"IL MIO ASSISTENTE NON MI HA CIRCUITO, CONTRO DI ME C'È UNA PERSECUZIONE" - IL LAMENTO DELL’85ENNE GIANNI VATTIMO: “SIMONE VIVE A CASA MIA, HA UN CONTRATTO DA 1.300 EURO AL MESE E ADESSO È ACCUSATO INGIUSTAMENTE DI COSE ASSURDE. NESSUNA PERIZIA HA MAI CERTIFICATO CHE IO FOSSI UN IMBECILLE NON IN GRADO DI INTENDERE MA NON POSSO DISPORRE LIBERAMENTE DEI 10 MILA EURO DI PENSIONE - SPESSO DAVO DENARO A PERSONE CHE CREDEVO AMICI. SIMONE CERCAVA DI LIMITARE QUESTE USCITE, INIMICANDOSI QUELLE PERSONE CHE ORA LO ACCUSANO E CHE HANNO CHIESTO AL TRIBUNALE DI…”

Condividi questo articolo


diego fusaro e gianni vattimo diego fusaro e gianni vattimo

Filippo Femia per “la Stampa”

 

«È un grande pasticcio, mi sento perseguitato». Gianni Vattimo lo ripete più volte, lanciando una richiesta d' aiuto: «Datemi una mano per fare chiarezza su questa vicenda, liberatemi da questo incubo».

 

Pochi giorni fa l' 85enne teorico del pensiero debole era sulle pagine di molti quotidiani per la pubblicazione della sua opera omnia da parte della Nave di Teseo. Lunedì è arrivata la notizia della chiusura delle indagini ai danni del suo assistente Simone Caminada, 38 anni: la procura ne ha chiesto il rinvio a giudizio perché «avrebbe approfittato della fragilità psichica del filosofo per accedere a una serie di benefici economici», come si legge nelle carte firmate dalla pm Giulia Rizzo. Ma Vattimo smentisce categoricamente: «Contro Simone non c'è alcuna prova, spero che tutto venga archiviato al più presto».

 

gianni vattimo 3 gianni vattimo 3

Professore, procediamo con ordine. Simone Caminada è ancora il suo assistente?

«Certamente, vive a casa mia. Questo ragazzo mi ha sempre trattato benissimo.

Ha un regolare contratto da 1.300 euro al mese e adesso è accusato ingiustamente di cose assurde».

 

Secondo la ricostruzione della procura avrebbe approfittato della sua generosità con «un'attività costante di pressione morale».

«Tutte palle. Qualche anno fa è stato nominato un amministratore per i miei beni, ma nessuna perizia ha mai certificato che io fossi un imbecille non in grado di intendere. Da allora non posso disporre liberamente del mio patrimonio: dei 10 mila euro di pensione da docente ed eurodeputato, ho accesso solo a 4 mila, in due tranche. Due anni fa per andare in vacanza a Sauze d' Oulx mi sono indebitato. Devo 40 mila euro a un amico».

gianni vattimo simone caminada gianni vattimo simone caminada

 

Le carte della procura parlano di «spese ingiustificate per 60 mila euro» effettuate da Simone Caminada.

«Ma quali ingiustificate. Simone può dare conto di ogni singolo euro speso. Ricordo quella cifra: dovrebbe riferirsi al pagamento della mia operazione alla prostata».

 

La procura riferisce anche di una polizza assicurativa sulla vita di 415 mila euro di cui il 40% spetterebbe al suo assistente.

«Esatto, l'ho stipulata io. In totale libertà e trasparenza».

 

I bonifici contestati dalla Procura «superiori di 19 mila euro alla retribuzione dichiarata da Caminada»?

gianni vattimo 2 gianni vattimo 2

«Non esiste alcuna prova».

 

La Procura sostiene che Caminada minacciava di andarsene di casa e di lasciarla da solo. È vero?

«Non è mai successo. Qualche litigio c'è stato, non posso negarlo. Ma Simone non se n'è mai andato. Il problema è un altro».

 

Quale?

«Spesso davo denaro a persone vicine, che credevo amici. Simone cercava di limitare queste uscite, inimicandosi quelle persone. Le stesse che ora lo accusano e che hanno chiesto al tribunale di nominare un amministratore di sostegno. Io mi sento perseguitato».

gianni vattimo e simone caminada gianni vattimo e simone caminada

 

Lei avrebbe nominato Caminada, sempre dopo sue pressioni per i pm, erede di «opere d' arte e beni di valore».

«Le uniche opere d' arte che ho in casa sono prove d' artista di Giulio Paolini: non credo che quei dipinti abbiano un grande valore di mercato».

 

E il taccuino di Fidel Castro, destinato anche quello al suo assistente?

«Me lo regalò il Líder Maximo: aveva scarabocchiato alcuni disegni durante un' intervista e glielo chiesi. Ha un valore affettivo, ma credo che difficilmente qualcuno lo comprerebbe».

simone caminada gianni vattimo diego fusaro simone caminada gianni vattimo diego fusaro

 

Nessuna pressione di Caminada, dunque?

«Mai. Mi ha sempre aiutato e non è un pericolo per il mio patrimonio: tutti i miei conti bancari sono a posto. Spero che questo pasticcio si risolva in fretta».

gianni vattimo e simone caminada gianni vattimo e simone caminada simone caminada simone caminada simone caminada gianni vattimo simone caminada gianni vattimo simone caminada e gianni vattimo simone caminada e gianni vattimo

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…