LA PROCURA DI TEMPIO PAUSANIA HA CHIUSO L'INDAGINE SUL FIGLIO DI BEPPE GRILLO E ALTRI TRE RAGAZZI ACCUSATI DI VIOLENZA SESSUALE SU UNA 19ENNE DI MILANO - IL 16 LUGLIO, DOPO UNA SERATA AL “BILLIONAIRE” DI PORTO CERVO, I QUATTRO INVITARONO LA STUDENTESSA E UNA SUA AMICA IN UNO DEI DUE APPARTAMENTI CHE LA FAMIGLIA GRILLO POSSIEDE AL PICCOLO PEVERO - "REPUBBLICA" ANTICIPA LA DECISIONE DEL GUP: "SI VA VERSO IL RINVIO A GIUDIZIO"

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"FU VIOLENZA DI GRUPPO" IL FIGLIO DI BEPPE GRILLO VERSO IL RINVIO A GIUDIZIO

Estratto di Paolo G. Brera per “la Repubblica”

 

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[…] per la procura di Tempio Pausania non fu affatto «sesso consenziente », come sostengono da più di un anno il figlio di Beppe Grillo e i suoi tre amici. Per quella notte sciagurata in Costa Smeralda, tra vodka e glamour al Billionaire e il letto del suo villino al Pevero, il procuratore Gregorio Capasso ha chiuso le indagini e chiederà il rinvio a giudizio. Sedici mesi di indagini non gli hanno fatto cambiare idea: resta intatta l'accusa di «violenza sessuale di gruppo» per Ciro Grillo, Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, i quattro rampolli in vacanza della Genova bene accusati di avere stuprato una studentessa 19enne dandosi il turno per tutta notte.

 

[…] Adesso il dado è tratto: dopo un'inchiesta lunghissima che aveva fatto arricciare il naso ai giornali vicini al centrodestra che presagivano l'insabbiamento e l'archiviazione ( "Quell'inchiesta lumaca sulle accuse di stupro al rampollo di Grillo", titolava il Giornale a gennaio), la procura ha inviato la notifica alle difese mettendo a disposizione il materiale agli atti.

 

È il frutto di un complesso lavoro tecnologico sulle memorie dei telefonini di vittima e indagati - tra immagini e audio, messaggi e tabulati - ma anche su acquisizioni tradizionali con diverse testimonianze. […] Tra un paio di settimane spetterà al gup decidere se rinviare a giudizio, come vuole la procura, o archiviare come sperano le difese. […]

 

Alessandro Fulloni e Alberto Pinna per il “Corriere della Sera”

 

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La procura di Tempio Pausania ha chiuso le indagini sulla presunta violenza sessuale che lo scorso 16 luglio vide vittima una studentessa diciannovenne di Milano. Quattro gli accusati e per loro il reato contestato è la violenza sessuale in concorso. Si tratta di un gruppo di amici ventenni, tutti di Genova, tra cui Ciro Grillo, figlio di Beppe, il comico fondatore del Movimento 5 Stelle. Gli altri sono Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. Il 16 luglio, dopo una serata al Billionaire di Porto Cervo, il quartetto di giovani invitò la studentessa e una sua amica in uno dei due appartamenti che la famiglia Grillo possiede al Piccolo Pevero.

 

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«Mi hanno fatto bere per abusare di me... Mi ha violentato uno, poi a turno gli altri tre» raccontò la ragazza ai genitori - assistititi poi dall'avvocato Giulia Bongiorno, ex ministra della Pa nel governo Conte I - dopo essere rientrata dalla vacanza. Dopo la denuncia ai carabinieri di Milano, il 26 luglio, l'indagine è scattata con il sequestro dei cellulari e l'esame delle chat e del video con cui uno dei giovani filmò ciò che accadde all'alba del 16 luglio.

 

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L'universitaria «era consenziente» è stata da subito la difesa di Grillo (assistito da Enrico Grillo, nipote di Beppe), Corsiglia (difeso da Romano Raimondo e Gennaro Velle), Lauria (Paolo Costa) e Capitta (Ernesto Monteverde). Dagli avvocati della difesa non filtra nulla, salvo la difficoltà, dovuta all'emergenza Covid, di raccogliere tutti gli atti istruttori. Perciò è stato chiesto un differimento del deposito fissato a 20 giorni.

 

Terminato l'esame dei cellulari da parte dei periti - una per la Procura, uno per i difensori e uno per la parte lesa - il procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso è tornato a sentire l'universitaria che ha confermato il racconto già dato ai carabinieri: lei disse no alla richiesta di un rapporto da parte di un primo ragazzo e venne stuprata. Dopo, gli altri fecero lo stesso. A ottobre venne interrogata anche Parvin Tadjik, la moglie di Beppe Grillo, che la notte del 16 luglio dormiva nell'appartamento accanto a quello in cui si trovavano i quattro ragazzi con le due amiche. Ma la compagna del comico non avrebbe udito nulla.

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