autobus atac roma torrino fuoco fiamme

LA RAGGI NON È PIÙ IN CAMPIDOGLIO MA A ROMA I BUS CONTINUANO A FINIRE FLAMBÉ – OGGI POMERIGGIO UN MEZZO DELL’ATAC È ANDATO A FUOCO IN PIAZZA MONTE DI TAI, NELLA ZONA DEL TORRINO – È IL TERZO IN DIECI GIORNI A BRUCIARE: È QUESTO IL PIANO DI PULIZIA STRAORDINARIA DELLA CITTÀ ANNUNCIATO DA GUALTIERI? - VIDEO

 

ROMA, AUTOBUS A FUOCO IN PIAZZA MONTE DI TAI, AL TORRINO

 

Natascia Grbic per https://www.fanpage.it/

 

roma, autobus in fiamme a piazza monte di tai, al torrino 10

Ancora un autobus distrutto dalle fiamme a Roma. Dopo la notte di Natale, con mezzo incendiato sul Grande Raccordo Anulare, alle 16 di questo pomeriggio un autobus è andato a fuoco in piazza Monte di Tai, nella zona del Torrino. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco con la squadra operativa e l'autobotte, che si sono attivati per spegnere le fiamme nel più breve tempo possibile. A quanto si apprende, nessuna persona è rimasta ferita nel rogo. Nemmeno l'autista, che è riuscito a scendere in tempo dal mezzo. L'autobus è stato completamente distrutto dalle fiamme.

 

roma, autobus in fiamme a piazza monte di tai, al torrino 8

Diverse le persone che hanno immortalato la scena del bus in fiamme sui social, con l'alta nube di fumo che si vedeva a chilometri di distanza. Paura tra i residenti che hanno sentito anche il forte boato del serbatoio, scoppiato a causa delle fiamme. Fortunatamente dopo poco tempo sono arrivati i vigili del fuoco, che hanno provveduto a spegnere l'incendio e mettere in sicurezza l'area.

 

Quello che si è incendiato oggi in piazza Monte di Tai è il terzo autobus in dieci giorni. La notte di Natale un autobus è andato a fuoco sul Grande Raccordo Anulare, mentre un altro mezzo il 21 dicembre è stato completamente distrutto dalle fiamme a Tor Vergata. In quell'occasione Atac aveva dichiarato in una nota che "i casi di incendio di vetture in servizio nel corso del 2021 sono stati complessivamente 8, di cui 7 distruttivi e uno recuperabile. In totale, nel corso del 2021, i casi di incendi distruttivi sono diminuiti del 53% rispetto al 2020, e dell'85% rispetto al 2018". Adesso, i mezzi incendiati salgono a dieci con quello distrutto oggi pomeriggio.

roma, autobus in fiamme a piazza monte di tai, al torrino 7AUTOBUS A FUOCO IN VIA DEL TRITONEAUTOBUS A FUOCO IN VIA DEL TRITONEdegrado a roma autobus nell acquaroma, autobus in fiamme a piazza monte di tai, al torrino 4roma, autobus in fiamme a piazza monte di tai, al torrino 3AUTOBUS A FUOCO IN VIA DEL TRITONEroma, autobus in fiamme a piazza monte di tai, al torrino 2roma, autobus in fiamme a piazza monte di tai, al torrino 1roma, autobus in fiamme a piazza monte di tai, al torrino 5roma, autobus in fiamme a piazza monte di tai, al torrino 9

Ultimi Dagoreport

donald trump elon musk vincenzo susca

“L'INSEDIAMENTO DI TRUMP ASSUME LE SEMBIANZE DEL FUNERALE DELLA DEMOCRAZIA IN AMERICA, SANCITO DA UNA SCELTA DEMOCRATICA” - VINCENZO SUSCA: “WASHINGTON OGGI SEMBRA GOTHAM CITY. È DISTOPICO IL MONDO DELLE ARMI, DEI MURI, DELLA XENOFOBIA, DEL RAZZISMO, DELL’OMOFOBIA DI ‘MAGA’, COME  DISTOPICHE SONO LE RETI DIGITALI NEL SOLCO DI ‘X’ FITTE DI FAKE NEWS, TROLLS, SHITSTORM E HATER ORDITE DALLA TECNOMAGIA NERA DI TRUMP E MUSK - PERSINO MARTE E LO SPAZIO SONO PAESAGGI DA SFRUTTARE NELL’AMBITO DELLA SEMPRE PIÙ PALPABILE CATASTROFE DEL PIANETA TERRA - IL SOGNO AMERICANO È NUDO. SIAMO GIUNTI AL PASSAGGIO DEFINITIVO DALLA POLITICA SPETTACOLO ALLA POLITICIZZAZIONE DELLO SPETTACOLO. UNO SPETTACOLO IN CUI NON C’È NIENTE DA RIDERE”

ursula von der leyen giorgia meloni donald trump friedrich merz

DAGOREPORT – HAI VOGLIA A FAR PASSARE IL VIAGGIO A WASHINGTON DA TRUMP COME "INFORMALE": GIORGIA MELONI NON PUÒ SPOGLIARSI DEI PANNI ISTITUZIONALI DI PREMIER (INFATTI, VIAGGIA SU AEREO DI STATO) – LA GIORGIA DEI DUE MONDI SOGNA DI DIVENTARE IL PONTE TRA USA E UE, MA URSULA E GLI EUROPOTERI MARCANO LE DISTANZE: LA BENEDIZIONE DI TRUMP (“HA PRESO D’ASSALTO L’EUROPA”) HA FATTO INCAZZARE IL DEEP STATE DI BRUXELLES – IL MESSAGGIO DEL PROSSIMO CANCELLIERE TEDESCO, MERZ, A TAJANI: "NON CI ALLEEREMO MAI CON AFD" (I NEONAZISTI CHE STASERA SIEDERANNO ACCANTO ALLA MELONI AD APPLAUDIRE IL TRUMP-BIS), NE' SUI DAZI ACCETTEREMO CHE IL TRUMPONE TRATTI CON I SINGOLI STATI DELL'UNIONE EUROPEA..."

paolo gentiloni francesco rutelli romano prodi ernesto maria ruffini elly schlein

DAGOREPORT - COSA VOGLIONO FARE I CENTRISTI CHE SI SONO RIUNITI A MILANO E ORVIETO: UNA NUOVA MARGHERITA O RIVITALIZZARE LA CORRENTE RIFORMISTA ALL’INTERNO DEL PD? L’IDEA DI FONDARE UN PARTITO CATTO-PROGRESSISTA SEMBRA BOCCIATA - L’OBIETTIVO, CON L’ARRIVO DI RUFFINI E DI GENTILONI, È RIESUMARE L’ANIMA CATTOLICA NEL PARTITO DEMOCRATICO – IL NODO DEL PROGRAMMA, LA RICHIESTA DI PRODI A SCHLEIN E IL RILANCIO DI GENTILONI SULLA SICUREZZA – UN’ALTRA ROGNA PER ELLY: I CATTO-DEM HANNO APERTO AL TERZO MANDATO PER GOVERNATORI E SINDACI…

giorgia meloni daniela santanche galeazzo bignami matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT - ‘’RESTO FINCHÉ AVRÒ LA FIDUCIA DI GIORGIA. ORA DECIDE LEI”, SIBILA LA PITONESSA. ESSÌ, LA PATATA BOLLENTE DEL MINISTRO DEL TURISMO RINVIATO A GIUDIZIO È SUL PIATTO DELLA DUCETTA CHE VORREBBE PURE SPEDIRLA A FARE LA BAGNINA AL TWIGA, CONSCIA CHE SULLA TESTA DELLA “SANTA” PENDE ANCHE UN EVENTUALE PROCESSO PER TRUFFA AI DANNI DELL’INPS, CIOÈ DELLO STATO: UNO SCENARIO CHE SPUTTANEREBBE INEVITABILMENTE IL GOVERNO, COL RISCHIO DI SCATENARE UN ASSALTO DA PARTE DEI SUOI ALLEATI AFFAMATI DI UN ''RIMPASTINO'', INDIGERIBILE PER LA DUCETTA - DI PIU': C’È ANCORA DA RIEMPIRE LA CASELLA RESA VACANTE DI VICE MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE, OCCUPATA DA GALEAZZO BIGNAMI…

donald trump joe biden benjamin netanyahu

DAGOREPORT - SUL PIÙ TURBOLENTO CAMBIO D'EPOCA CHE SI POSSA IMMAGINARE, NEL MOMENTO IN CUI CRISI ECONOMICA, POTERI TRADIZIONALI E GUERRA VANNO A SCIOGLIERSI DENTRO L’AUTORITARISMO RAMPANTE DELLA TECNODESTRA DEI MUSK E DEI THIEL, LA SINISTRA È ANNICHILITA E IMPOTENTE - UN ESEMPIO: L’INETTITUDINE AL LIMITE DELLA COGLIONERIA DI JOE BIDEN. IL PIANO DI TREGUA PER PORRE FINE ALLA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA È SUO MA CHI SI È IMPOSSESSATO DEL SUCCESSO È STATO TRUMP – ALL’IMPOTENZA DEL “CELOMOLLISMO” LIBERAL E BELLO, TUTTO CHIACCHIERE E DISTINTIVO, È ENTRATO IN BALLO IL “CELODURISMO” MUSK-TRUMPIANO: CARO NETANYAHU, O LA FINISCI DI ROMPERE I COJONI CON ‘STA GUERRA O DAL 20 GENNAIO NON RICEVERAI MEZZA PALLOTTOLA DALLA MIA AMMINISTRAZIONE. PUNTO! (LA MOSSA MUSCOLARE DEL TRUMPONE HA UN OBIETTIVO: IL PRINCIPE EREDITARIO SAUDITA, MOHAMMED BIN SALMAN)