. Nel resto della Francia la giornata di cortei è trascorsa con più calma, ma sempre sotto alta sorveglianza della polizia.

 

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Varie prefetture hanno impedito le manifestazioni nei centri delle città, ta cui a Lione. Qui i dimostranti sono stati circa 6.200, mentre 2.400 a Montpellier, 7.700 a Bordeaux, 20mila a Tolosa, secondo la polizia. Tra gli slogan più comuni "Niente giustizia, niente pace", "Il popolo detesta Macron", o ancora "Grazie per Notre Dame ma non dimenticate i Miserabili".

 

Il sindacato CGT: "Repressione inaudita"

Durissimo comunicato della CGT, il sindacato di sinistra il cui segretario, Philippe Martinez, ha annullato oggi il punto stampa dopo essersi trovato nel cuore dei disordini. La Cgt denuncia "le violenze in corso a Parigi" dove c'è stata "una repressione inaudita e senza discernimento" in seguito "alle violenze di alcuni. I nostri compagni, e il nostro segretario, si sono visti piovere gas lacrimogeni e granate assordanti". Per la CGT si tratta di una situazione "scandalosa e mai vista prima, inammissibile nella nostra democrazia". 

 

 

2. SCONTRI A TORINO

 

 

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Da www.ilmessaggero.it

 

Un'Europa dei diritti e del lavoro: è la richiesta partita dagli oltre 30mila manifestanti riuniti a Bologna la cui piazza è tornata, dopo 17 anni, ad ospitare la manifestazione nazionale dei sindacati Cgil, Cisl e Uil indetta per il primo maggio. Una festa del lavoro scandita dalle parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha ribadito la centralità del lavoro come diritto, e dall'appello del leader della Cgil Maurizio Landini all'unità sindacale e ai valori dell'antifascismo.

 

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Tensioni invece al corteo del primo maggio a Torino tra forze dell'ordine e un gruppo di No Tav. Scontri e tafferugli in seguito ai quali due manifestanti e un poliziotto sono rimasti feriti, non gravemente, mentre altre persone sono rimaste contuse o lievemente ferite. Ma tensioni e scambi di accuse tra Pd e M5s hanno caratterizzato una buona parte del corteo torinese. «Un gruppo di manifestanti No Tav, tra cui consiglieri comunali e regionali del M5S hanno aggredito verbalmente e fisicamente esponenti e militanti del Pd prima di essere allontanati dalle forze dell'ordine», accusa Davide Gariglio, deputato Pd presente alla manifestazione nel capoluogo piemontese. Mentre di 'vergognosa carica a freddò parla Damiano Carretto, consigliere comunale dei 5 Stelle di Torino, che è stato colpito alla testa e a una mano durante gli scontri fra la polizia e i manifestanti No Tav.

 

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