Estratto dell'articolo di Giuliana Ferraino per www.corriere.it
La pista da bob di Cortina per l’Olimpiade invernale Milano Cortina 2026 non la farà nessuno, se non cambiano le condizioni. Agli inviti mirati alle aziende — scaduto mercoledì 20 settembre — non ha risposto nessun costruttore, dopo che anche il bando di gara messo a punto da Simico (Società infrastrutture Milano Cortina) a fine luglio era andato deserto.
Non ci sono le condizioni, sostengono le aziende: c’è pochissimo tempo, per costruire e collaudare entro la fine del 2025 la nuova pista in sostituzione dello storico impianto Eugenio Monti, che aveva ospitato i giochi olimpici di Cortina del 1956 […]
Anche big come Webuild e Pizzarotti, dopo alcuni sopralluoghi e avere fatto le dovute valutazioni, per ora si sono tirati indietro. La base d’asta di 81 milioni non pare sufficiente a far fronte all’aumento dei costi dell’energia e delle materie prime e allo sforzo richiesto per riuscire a consegnare la pista nei tempi previsti.
Con buona pace di quanti si oppongono alla costruzione del nuovo impianto. I Verdi hanno già preannunciato un esposto all’autorità nazionale anti corruzione, per chiedere verifiche sulla regolarità delle procedure di affidamento dei lavori di costruzione di «’un’opera inutile e devastante», come la definisce Luana Zanella capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera. […]
Anche molti residenti della cittadina ampezzana […]sono contrari. L’associazione «Cortina Bene comune» ha organizzato per domenica 24 settembre la manifestazione «Pista da bob – Ultima chiamata», con il sostegno del Club alpino italiano (Cai). Il Cai, insieme ad altre sette associazioni di protezione ambientale, la settimana scorsa aveva abbandonato il tavolo di confronto voluto dalla Fondazione Milano-Cortina 2026, sostenendo di non avere «ad oggi elementi, a poco più di tre anni dai Giochi olimpici 2026 e dopo un confronto avviato e voluto da Fondazione Milano Cortina 2026 sin dal 2021, per potere attestare la sostenibilità ambientale delle opere e dei giochi olimpici invernali, dichiarata nel dossier di candidatura».
E adesso? Se pare poco probabile trasferire le gare di bob, slittino e skeleton a Sankt Moritz, in Svizzera o a Innsbruck, in Austria, pena una figuraccia internazionale, l’alternativa è di migliorare la base d’asta per invogliare i costruttori a realizzare in tempi record (807 giorni) la pista. In fondo, per ricostruire il Ponte Morandi è bastato poco più di un anno. Ma quella è un’altra storia. E’ un’altra grana per il governo di Giorgia Meloni, che ha affidato il dossier olimpico al ministro per lo sport Andrea Abodi, con il compito di coordinare la cabina di regia che si riunisce ogni mese. […]
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